3.
Appena arrivati rimasi stupito. In tutta la mia vita e durante i miei viaggi non avevo mai visto una cosa del genere:il Partenone. Le sue alte colonne bianche sembravano toccare il cielo. In mezzo al tempio c'era una grandissima statua di Atena. Dall'espressione dei visitatori però sembrava che solo io e il mio compagno di viaggio riuscissimo a vederla. Era alta più o meno sei metri ed era alquanto impossibile non notarla. Era una statua in marmo e con dettagli interamente d'oro. Non sapevo chi mi avesse spinto a compiere questa impresa, sapevo solo che dall'altra parte c'era qualcuno con cui non avevo molto da scherzare. Mi era arrivata una lettera pochi giorni prima che mi diceva di partire immediatamente per Atene, con allegata una foto di mio padre vicino ai resti del Partenone. Il mittente conosceva mio padre e io non avrei lasciato perdere. Era questo il motivo principale per cui mi trovavo ad Atene, nel caldo torrido di agosto con un petulante ragazzo al mio fianco, di nome Jeff.
-Matt, guarda la statua – disse Jeff - nessuno la sta fotografando,nessuno si è accorto della sua presenza, sembra quasi ... invisibile ... -
Mi voltai in direzione della statua e vidi che una persona ci passava addirittura attraverso senza rendersene conto. Okay,era troppo strano e stando a quello che mio padre scrive nei suoi appunti, la statua non ci sarebbe dovuta essere nemmeno per noi. Ci avvicinammo lentamente alla statua e, come se il pavimento non sostenesse più il nostro peso, ad un certo punto, precipitammo.
PAROLE: 260
PROTAGONISTI: 2 ragazzi
RACCONTO: fantasy
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