Secondo voi, chi compie azioni malvage è cattivo?

Non sempre, o almeno non in questo caso.

Oggi vi racconterò della storia di Norman Smith, un ragazzo di 15 anni nato e cresciuto a Los Angeles.

All'apparenza un normale ragazzo americano, ma era nato con un dono, o meglio, una maledizione: la felicità eterna.

Infatti lui proverà felicità in ogni attimo della sua vita, ma la felicità non sarà la sua.

Senza rendersene conto, Norman aspira la felicità delle altre persone come se fosse una spugna immersa nell'acqua.

Un giorno il ragazzo, mentre era fuori con degli amici, fu nel mezzo di un attentato terroristico.

I criminali uccisero uno dei suoi amici e lui, che in quel momento voleva solo piangere, era d'ottimo umore.

Da lì capì che qualcosa in lui non andava e cominciò a rendersi conto delle conseguenze del suo potere.

Aveva davanti due scelte: vivere con la felicità degli altri o morire causando tristezza ai suoi cari.

In entrambe le scelte avrebbe avuto sensi di colpa, così optò per quella che avrebbe fatto star male meno persone.

Ritenendo la sua stessa esistenza un problema, decise di prevenire al male che avrebbe potuto causare.. 

Sento i singhiozzi delle persone a cui ho tolto tutto. Mi perseguitano ogni notte, senza darmi un attimo di tregua. Se continuare a vivere vuol dire far soffrire gli altri, non voglio più farlo

-Norman Smith

ANGOLO AUTRICE

Un giorno mi sono svegliata e ho pensato: perché non dare un potere da supercattivo ad una persona buona?

Essendo ispirata da questo pensiero (e un po' anche da John Coffey da "Il Miglio Verde") ho creato Norman Smith, un ragazzo dal potere crudele ma dall'indole buona (un personaggio troppo buono per questo mondo).

Prometto che le prossime storie saranno più allegre