Il Nuovo Prof. di Greco [capitoli 1 - 5]
Questa roba ha due milioni e passa di visualizzazioni; mi sorprende che la Sperling & Kupfer non l'abbia ancora pubblicata per fare soldi facili e abbassare ulteriormente gli standard qualitativi della letteratura YA.
E io che mi lamentavo degli Harmony.
Serena Argante è una ragazza diversa dalle altre,grande secchiona ma simpatica e sociale allo stesso tempo.Non le importa dei ragazzi o perlomeno non le importa delle relazioni serie con i ragazzi,preferisce uscire,divertirsi e studiare soprattutto quest'anno che farà il quarto superiore per prepararsi meglio al quinto anno.Le sue idee sulla vita,ma più sui ragazzi,cambieranno però alla vista del suo nuovo prof.di greco,Riccardo Tierro.
Un uomo affascinante,colto e di una sensualità unica...
Non vi sentite già incuriositi, emozionati, intrigati, coinvolti, ammaliati? No? Bene, allora non sono l'unico stronzo. La nostra Serenella è diversa dalle altre, dunque, perché è brava a scuola e ha una vita sociale, cose che notoriamente si escludono l'un l'altra...
Strano, perché qua in facoltà il 95% delle ragazze è così ma shh! Non dite alla figliola che non ha nulla di speciale.
Ma affrettiamoci a smaltire i primi capitoli, ché la strada è lunga e impervia e io ho finito la birra.
(Also abituatevi alla mancanza di spazi dopo le virgole, non sarà l'ultima volta che li vedete.)
Capitolo 1
Era una giornata splendida, il sole illuminava la città come un fiammifero acceso in una stanza buia, faceva molto caldo per una giornata d'inverno.
Mi svegliai serenamente, spostai le tende e aprii la finestra, una luce calda attraversò il mio corpo;
era tutto così bello.
Malauguratamente dimenticai che fosse inverno e ne presi coscienza solo alcuni minuti dopo osservando lo zaino e la sveglia.
Capito? Lei riesce a vedere com'è il tempo fuori ancora prima di alzarsi dal letto e aprire le tende, viene attraversata dalla luce come un fantasmino e finisce in un trance catatonico.
Da notare la raffinata similitudine nella prima riga: lo sanno tutti che la luce di un fiammifero è paragonabile a quella del sole.
[EDIT: solo ora mi accorgo della contraddizione per una giornata d'inverno/dimenticai che fosse inverno. WTF, l'hai scritto tipo due righe più su. Autrice, ce la fai a scrivere senza contraddirti nel primo capitolo?]
Cazzo!!!
Sì, anche io.
Erano le otto meno un quarto ed esattamente quindici minuti dopo sarei dovuta essere seduta al mio banco.
Mi diressi verso lo zaino,scesi in cucina e presi una barretta al cioccolato bevendo il latte dalla bottiglia,impugnai le chiavi di casa e senza curare i capelli uscii fuori da casa. Corsi fino al portone della scuola dove ripresi fiato e salutai Rosa,adoravo quella bidella cercava sempre di aiutarci e forse era l'unica che sapeva svolgere (in modo meraviglioso) quel lavoro,ripartii più veloce di prima arrivando sull'uscio della porta,mi sistemai un po' i capelli ed entrai.Vidi la prof. Arguzzi che insegnava italiano fare l'appello,cercai di sgattaiolare verso il mio banco ma la prof. mi riprese e dopo un breve discorso (che non ascoltai minimamente) mi fece accomodare.
Anzitutto, "avrei dovuto essere seduta", come spiega chiaramente l'Accademia della Crusca: se il servile è seguito dal verbo "essere", l'ausiliare sarà sempre "avere": es. "ha dovuto essere forte", "ha voluto essere il primo".
Poi: noia, noia, noia. Dovrebbe essere un paragrafo veloce, dinamico, che esprima l'ansia quasi comica di Serenella che corre a scuola, ma è inframmezzata di minchiate assolutamente non funzionali alla trama che appesantiscono la lettura. Chi se ne frega se Rosa cerca sempre di aiutarli (chi? E in che modo poi? Mistero) e se è l'unica capace di svolgere il proprio mestiere (perché ci vuole la laurea per fare il bidello, si sa – e con questo non intendo sminuire tale lavoro, non rompete il cazzo). Chi se ne frega di cosa insegna la prof. Arguzzi, se non è importante non scriverlo, se lo è mostralo nella storia, invece di raccontarlo. Nessuna di queste autrici ha mai sentito parlare dello show, don't tell? Che due palle.
A fine lezione ci comunicò che la professoressa di greco doveva operarsi e non sarebbe più potuta venire a scuola,così un nuovo professore avrebbe preso il suo posto.Tutti quanti cominciammo a festeggiare,era dal primo anno che quella strega ci tormentava con le lagne sulla sua vita del tipo:"ragazzi oggi sono stanchissima mi sono alzata prestissimo per fare la lasagna ai miei figli"oppure"ragazzi mio marito si è licenziato un mese fa e solo ora me lo ha confessato non sapete che dolore provo", con tutti gli insulti che ci rivolgeva e le ipotesi sul greco,inoltre era anche tirchia con i voti infatti per lei il massimo era 7.
Oh, anch'io c'ho avuto la mia dose de prof bastardi ma a giudicare da come scrivi – tu che sei la secchiona – direi che è stata troppo generosa coi voti 'sta poraccia. E comunque complimenti per la grande empatia, magari la prof c'ha un tumore ma ehi, siccome si lamentava allora chissene! Santoddio.
Comunque...dopo quella STUPENDA notizia ci furono altre quattro ore di inferno per i miei amici ma di accrescimento culturale per me.Poi finalmente uscimmo da scuola.
Perché Serenella è diversa dalle altre, ricordate? Passiamo al secondo capitolo.
Appena uscite io e Sara ci dirigemmo verso Angelica e Patrizia, tutte loro erano le mie migliori amiche, mi avevano sempre supportato in ogni momento e riuscivano sempre a trovare il modo per farmi sorridere.
Fortunatamente andavamo tutte nella stessa classe, la "nostra"4C, e stavamo immaginando il nuovo prof. di greco.
Sara: "ci pensate se è un palestrato, biondo e con gli occhi azzurri?"
Patrizia: "E se è moro con gli occhi verdi?"
Angelica: "E se è una palla di lardo con i brufoli?!"
...Sto leggendo una pièce e me ne accorgo solo ora? Care autrici, un consiglio spassionato: il dialogo stile copione NO.
Tutte scoppiammo in una fragorosa risata. Alcuni minuti dopo vedemmo avvicinarsi dei ragazzi,Vincenzo il fidanzato di Patrizia e Marco quello di Sara mentre per me e Angelica non c'era nessuno infatti eravamo molto studiose e poco ci interessava dei ragazzi.
Oh, io sono il primo a pensare che la realizzazione personale di una donna non stia nel matrimonio e l'amore, ma non è che le due cose si escludano. In facoltà è pieno di gente che studia e si fidanza, per dire.
Camminammo assieme parlando del più e del meno e quando arrivarono le 14:15 decidemmo di mangiare al Mc Donald's.
Io presi un Big Mac, Patrizia un Chickenburger, Sara e Angelica un Cheeseburger e Marco e Vincenzo un McChicken.
...Dovrebbe fregarmene qualcosa? Spero che si strozzino tutti a questo punto.
Consumammo tutto in cinque secondi, sembravamo quasi dei barboni che non mangiavano da settimane così per smaltire un po' tutto facemmo una lunga passeggiata fino ad arrivare alle 20:00.
Me cojoni, sai le vesciche! Tempo due ore e io sarei collassato sul ciglio della strada.
Ci salutammo e andammo a casa, vidi mia madre con le sopracciglia inarcate, rossa come non mai, brutto segno. Mi diressi verso di lei e mentre mi sbraitava contro di non averla avvisata, di averla fatta agitare e di aver creduto di aver perso una figlia, presi coscienza di essermi completamente scordata di lei.
Dopo la prima ramanzina in cucina accompagnata da uno schiaffo, arrivò quella di mio padre, per fortuna però non ricevetti un'altra stampa sul viso.
Diedi la buonanotte a mio fratello Luigi, di 5 anni più piccolo di me e andai a dormire.
Quella roba del "presi coscienza" è una frase di rara beltade.
Ringraziamo il padre di Serenella che non le molla un... foglio stampato infaccia?
Diamo anche noi la buonanotte al fratello della cui età non potrebbe fregarcene di meno (e che andrebbe scritta a lettere, comunque), e proseguiamo col terzo capitolo.
Stavo parlando con le ragazze sul cancello della scuola quando all'improvviso vedemmo un Audi bianca A8 parcheggiare nel cortile del nostro "carcere".
Per un attimo me le sono immaginate infilzate in cima alla cancellata: è stato un momento felice.
Incuriosite ci avvicinammo e notammo uscire dalla macchina un uomo, aveva i capelli neri come la cenere, gli occhi verdi smeraldo con sfumature di giallo, le labbra carnose e un fisico da fare invidia a un dio greco.
La famosa cenere nera.
Che vista d'aquila c'ha la Serenella per notare i dettagli dell'iride? Comunque scansate Belloccio che solo Tywin Lannister può avere gli occhi verdi screziati d'oro.
Si dirigeva verso la segreteria della scuola alla ricerca di informazioni.
Ma che cazzo ne sai te. Je leggi nel pensiero forse?
Subito tutti gli studenti (e in particolare le studentesse) cominciarono a bisbigliare e ovviamente noi non potevamo mancare. Le ragazze rimasero letteralmente a bocca aperta e lo stesso fu per me. Dalla sua camminata si notava che era un uomo dalla grande eleganza, dopo quel piacevole mini-shock entrammo in aula.
1 ora:matematica,studio di funzioni...fatta
2 ora: letteratura, Pirandello...fatta
3 ora:inglese, Shakespeare...fatta
...Io manco la commento 'sta schifezza. I numeri andrebbero a lettere, e comunque di solito Pirandello si fa in quinto e Shakespeare in terzo liceo.
Finalmente giunse la 4 ora, quella più interessante dato che c'era un nuovo professore, tutti quanti eravamo entusiasmati e avevamo creato un grande chiasso nell'immaginare il nuovo docente.
Che prosa, signori miei, che prosa! Sepúlveda scansate che è arrivata Serenella.
All'aprire della porta tutti quanti si zittirono e quando un uomo dalla chioma nera entrò in classe i miei occhi si spalancarono. Non potevo crederci l'uomo affascinante della segreteria era il mio nuovo professore di greco!
Oh! Colpo di scena! Non me l'aspettavo proprio questa, quale sorpresa! Davvero imprevedibile!
Lui in tutta naturalezza si diresse verso la cattedra, posò la sua cartella sulla sedia e si presentò.
"Buongiorno ragazzi, mi chiamo Riccardo Tierro e da oggi sarò il vostro nuovo professore di greco."
Naturalmente Elisabetta (la ragazza popolare antipatica), Nicole e Arianna (le sue seguaci) cominciarono a far domande al prof. del tipo : "Prof ma quanti anni ha non è un po' giovane per insegnare?" oppure "Prof. ma un ragazzo giovane e bello come lei non dovrebbe essere qui"
E chiamale sceme. Anche io se vedessi un pischello come mio insegnate del triennio mi farei qualche domanda (più che altro per dubbio della sua capacità d'insegnare).
Comunque bella 'sta cosa delle ragazze popolari sempre per forza quelle stronze.
E con il suo sorriso abbagliante rispose:
"Grazie mille ragazze le vostre opinioni mi lusingano ma vedete mi sono da poco laureato e ho sempre desiderato studiare greco e insegnarlo"
Certo, sicuro, credibilissimo! Proprio realistico il neolaureato pescato nella graduatoria per insegnare a un triennio. Un neolaureato con l'Audi A8, come no.
O l'autrice non ha la minima idea di come funzioni la vita reale, oppure il Belloccio c'ha i soldi che gli escono dal culo e s'è comprato la cattedra.
OK Serena calmati non puoi saltargli addosso è il tuo professore, porcamiseria!
Lanciai un'occhiata alle ragazze e dai loro sguardi capii che stavano pensando la medesima cosa, nel frattempo Tierro aveva aperto il registro per farci presentare e andai in panico pensando che la prima fossi io.
"Serena Argante?"
"Pre..sente" balbettai
"Ok raccontami un po' di te, il tuo sport preferito, la tua materia preferita, non so fai tu"
mi disse con tono allegro mentre i suoi occhi mi guardavano intensamente.
Non so con quale forza riuscì a rispondere:
"Ho diciotto anni, mi piace leggere, non adoro ma neanche detesto studiare e la mia materia preferita è il greco"
"Allora si troverà bene con me signorina"
Disse facendomi l'occhiolino mentre io sudavo e diventavo sempre più rossa dall'imbarazzo, anche se quel gesto fece molto piacere a me esoprattutto ai miei ormoni...
Allora.
Serena Argante ha diciotto anni. Ma sta in quarta liceo. Come cazzo fa ad avere diciotto anni se siamo a prima dell'anno nuovo? È stata bocciata? Ne dubito, visto che è una secchiona – oh, e complimenti per la coerenza, prima si riempie la bocca di parole come accrescimento culturale e poi dice che non adora studiare, ma fottiti – dunque l'autrice avrebbe dovuto farsi meglio i conti, o quantomeno ambientare la storia direttamente in quinta liceo così si sarebbe risparmiata il problema della maggiore età.
Ergo Serenella dovrebbe avere diciassette anni in realtà.
Ergo è minorenne.
Ergo Belloccio è un fottuto pedofilo.
Nel contempo il professore continuò a conoscere gli altri alunni, "Vioria" (l'ultimo del registro) riuscì giusto in tempo a presentarsi perché la campanella suonò 2 secondi dopo la sua presentazione.
"Bene ragazzi per oggi abbiamo finito domani preparatevi perché farò una verifica per constatare le vostre conoscenze sul greco"
Tutti cominciammo a protestare [tu quoque, Serenella Secchiona?!] ma invano, il professore non ci ascoltò minimamente, prese la sua valigetta e uscì dall'aula.
L'ultima ora passò in fretta e uscii da scuola con le ragazze parlando ovviamente del "nuovo arrivato".
"Mamma mia raga ma avete visto quanto è bono!"
"Angy calmati che ti è successo tu non eri la ragazza che amava lo studio e non le importava nulla dei ragazzi?"
Disse Sara in tono ironico
Sara farebbe bene a riprendere il programma di italiano della prima media.
"Ci sono delle eccezioni"
Tutte ridemmo di gusto.
Perché è una battuta geniale.
Passai il pomeriggio immersa nei libri senza neanche cenare e verso mezzanotte andai a dormire o meglio, mi addormentai sui libri.
Fammi un favore e non svegliarti mai più.
Mi alzai da quei libri con dolori allucinanti,avevo la schiena a pezzi e la forma del libro sul volto.
INIZIAMO BENE LA GIORNATA!
Ma che cazzo ti urli, oh. Psicopatica.
Scesi,feci colazione con latte e un cornetto al cioccolato ,intendo il cornetto vuoto della Bauli con la nutella dentro...beh bisogna adattarsi...
Cosa cazzo sto leggendo. A parte che mi devi spiegare, Serenella, cosa ti ha fatto di male la Nutella per non meritarsi la maiuscola, ma seriamente: chi cazzo se ne frega di cosa mangi e di quale marca?
Dei, quando uno proprio non ha un cazzo da scrivere...
Indossai jeans piuttosto stretti da far risaltare le mie curve,una maglia stile marinaio e le mie adorate Converse nere,preparai lo zaino e....FUORI!
Figurate se non dovevo sorbettamme pure l'inutile descrizione di cosa si mette Serenella (ah, e comunque è "alla marinara", non "stile marinaio").
Arrivai a scuola e con le ragazze cominciai a ripetere greco(stressandole anche con le mie solite paure di non ricordarmi nulla,lo ammetto).
Quelle persone che meriterebbero tante saccagnate, avete presente il tipo.
Finalmente la campanella suonò,non vedevo l'ora di togliermi quella verifica,Tierro entrò con tutta la sua eleganza ,prese le verifiche dalla valigetta e cominciò a distribuirle tra i banchi.Arrivò al mio banco
[Argh! Quella ripetizione...]
e prima di porgermela mi disse : "Signorina ieri ha ammesso che la sua materia preferita è il greco,giusto?"
"Ehm...si è vero" [L'accento del sì è andato a suicidarsi]
"Bene allora me lo dimostri"
Lo disse con tono serio e sensuale guardandomi dritto negli occhi.
Un comportamento davvero professionale, non c'è che dire.
Quando si diresse verso la cattedra,mi voltai verso le ragazze per avere un po' di sostegno pre-verifica e cominciai.Gli esercizi erano piuttosto facili e finì in 30 minuti circa ,rilessi ciò che avevo scritto e consegnai la verifica.
"Ha già finito signorina Argante?"
"Si professore"
"Com'è stata la verifica?"
"Sinceramente, la reputo molto facile"
"Beh mi fa piacere,ciò significa che ha studiato,vedremo però una volta corretta"
"Prego vada al suo posto e aspetti che gli altri finiscano"
MA PERCHÉ MI PARLA IN TERZA PERSONA,MI VUOL FAR MORIRE?!
...Magari è solo educato (oltre che indeciso, visto che il giorno prima ti dava del tu).
Raggiunsi il mio banco e aspettai la fine dell'ora dando suggerimenti un po' a tutti.
DRIIN!
...siamo in un fumetto? Non mi risulta. Dunque perché cazzo me cacci random un'onomatopea?!
"È finita la tortura,yee"
Pensai nella mia mente,
Un pensiero degno di nota, grazie per averlo condiviso con noi.
ma in realtà doveva ancora iniziare.
"Argante ho corretto la sua verifica,le devo parlare,mi raggiunga al terzo piano nell'ultima aula"
Oh cazzo,che ho sbagliato?!
E poi terzo piano?È desolato,non c'è nessuno,il luogo più morto di tutta la scuola!!!
E che cazzo è, l'ala ovest de La Bella e la Bestia?
"Professore ma la professoressa di italiano poi..."
Non mi fece neanche terminare la frase che disse:
"Stia tranquilla ci parlo dopo io,è una questione urgente venga tra 10 minuti,il tempo di sistemare alcune cose"
Chiuse la porta e andò via.
Così corsi verso le ragazze chiedendo aiuto:
"Raga vi prego qualcuna di voi può venire con me,ho paura il terzo piano è desolato!"
"Beh in effetti...però devi andarci da sola non possiamo perdere un'ora di italiano"
Per com'è scritta 'sta roba, penso che l'ora di italiano servirebbe all'Autrice... Facciamo un anno intero, va'.
"Vi prego"
"Sery ci devi andare da sola il professore ha chiesto di te e non di noi"
Disse Angelica
"Infatti e poi non credo voglia solo parlarti della verifica...capiscimi"
Aggiunse Patrizia,come al solito i suoi pensieri perversi.
"Maddaiiii"
E tutte scoppiammo a ridere.
Ma che amiche di merda ha Serenella? Fatemi capire, avete notato tutte l'atteggiamento viscido di Belloccio, l'atteggiamento di un professore con una sua alunna (che peraltro conosce da due giorni, quindi nun me venite a di' minchiate sull'ammòre e sul colpo de fulmine de stocazzo ché ve tiro na pizza a mano larga) e RIDETE?! Ma non c'è un cazzo da ridere!
Il tutto scritto ad mentula canis, ovviamente, tra spazi dopo le virgole spariti in un buco nero e vocali aggiunte tanto per.
Passarono i 10 minuti,
SCRIVILO A LETTERE PORCOGIUDA.
la professoressa era arrivata,andai da lei e le comunicai che il professore voleva vedermi quindi mi lasciò andare.
MOLTO STRANO
Di solito non ci fanno andare via così facilmente.
Belloccio avrà corrotto la professoressa col suo smagliante sorriso e i capelli neri come la cenere.
Salì le scale
Chi?
1 piano
2 piano
3 piano
Arrivata!
Anche io: sono arrivato alla fine della mia vita, mi trovo all'inferno e questa è la mia punizione.
Camminavo in quel lugubre corridoio,così trascurato,cupo e grigio.
Arrivai di fronte alla porta dell'ultima aula.
Feci un lungo respiro...ed entrai.
Madonna che parto 'sto capitolo, ed era solo il quarto. Non oso immaginare il resto.
Capitolo 5
Lo vidi seduto alla cattedra impegnato nel correggere i compiti e quando alzò lo sguardo mi invitò a sedere.
Metticela na virgola magari, che m'è mancato un poco il fiato a leggere.
"Scusi se l'ho fatta venire fin qua,ma è l'unico posto in cui riesco a concentrarmi, regna il silenzio"
Disse gentilmente
E i miei poveri prof del liceo invece erano così sfigati da dover stare in aula insegnanti tutti insieme.
"Comunque le ho chiesto di venire perché ha svolto un'ottima verifica, non ha sbagliato nulla e dato che è l'alunna che ha più conoscenze sul greco volevo proporle di illustrare il liceo e in particolare la mia materia agli alunni delle medie, sa i soliti stage che si fanno"
Cosa cazzo.
Cosa. Ma cos'è 'sta roba. Allora, a parte che lo stage è un'altra cosa, al massimo questo sarebbe definibile "orientamento", ma poi non sta né in cielo né in terra! Anzitutto dubito che una studentessa che ha appena iniziato il quarto liceo abbia più conoscenze di qualsiasi studente del quinto, quindi con questo siamo a quota due cazzate in una sola frase. E poi perché dovrebbe partecipare solo Serenella al progetto? Gli altri sono tutti stronzi e incapaci? E il preside della scuola in tutto questo dove sta?
rimasi sbalordita, immaginavo grandi cose (in tutti i sensi) e invece...
E invece ringrazia che nun te posso molla 'no sganassone per la battuta becera che hai detto.
"Ah...si certo, perché no"
dissi con tono triste e un po' straziato
Un po', mica tutto.
"Che c'è? La vedo delusa, cosa si immaginava?"
(non devo dire stocazzo, non devo dire stocazzo, non devo dire...)
"Oh no...niente"
"Ne è sicura?"
"Si"
"Va bene allora può andare"
COSAA???
Mi hai fatto venire fino qui,mi hai parlato con tono sexy in classe e ora mi "bidoni" così?!!!
E meno male! Vista la tua maturità mentale ogni minimo approccio sessuale da parte sua sarebbe stato traumatico, oltre che un fottuto reato (perché ricordiamocelo, l'Autrice ha cappellato i conti e quindi Serenella nella realtà avrebbe diciassette anni, non diciotto). Ma poi oh, che cazzo t'aspettavi? Vi conoscete da due giorni, DUE.
Oh la mia stupida voce interiore la deve finire, cosa mi aspettavo, che mi baciasse?! Sono un'alunna come tutte le altre e lui è solo un professore.
No, sei anche una stupida. E non iniziare anche tu con le vocine mentali che m'è bastata la dea interiore di Anastasia Steele – un nome, un'allitterazione – di Fifty Shades.
"Buongiorno"
dissi chiudendo la porta alle mie spalle
Ma semmai arrivederci, visto che te ne vai.
ma subito dopo la riaprii per chiedergli un'informazione.
"Professore scusi, ma quando sarebbe lo stage?"
"Ah già mi sono dimenticato di dirle la data, è dopodomani"
"Va bene, grazie"
Cose fuori dal mondo.
Belloccio che organizza a culo 'sta cosa per due giorni dopo non è poco credibile, è proprio una minchiata madornale, poi non solo si dimentica di dirle la data (e meno male che il silenzio dell'aula lo aiutava a concentrarsi), ma non le dice nulla riguardo l'orientamento. Serenella dovrà parlare di qualcosa in particolare? Preparare una presentazione accattivante per avvicinare i marmocchi delle medie al greco? Boh. Così, vanno tutti a braccio.
Chiusi nuovamente la porta ma questa volta percorsi il corridoio e le scale arrivando alla mia classe.
Mi sedetti al mio banco e aspettai la ricreazione, quando iniziò quest'ultima le ragazze si fiondarono su di me facendomi mille domande.
Gli spiegai tutto e a dir la verità rimasero deluse anche loro.
"Uff io pensavo un incontro sexy e quest'idiota ti propone uno stage?!" disse Patrizia (chi poteva essere se non lei).
Mi lascia sfuggire un "a chi lo dici" e tutte cominciarono ad esclamare "ehehehe".
"Ok forse mi piace un po', lo ammetto"
"Solo un po' "
"Angyyy finiscila"
Tutte cominciammo a ridere.
Siete un branco di deficienti.
Quando entrò la professoressa però ci risistemammo per affrontare le altre tre ore.
Finite le lezioni uscii da scuola, le ragazze avevano degli appuntamenti quindi io rimasi sola.
Camminai per il viale alberato pensando al professore ma quando arrivai sulle strisce pedonali una macchina mi investì in pieno spalmandomi sulla strada, a guidarla un ragazzo tatuato con una bottiglia di Guinness in mano...
Scusate, non ho resistito.
[...] una macchina si fermò.
Chi mai sarà?
Parli del diavolo e spuntano le corna,
pensai.
"Argante vuole un passaggio?"
E figurate se non era Belloccio.
"No no grazie"
"Ne è sicura"
"Si si certo"
Sperai che se ne andasse facendo riposare i miei ormoni ma insistette.
"Suvvia è solo un passaggio"
"No professore davvero sono solo pochi metri"
"Se non ti siedi provvederò io"
Disse abbagliandomi con un sorriso
"Professore ma davvero non c'è bisogn"
Non mi fece neanche finire di parlare che scese dalla macchina per venirmi incontro, alche per evitare di far completamente impazzire i miei piccoli ormoni adolescenziali decisi di sedermi.
Vedete questa scena? Ecco: NON È ROMANTICO.
Questa roba è malata, un uomo che non capisce il vostro "no" non è un dolce testardo, è un bastardo egocentrico ed egoista, che quando sente "no" capisce "convincimi". È un individuo che non rispetta la vostra opinione, da sfanculare immediatamente.
"Ah finalmente,lei è molto testarda sa"
Disse ironico
E te sei na testa de cazzo.
"Beh si, me lo dicono in molti"
Aggiunsi alla frase un sospiro di allegria
WTF.
"Allora dove la porto?"
"Vada sempre dritto e alla prima giri a destra"
"Si certo"
disse ridendo, poi continuò
"Seriamente dove la porto?"
"Professore non capisco, dovrei andare a casa"
"Va bene allora scelgo io destinazione: lago"
CHE?!
Per una volta io e Serenella siamo d'accordo. Belloccio è matto, non c'è altra spiegazione. È un maniaco, buttati dalla macchina in corsa che sennò questo te violenta, t'ammazza e te butta nel lago legata a 'na pietra! Sono allibito.
E giusto per confermare ulteriormente che merda d'uomo sia il docente:
"Professore ma i miei genitori poi?"
"Di loro che sei con degli amici, no?"
E certo, sii sua complice nel tuo stesso sequestro.
"Ma professore non possiamo io non poss"
"Non ti voglio costringere se vuoi scendi, fuori la scuola non siamo nessuno, ti ho solo chiesto di venire al lago con me, non ti violento mica!"
Fuggi Serenella. FUGGI, SCIOCCA.
Lo disse in tono serio e un po' arrabbiato stavolta, forse l'avevo offeso in parte ma mi sembra normale dato che non lo conoscevo come persona se non in veste di professore.
Capito? Lo stronzo si offende. Come quegli uomini che prima sono "ah queste donne che vengono violentate, baldracche che se la vanno a cercare!" e quando poi una tizia appena conosciuta non si fida subito di loro "ah queste donne malfidate! Io sono una brava persona, cosa credono che siamo tutti stupratori?!".
Quel genere di uomini che sono #notallmen perché preferiscono ignorare la verità del #enoughmen.
Sì, sono un femminista cagacazzi, I regret nothing.
"Allora che fai scendi o vieni con me?"
Te tiro na ginocchiata sulle gengive.
Non so per quale assurdo motivo rimasi seduta
Ma allora sei scema.
e dissi:
"Spero di non fare la scelta sbagliata"
"Sapevo che eri una ragazza intelligente"
Disse facendomi l'occhiolino
Ma vaffanculo va', schifoso.
Ma perché? Perché non sono scesa? Che ho fatto? E perché mi vuole portare al lago?
Avrei una riposta a tutto, ma sarei ripetitivo.
Mentre queste domande mi invadevano la testa, quell'uomo chiamato sisfortunatamente professore, partì.
Virgole a culo ovunque.
In auto non parlai, ero troppo imbarazzata anche perché notai che ogni tanto mi guardava e diventavo ancora più rossa.
Finalmente dopo alcuni minuti, che mi sembrarono un'eternità, arrivammo.
Eccoci giunti alfine al termine del capitolo. Ma cosa succederà? Vedremo forse i genitori di Serenella a Chi l'ha visto?, affranti dalla sparizione della figliola, ignari che lei stia dormendo con i pesci in fondo al lago?
Rovinarvi la sorpresa addolorerebbe troppo Cavalier Scalogno, che preferisce aprirsi una lattina di Peroni e salutarvi con un affettuoso rutto.
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