Bad Girl -JARIANA- [capitoli 1 - 3]
Madame, messeri... che i Sette ci proteggano.
Lei Ariana Grande: una ragazza di 17 anni che viene picchiata e scherzata
IniziamoBENISSIMO.
dal bullo della scuola (Justin Bieber) e oramai diventata autolesionista...ma ci sarà un momento dove lei stufa da come la trattano che vorrà diventare più forte e cambiare facendo vedere chi è veramente la nostra Ariana.
Già prevedo le Grandi Introspezioni™.
Lui Justin Bieber: un ragazzo di 17 anni in pratica il puttaniere della scuola, ma non solo quello, lui solo per la popolarità picchia Ariana Grande solo perché lei non può difendersi, ma se Ariana un giorno come ho gia detto vuole vendicarsi?
Ti prego, vendicati coi tempi verbali giusti.
Daje cor primo capitolo!
POV'S ARIANA
Mai una volta che l'azzeccassero.
Cara Autrice, se mi leggi, sappi che P.O.V. significa Point Of View e va messo dopo il nome della tipa. Il genitivo sassone devi metterlo al nome di lei. → Ariana's P.O.V.
-Ariana svegliati- senti qualcuno chiamarmi,
Tu senti.
Io sentii.
Perché fanno tutti gli stessi errori, questi Autorucoli? *sigh*
ma non avevo voglia di andare a scuola e subire le violenze di Bieber, la sua "scopamica" Sofia e i suoi amici.
-ARIANA ALZA IL CULO!!- urlò mia madre nelle mie orecchie.
-porca puttana mamma puoi anche non urlarmi nelle orecchie per svegliarmi- dissi stiracchiandomi.
-forza alzati hai mezzora per fare tutto!-
Detto questo usci della camera lasciandomi da sola e i miei pensieri.
Magari "con i miei pensieri". Altrimenti non significa un cazzo.
Io giuro, che se trovo chi ha inventato la scuola si deve già giudicare morto, se non lo è già.
Santissimo Galgano, io la gente così la pijerei a schiaffi. Ma proprio de quelli forti, a mano larga, che j'argiri la capoccia.
Mi alzai dal letto e andai in bagno per farmi una doccia veloce.
Usci dal box doccia avvolgendomi in un asciugamano rosa confetto e andai in camera prendendo l'intimo, dei leggins neri, una felpa larga e presi le mie superstar bianche con le strisce nere.
Guarda, me ne frega tantissimo!
Mi vesti e andai ad asciugarmi i capelli e piastrandomeli velocemente.
Mi lavai i denti e presi lo zaino, teleofono con cuffie e scesi.
-mamma io vado- dissi entrando in cucina.
-ma non mangi niente?-
-non ho fame....grazie- dissi per poi uscire dalla porta di casa mettendo le cuffie e ascoltando un po' di musica, parti ascoltando Love yourself.
Penso l'unica canzone decente mai fatta da Justin Bieber. Quantomeno non è tamarra, anche se il testo è di una banalità sconcertante.
Arrivai a scuola ancora con le cuffie, ma dopo nemmeno un minuto furono scaraventate per terra non dissi niente, sapendo già chi è stato e cosa voleva farmi.
-sempre più brutta è sfigata- disse Justin.
Quanto vorrei sputargli in faccia e ribattere, ma non posso, se lo faccio peggioro solo la situazione.
Mi prese per i capelli facendomi urlare dal dolore.
-zitta sfigata- urlo.
Mi butto per terra,
Da sola?
apri gli occhi e vidi che ero già circondata da tutta la scuola che incitavano Bieber. Mi tirò un calcio nello stomaco, uno sulla caviglia e uno nelle parti intime facendomi gemere dal dolore, brutto figlio di una put... buona donna.
Ma fatemi capire... c'è tutta la scuola a tifare per il bullo che sta menando 'na poraccia, possibile che nessun docente, bidello o cristiano qualunque se ne accorga e intervenga? Bah.
Continuò così fino a quando non fu fermato da una voce.
-fermati immediatamente Justin- disse Chaz il migliore amico di Justin.
-vuoi contnuare tu?- domandò.
-con piacere- disse avvicinandosi a Justin, tirandogli un pugno dritto in faccia.
-ma che cazzo amico! Che cazzo ti prende?-
Sembra me quando guardo una foto di Charles Dance. "Cazzo, ma quanto cazzo è bono?Ma come cazzo si fa?! E guarda che cazzo di occhi! Oh dei la mascella, cazzo. Cazzo, quelle spalle... cazzo. Cazzo."
Ma almeno io sono consapevole di essere un cojone. Justin è solo una sagoma di cartone su cui l'Autrice ha appiccicato due o tre stereotipi da bullo, e lei non ne è certo consapevole.
-sai è da un po' di giorni che lo voglio fare-
disse e mi aiuto ad alzarmi.
-g grazie- dissi balbettando.
-ma che cazzo fai che fino a un secondo fa la picchiavi- disse Justin.
-sai Justin nella vita le persone cambiano, capendo che questa cosa è sbagliata- disse prendendomi a mo' di sposa.
Eccola, eccola! La Grande Introspezione™! Oh cazzo, sì, SÌ! GODO!
-tutto bene?- mi chiese gentilmente.
-non proprio-
-stai tranquilla adesso ti medico le ferite- disse e andammo in infermeria e appoggiandomi sul lettino.
Mentre lui prese il cotone e l'acqua ossigenata le domandai:
Chaz è una femmina.
-perché?-
-perché cosa?-
-perché mi hai aiutata?-
Si avvicino a me con tutto l'occorrente e mi tirò su la ferma fino sotto io seno per medicarmi le ferite e le botte.
...non voglio sapere cosa ti ha appena tirato su.
-perché sono stufo di vederti cosi....io...voglio essere tuo amico, ti prego perdonami per quello che hai subito in questi ultimi anni- disse iniziando a curarmi le ferite.
Ma allora sei scemo.
Ci pensai un po' su, ma ero su di più il si, insomma, lui mi fa tolto dalle grinfie di Bieber, ora è qua a curarmi le ferite, mi ha chiesto scusa, ed è stato il primo a dire basta a tutto questo cosi decisi.
-okay ti perdono, anche io vorrei esserti amica- dissi sorridendogli e lui ricambio il sorriso.
Quello che faremmo tutti noi, no?
-abbiamo quasi finito, amica-
-ti chiedo ancora grazie- dissi.
-no sono io che ti devo chiedere grazie, per avermi perdonato nonostante tutto ciò-
Quando Chaz fini di medicarmi e mettere la pomata sulle botte, mi tirò giù la ferma e mi alzai e lo abbracciai e lui dopo un po' ricambiò l'abbraccio.
-dai andiamo in classe- disse.
Ci avviammo verso le classe, che quando bussammo ricevendo il permesso di entrare, tutti gli occhi erano puntati su di noi.
-Ariana e Chaz, come mai questo ritardo?- disse la prof. di storia.
-ci scusi professoressa ma sa, Ariana non si sentiva bene e allora l'ho accompagnata in infermeria- disse Chaz.
-okay per questa volta posso chiudere un occhio ma la prossima volta vi segnalo il ritardo- disse la prof.
Ma vaffanculo cogliona.
Scusa?!
Ci sedemmo nei banchi in fondo alla classe, mi guardai in torno
Intorno a te la letteratura muore.
vedendo Bieber che mi fissava con sguardo abbastanza arrabbiato, ma chi li capisce gli uomini?!
...non so, gli stai sul cazzo, il suo migliore amico si è appena schierato dalla sua parte, dovrebbe forse sorriderti?
Le ore per fortuna passarono in fretta.
Io e Chaz ci avviammo verso l'uscita, tutti gli studenti in cortile ci stavano guardando, in attesa di una risa, ma visto che per una volta la fortuna era dalla mia parte non succedette niente.
Risa nel senso di risate, o risa nel senso di rissa?
POV'S JUSTIN
Quanto vorrei prendere a pugni Chaz.
Quando uscì da scuola chiamari subito Sofia, avevo bisogno di sfogarmi un po'.
*inizio chiamata*
COSA ESSERE QUELLO.
S: ma ciao tesorucchio!
Io: dove sei?
S: sto andando a casa, perché?
Io: sta ferma dove sei, vengo a prenderti e poi andiamo a casa tua, ci sono i tuoi genitori?
S: no oggi lavorano tutto il giorno
Io: bene, ciao
*fine chiamata*
Posso sempre contare su Sofia ma solo riguardo il sesso, per il resto ci sono gli amici.
Perché non si può scopare ed essere amici, no. Nessuno lo fa. Sure.
Salì in macchina e andai verso casa di Sofia che la trovai strada facendo.
Quando arrivammo a casa sua, ci dirigemmo subito in camera sua.
Lascio a voi l'immaginazione.
No, prego, descrivi pure. Son curioso di vedere se tu ne sia capace, Autrice.
*il giorno dopo*
POV'S ARIANA
Mi sveglia alle 7:15 senza le urla di mia madre per fortuna.
Mi lavai e mi vesti e indossai dei jeans, una maglietta bianca e sopra una felpa grigia.
Scesi in cucina dove trovai mio padre (cosa molto strana perché quando mi sveglio lui è già al lavoro) e mia madre seduti a tavola che facevano colazione.
Una cosa fondamentale per chi scrive: imparate a distinguere tra ciò che è necessario e ciò che non lo è. Diamo una sistemata a questo paragrafo, mh?
La mattina seguente mi svegliai da sola, senza le grida di mia madre.
Dopo essermi lavata e vestita, scesi di sotto per fare colazione; rimasi sorpresa nel vedere mio padre a tavola. "Come mai non sei già al lavoro?" gli chiesi, sedendomi.
Non mi sembra molto difficile, Autrice. E io sono comunque un dilettante.
-buongiorno- dissi sedendomi su una sedia vuota.
-buongiorno tesoro....io e papà dobbiamo dirti una cosuccia- disse mia madre passandomi la mia tazza di latte con il cacao.
Annui e aspettai che parlassero.
-beh...vedi io e papà dobbiamo andare in Italia e con noi dovrà venire anche il tuo nonno tanto amato, perché solo li in Italia ci sono delle farmaci che potranno guarire il nonno dalla sua malattia- disse.
Credece.
-oh okay e quanto starete via?-
-tesoro quanto tu arriverai da scuola noi non ci saremmo perché saremmo già in viaggio e penso che arriveremmo dopo domani- disse questa volta mio papà.
-insomma quando finisce la scuola?-
-esatto-
-okay....va bene....vi auguro un buon viaggio, vi voglio un mondo di bene- dissi e andai ad abbracciarli, fini la mia colazione e usci di casa.
Toh, mi mancava il cliché dei #genitoriassenti, come da Classica Ficcyna YA™.
Per carità, anche io ho scritto di una tipa orfana, ma almeno la mia c'ha un padre putativo con relativo compagno. Ogni volta che leggo 'ste cose prima sono but why, poi mi ricordo che in questi casi è sempre e solo segnale di sciatteria e incapacità di gestire i personaggi.
Quando arrivai a scuola già tutti mi osservavano in attesa di una "risa"
Porco il cazzo, cosa stai cercando di dirmi? Cosa?
beh ormai la sapete e io andai a sedermi sul muretto come faccio sempre.
-ehi Ari- una voce a me conosciuta mi fece alzare la testa, per poi ritrovarmi difronte Chaz.
Lo so che quel "difronte" è colpa di Wattpad, che è cane e sovente sputtana la spaziatura quando si clicca su "pubblica". Lo so.
Ma cazzobroccolo, io mi prendo sempre lo sbattimento di rivedere tutta la recensione ogni volta, perché l'Autrice non lo fa? Sciatteria, sciatteria.
-ehi Chaz come mai non vai da Justin e dagli altri?- dissi intanto che lui si sedava vicino a me.
Seh, sedadabo.
(biscottino a chi coglie la citazione)
-perché non mi sono più simpatici e poi volevo state con la mia amica- disse dandomi una spinta con la spalla in modo giocoso.
-ahahaha okay-
-Chaz ti posso fare una domanda?-
-certo, spara!- disse voltandomi verso di me.
-ti volevo chiedere, perché perdi tempo con una come me che così ti rovini solo la popolarità qua a scuola, invece che andare dai tuoi amici?-
-allora prima di tutto ma me non frega un cazzo della popolarità, seconda cosa a me non stanno più tanto simpatici come una volta, diciamo che non sono più come una volta, prima parlavamo di cose serie e invece adesso parliamo soltanto di: con chi scopiamo, se è brava a letto, come si vestono gli sfigati e a me non piace più parlare di queste cose.
I veri sfigati siete voi insomma.
Terza cosa che non sei come hai detto tu "una come me" parli ti te come se non valessi niente e invece non è vero-
-grazie Chaz- dissi e lo abbraccia.
Venimmo interrotti da quel suono fastidioso della campanella.
Andammo in classe e ci sedemmo vicini.
Durante l'ultima ora che non stavo seguendo niente
E se vede.
perché stavo pensando che quando arriverò a casa non ci sarà nessuno, e allora come un lampo di genio mi venne in mente di invitare Chaz in questi due giorni tanto sono sola a casa.
Ma certo! Invita a casa tua il tizio che ti ha malmenato per anni e solo da due si mostra sospettosamente amichevole! Geniale!
Così strappai un pezzo di carta dal quaderno e iniziai e scrivere:
Chaz vuoi venire a casa mia in questi due giorni che i miei genitori non ci sono e sono sola in casa?
Glielo passai, lo lesse e mi sorrise, prese una matita e iniziò a scrivere, dopo poco me lo passo e lo lessi.
Certo, ma prima dobbiamo passare a prendere le mie cose alla "grande casa"
Vi giuro. Vi giuro. Lì per lì ho letto "Casa Bianca" e non ero nemmeno stupito.
in pratica e la mia casa dove vite tutto il mio gruppo cioè Justin, Luke e cosi via.
Gli feci il segno del pollice in sù
Ti ficco quell'accento su per l'intestino.
e ritornai a seguire il resto della lezione che non ci capivo assolutamente niente.
Chissà perché.
*fine ora*
Quando fini l'ora e tutti gli alunni si alzarono e andarono a casa propria io dissi a Chaz che dovevo andare in bagno.
-okay ti accompagno- disse.
Presi tutto il materiale da sopra il banco e mesi tutto
Perché non settimane, a questo punto?
dentro alla borsa, cosi deve anche Chaz.
Ci avviamo in bagno lui ovviamente mi aspettò fuori.
Feci i miei bisogni e usci.
-tutto apposto?- disse.
-si si ora possiamo andare-
Quando uscimmo non trovammo più nessuno, era deserto, ci avviammo verso la sua macchina e andammo a casa sua a prendere le cose.
Scesi dalla macchina e lui mi disse.
-quanto entreremo li dentro tu mi starai appiccicata, okay?-
-okay-
Salimmo e pochi gradini che c'erano e Chaz bussò.
L'Autrice è italiana, qualora vi venisse un giustificatissimo dubbio sulla sua conoscenza della lingua.
-ehi bro vien- appena Travis mi vide non fini la frase.
Cara Autrice: fini è il plurale di fine. Finì è la terza persona singolare del passato remoto di finire.
*sigh*
-ehi- disse Chaz prendendomi per mano e portandomi dentro casa.
Entrai e trovai tutti che stavano giocando la PS mentre mangiavano un panino.
Luke si girò per vedere chi era
Chi FOSSE.
San Galgano dammi da bere.
e appena mi vide picchietto la mano sul ginocchio di Bieber e gli disse di girasi.
Girasi, i cugini mutilati dei girasoli.
Chaz – d'ora in poi Cazzone, per noi – e Ariana – che con onore ribattezzeremo Aringa – salgono, prendono quello che devono e scendono.
-tu non vai da nessuna parte- disse Bieber.
-mi dispiace papino ma non voglio stare qui- disse.
-dai Chaz veramente preferisci lei a noi, dai guardala è bruttissima era un conto se era più bella- disse Luke.
-si la preferisco a voi e sotto tutti questi vestiti si nasconde un corpo da favola secondo me- disse Chaz e io arrossi.
Io j'avrei dato 'na sberla, ma ok.
I due sfigati se ne vanno e ci ritroviamo un altro P.O.V. di Justin. Come se non ne potessimo fare a meno.
Sta tranquillo Chaz, anche secondo me si nasconde un corpo da favola pensai.
Però non tanto tranquillo perché vorrei essere io al tuo posto.
UUUUUH. CHE SORPRESA. CHE CLIFFHANGER. CHE ORIGINALITÀ.
Ovviamente nella nota a fine capitolo l'Autrice si scusa per eventuali errori.
Perché correggerli è troppo mainstream.
Daje cor secondo capitolo che – fidateve – raggiunge picchi di nonsense tali da avermi obbligato a ricorrere a una bombola d'ossigeno. E birra.
POV'S ARIANA
Mi svegliai per colpa del telefono che squillava. Presi il telefono e guardai chi era, Nonna. Che strano.
*inizio chiamata*
Nonna: Ari è è suc-cessa una ccosa bbruttissima. Disse piangendo.
Io: nonna perché piangi?
Nonna: sono morti. Disse urlando disperata.
Io: morti chi? Dissi preoccupandomi.
Perspicace la donzella.
Nonna: i tuoi genitori e il nonna. Disse piangendo più forte di prima.
A quei nomi mi cadde il telefono della mani, in meno di due secondi avevo la faccia bagnata a causa delle lacrime.
Ripresi il telefono e lo rimisi all'orecchio
Io: nonna come è pposibile? È uno scherzo vero?
Nonna: no tesoro...non è uno scherzo. L'ho saputo come minuti fa da un signore che mi ha detto questa brutta notizia. Mi ha detto che l'aereo è precipitato, ma i tuoi genitori sono morti prima, un signore li a uccisi sparandogli. Disse piangendo.
Nonna: tesoro adesso vai a scuola e poi quando arrivi a casa mi troverai li che parleremo. Okay?
Io: okay a dopo.
*fine chiamata*
BEST GRANDMA EVER.
"Ehi tesoro sono appena morti i tuoi genitori, vai a scuola e segui la lezione mi raccomando!"
Also una stellina per la descrizione del dramma:
Mi buttai sul letto che urlai disperata.
-Ariana che succede?- disse Chaz aprendo di scatto la porta con sguardo preoccupato.
-Chaz è successa una cosa bruttissima-
Si avvicinò e mi abbraccio forte dandomi dei baci sulla testa per tranquillizzarmi.
Quando mi tranquillizzai un po' mi chiede:
-ne vuoi parlare?-
-si, i miei genitori e mio nonno sono....morti- dissi riscoppiando a piangere.
Cara Autrice, credimi quando ti dico che non bastano quattro puntini di sospensione (e sarebbero tre, non puoi metterne quanti cazzo ne vuoi) per rendere drammatica una frase.
-so come ci si sente anche i miei genitori sono morti in un incidente stradale quando avevo 5 anni, mi hanno cresciuti i miei nonni, però dopo anche loro sono morti giusto due anni fa, poi ho conosciuto Justin e gli altri ed eccomi qui-
Risposta normale:
"Ok mi dispiace per la tua perdita ma in questo momento si sta parlando di ME, sono appena rimasta orfana, potresti anche fare meno l'egoista e limitarti a confortarmi".
(Oh, magari so' stronzo io, ma è la risposta che avrei dato se qualcuno mi avesse fatto il resoconto delle sue sfighe al funerale di mio padre.)
Risposta di Aringa:
-mi dispiace molto Chaz- dissi stringendolo a me.
-tranquilla è acqua passata-
-però adesso preparati che dobbiamo andare a scuola- disse alzandosi dal letto.
-okay-
Molto realistico.
Mi alzai anche io dal letto e andai a lavarmi la faccia e i denti, andai verso l'armadio e presi dei leggins neri con una felpa gigante anch'essa nera, misi mie super star bianche e nere e mi pettinai i capelli lasciandomi lisci. Giuro che se Bieber e quella puttana mi danno fastidio, scoppio!
Ma magari. Ballerò nella pioggia di sangue e frattaglie con gioia, sventolando il vessillo dei Lannister.
[...]
Quanto varcammo
È la terza volta che l'Autrice scrive quando al posto di quanto. Non ce la posso fare.
il cancello della scuola tutti gli occhi erano puntati su di me, io feci finta di niente e abbracciai Chaz che ricambiò.
-non ce la...faccio- dissi piangendo,
-che ce la fai perchè io sono al tuo fianco, sempre- disse e mi abbraccio più forte, dopo poco sciogliemmo l'abbraccio
Vi sciolgo io. Nell'acido.
e lui mi prese il viso tra le sue mani e mi asciugò le lacrime.
-forza Ari...andiamo- disse porgendomi la mano che afferrai.
Le lezioni erano finite e tra meno di una settimana la scuola finisce e poi ci sarà l'estate.
Io e Chaz ci stavamo avviando verso casa ma venimmo fermati da Justin noi ci giriamo per vedere cosa ha da dire e appena lo fa Justin tira un pugno nello stomaco a Chaz facendolo cadere, e quella fu la goccia che fa traboccare il vaso.
Oh no. So già cosa viene.
Vado in contro a Justin e gli urlo:
NO.
-MA CHE CAZZO DI PROBLEMI HAI? CAZZO SONO STUFA DI ESSERE PRESA IN GIRO E PICCHIATA DA TUTTI SONO STUFA PORCA PUTTANA ANZI PORCA SOFIA DI UNA PUTTANA...TUTTI VUOI- faccio il segno con il dito a tutta la scuola-VE NE PENTIRETE UN GIORNO-
Il Discorso Cazzuto™! Lo sapevo! Vado a bere.
e me ne vado ad aiutare Chaz a rialzarsi, lasciando Justin lì tutto rosso in faccia per la rabbia.
Ho deciso: voglio cambiare.
Ammettiamolo: nella vita reale tutti i bulli le avrebbero riso bellamente in faccia prima di ricominciare a pestarla. Quindi come posso prendere sul serio Aringa, dai?
-Che intenzioni hai?- mi chiede Chad mentre entriamo in casa -Lo vedrai- dissi.
Andai in cucina e trovai mia nonna che beve un the, ha tutti gli occhi rossi e gonfi per le lacrime e le guance rigate delle lacrime.
-nonna!- dissi e andari ad abbracciarla forme a me.
-tesoro, come stai?-
Che domande del cazzo.
-male nonna male-dissi e mi misi a piangere.
Nonna mi abbracciò e mi baciò la testa sussurrandomi che si sarebbe messo tutto apposto.
Apposto, come un timbro. Ah no, forse l'autrice intendeva a posto. Silly me.
Stai tra le sue braccia per un po' e poi mi staccati asciugandomi le lacrime.
-tesoro però te adesso dove andrai?- mi domandò.
Mi prendi per il culo? È minorenne. Starà con te. Con chi cazzo vuoi che stia?
-nonna non ti preoccupare per me, io starò con Chaz un mio amico, tu invece devi andare a Miami dalla zia, non puoi stare sola-
Servizi sociali, dove siete?!
-lo so infatti domani mi arriva a prendere, ti volevo dare il mio ultimo abbraccio e sa- non la lasciai finire di parlare e dissi:
-NO! No nonna noi ci rivedremo, ci chiameremo, ti verrò a trovare, non puoi dire cosi sei l'unica in famiglia che mi vuole davvero bene, sei l'unica persona di cui mi imposta qualcosa, l'unica persona che per lei mi butterei da un grattacielo, non mi puoi abbandonare anche te!- dissie mi rinfilai nelle sue braccia piangendo sulla sua spalla e bagnandole la maglietta.
-lo so tesoro, ma anche io prima o poi me ne andrò- disse triste.
Hellamadonna, che allegria! Famme tocca', oh.
-e fino a quel momento tu sarai con me- dissi e le baciai la guancia.
E intanto se ne va a vivere con Cazzone.
Aringa presenta Cazzone alla nonna, una ha perso i genitori, l'altra il marito, ma ovviamente è tutto tarallucci e vino.
Il pomeriggio lo passato con nonna e Chaz. Nonna ci ha preparato i suoi magici biscotti al cioccolato, e appena Chaz ha dato un morso al primo biscotto ne prese subito una manciata divorandola subito in meno di due secondi!!!!
Ma dopo nonna ha dovuto andare perché doveva finire di fare le valige.
Adesso sono seduta sul divano a guardare la televisione con Chaz.
-Ari?-
-si?- dissi voltandomi verso di lui.
-oggi a scuola quando hai detto a Justin e a tutta la scuola che si saranno pentiti che ti hanno tratto male,
Seh, Ariana iacta est.
(San Galgano, più leggo 'ste robe e più il mio umorismo se fa becero. Abbatetemi.)
te cosa intendevi?-
-Chaz io...voglio cambiare non voglio essere la sfigata della scuola, voglio diventare più bella, più forte! Hai capito?-
-si ho capito, facciamo cosi domani ti faccio conoscere un amico, che ti aiuterà in questo e altro- disse sorridendomi.
-cosa vuoi dire?-
-lo vedrai domani stesso- disse.
The Devil wears Prada incoming, me lo sento.
Daje cor terzo!
POV'S ARIANA
-ariana svegliati- dice qualcuno scuotendomi.
-ARIANA PORCA PUTTANA ALZARTI- quel qualcuno mi urla nelle orecchie e mi fa sobbalzare.
Guardo chi è quel qualcuno ed è Chaz, giuro adesso le sente!!
-cazzo Chaz ci sono modi e modi di svegliare le persone, mi vuoi rompere un timpano per caso?- dissi ancora mezza assonnata.
-scusa, ma non ti svegliavi. Ah, preparati che tra mezzora arriva quel mio amico, io e te gli ultimi due giorni di scuola non andiamo-
-okay- dissi alzandomi e trascinandomi con uno zombie dentro il bagno.
...con o come? Chiedo perché c'è una piccola differenza.
Mi spogliai e feci la doccia. Usci dal box doccia e mi lavai i denti, asciugai i capelli e li piastrai.
Usci dal bagno e andai ad aprire le ante del mio armadio prendendo dei jeans neri, una maglietta bianca a maniche corte e una felpa nera con la zip per coprire i tagli.
No dai, non l'Autolesionismo™. Troppo trash in una sola storia.
Misi l'intimo bianco e mi vesti per poi mettere le mie superstar bianche e nere.
Scesi e trovai un ragazzo con i capelli marroni riccioli e gli occhi verdi che stava parlando con Chaz.
-ehi- dissi attirando la loro attenzione.
-oh, allora Ari lui è il mio amico Harry, vieni che andiamo a sederci sul divano- Harry mi sorrise e io ricambiai e seguimmo Chaz sul divano.
Pure Harry Styles! Che abbondante raccolto, miei sudditi! E se non mi credete, aspettate.
-allora Ariana, Chaz mi ha detto che tu vorresti cambiare, cosa intendi per cambiare?-
-beh, vedi...io a scuola vendo presa in giro e vorrei diventare forte e vorrei anche trovare chi ha ucciso i miei genitori capisci?-
Oh, intendi l'uomo che è precipitato con loro? Auguri per la raccolta dei brandelli, allora.
-certo che capisco ho quello che fa per te!- disse sfregandosi le mani come fanno le mosche. Mi spaventava un po'.
In effetti anche io avrei paura di un personal trainer negromante.
-che-che cosa intendi?-
-allora prima andiamo al centro commerciale che ambiamo il tuo stile
Ok. Non ha senso, ma ok.
e poi ti faccio entrare nella mia gang- disse
-COSA? Una gang, intendi dove si fanno gare e si uccide?-
Aggiungiamo alla lista persino La Gang™! Godo come un riccio in calore.
-esatto! Ora vai a prendere la borsa che dobbiamo rinnovare il tuo armadio-
Mi alzai e andai a prendere la borsa per poi recarmi nella Ranc Rover nera di Harry.
La Range Rover, croce di ogni Autorucolo.
Entrammo nel centro commerciale e Harry disse:-allora Ariana per prima cosa dobbiamo andare dall'oculista ha comprare delle lenti a contatto-
Semmai dall'ottico.
Entrammo nelnegozio.
Che ci accolse una signora di media età.
-salve vorrei comprare delle lenti a contatto per questa ragazza- disse e poi mi indicò.
Lo dice la signora, da come è scritto.
Proseguiamo con Aringa, Cazzone e Styles che portano la sfigata dal parrucchiere a farsi lo shatush, poi in duemila negozi che l'Autrice si premura di elencare perché si sa, è questo che i lettori vogliono! Trama, caratterizzazione, introspezioni: no grazie! Molto meglio sapere cosa si compra la protagonista in un pomeriggio di shopping.
Uscimmo dal centro commerciale.
-raga io sono morto devo dormire- disse Chaz stendendosi sui posti di dietro della macchina.
-ehi! mi hai rubato il porto-dissi.
-allora vai al mio posto-
Mi sedetti al posto di Chaz.
-allora Harry ora dobbiamo andare a casa tua a farmi entrare nella gang?-
-esatto, entrerà anche Chaz. C'è una cosa che non vi ho detto però, vi dovremmo sicuramente addestrare e dovrete venire ad abitare da noi- disse.
Io mi girai verso Chaz visto che era ancora sdraiato, ci guardammo e sorridemmo come per dire 'okay'.
-va bene- dissi.
Arrivano alla casa che Styles condivide con la gang; ovviamente l'Autrice ha capacità descrittive troppo elevate per noi comuni mortali: ergo siamo degni solo della foto di una mega villona lussuosissima.
[...]
E dalle scale spuntarono 8 ragazzi con pantaloncini da basket e una canottiera bianca o nera dove si potevano vedere la loro tartaruga wow! Stra un po svengo.
Questa è appena rimasta orfana, ricordiamoci.
[...]
-okay andiamo a sederci sul divano e mi dite il perché volete entrare nella gang-
Ci accomodammo tutti sul divano noi in mezzo e gli altri in torno a noi che ci guardavano, argg che fastidio odio quando la gente mi fissa, sembra che hai qualcosa in faccia ma non è vero.
Argg. Sei la sorella di Crosta, Aringa?
-allora inizia tu Chaz-
-allora.... io voglio entrare perché vorrei imparare a fare quello che fate voi, poi voglio stare vicino a Ariana e aiutarla a trovare chi ha ucciso i suoi genitori- disse Chaz.
-okay, sai gia andare con le moto, macchine sportive e picchiare?- domandò ancora il tizio.
-si, più o meno-
-okay, ora passiamo a te Arianna-
-allora io mi chiamo Ariana e non Arianna-
E 'sticazzi.
-ops! Scusami- disse.
-allora io vorrei diventare più forte, perché ha scuola mi picchiavano ogni santo giorno
Ha.
Ma te le meriti le botte, mortaccitua.
e io voglio vendicarmi, poi come ha detto Chaz vorrei trovare chi ha ucciso i miei genitori e fargliela pagare.
-okay, sai andare con moto, macchine o usare le pistole e coltelli?-
-ehmm....no-
-okay-
-allora siete dentro-io stavo gia esultando quando continuò- però. Harry dovrà insegnarvi tutto, vi dovete trasferire qua per la sicurezza che magari vi rapiscono o cose varie-
Il delirio.
-si ci a già detto tutto Harry- dissi indicandolo.
-allora io sono Ricky, lui è Sean, lui Niall, lui Jai, Jake il nostro meccanico, Ryan, Louis il nostro Hacker
Harry, Niall, Liam. Avevo ragione.
e Ray. La nostra gang si chiama Bad.
Harry e due dei pirloidi prendono la macchina per accompagnare Aringa e Cazzone a prendere i loro stracci; segue Aringa che elargisce mentalmente insulti gratuiti a Niall (n'artro callaro che parla male daa' padella), elenco delle età dei membri della gang che non me ricorderò mai... e questo.
-siete fratelli?- chiese ancora Niall.
-no siamo amici da due giorni più o meno-
-ti prego dimmi che te non eri quello che picchiava Ariana- disse Sean pregando.
-anche io picchiavo Ariana insieme al mio gruppo però dopo ho smesso-
-porco D**- sbottò Sean.
-Sean le parole- lo rimproverai.
-lo so scusa, ma come si permettono di picchiare una ragazza cosi bella?-
Queste gang contro la violenza, le parolacce. Io boh, questi giovani d'oggi! Ai miei tempi...
-non lo so non mi hanno mai detto perché lo facevano e poi non sono bella-
-si lo sei, non dirmi che ti ta- lo interruppi.
-si lo facevo e alcune volte anche adesso- abbassai la testa.
In macchina colò il silenzio e dopo due secondi senti quattro braccia forti stringere il mio corpo.
-ti prego, non farlo più, ci prometti che non lo farai più?- disse Sean.
-okay-
-anche se ti conosciamo da 15 minuti per noi sei come una sorella- disse Niall.
Eh già.
Il resto del capitolo è pura fuffa: Aringa raccoglie le proprie cose e prende anche qualche "cianfrusaglia" – testuali parole – dei genitori.
Proseguiamo con dialoghi inutili, imbarazzanti battute a sfondo sessuale, foto su foto della villona della temibile gang Bad (perché ovviamente è troppa fatica descrivere), con tanto di doppia piscina e armeria! Vi giuro. L'armeria. Rido come una foca ubriaca.
Madame, messeri, il Cavalier Scalogno va a gustarsi una birra e ve augura una bella serata! Sbocciate me raccomando.
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