Jasper
"Jasonnnn!!" urlai imperterrita, non lo vedo da due giorni due dannatissimi giorni, l'altro ieri gli sono andata incontro e mi ha evitata, se lo trovo mi sente.
Andai verso la casa grande, pensando che magari si fosse fermato per parlare con il signor D, controllai al padiglione della mensa ma non c'era. Ho perlustrato l'intero campo ma non l'ho trovato, striscio i piedi sul terriccio affranta. Uff! Non so cosa fare, vorrei usare la mia lingua ammaliatrice per odinargli di tornare qui ma dubito che servirebbe a molto
Improvvisamente vedo balenare immezzo al cielo azzurro un fulmine.
Provo un immediata sensazione di sollievo, ma poi il sollievo lascia il posto alla rabbia.
Mi dirigo verso un punto indistinto della valle finché non vedo una sagoma umana senza pensarci tiro un ceffone ma sbaglio la mira e per poco non cado, Jason mi prende al volo (in tutti i sensi) con molta delicatezza, le sue mani calde e familiari mi cingono in vita... Sono furiosa, sollevata, felice e irritata per quel sorriso beffardo che ha stampato sulle labbra.
"Jason Grace, figlio del re degli dei nonché Zeus che cosa ci fai qui e soprattutto perché mi eviti, sono arrabiatissima, come hai potuto.. " senza rendermene conto inizio a singhiozzare ma continuo "mi hai fatto spaventare, sono furiosa.. Se ti sei trovato un altra bast.." ma non riesco a finire la frase che quello sfacciato, il mio sfacciato per la precisione, mi posa le mani sui fianchi e mi bacia, lo guardo nei suoi bellissimi occhi blu per un attimo attonita ma poi gli metto una mano sulla nuca accompagnando il suo bacio non più tanto lento e dolce.
Le lacrime ricadono sulle nostre labbra ormai indissolubilmente unite.
Sento una leggera elettricità percorrermi la spina dorsale fino al collo, ma non ci faccio attenzione, non ci voglio fare attenzione.
Per me c'è solo lui.
Il bacio si fa più intenso sento la sua mano spostarsi sulla mia spalla, lui mi spinge indietro e io mi appoggio alla quercia dietro di me... Almeno la quercia che credevo ci fosse, ma invece cado a terra con un rantolo.
Jason è sopra di me (scivolato sull'erba ovviamente) i nostri nasi si toccano e restiamo così per un bel po' finché non sentiamo urlare Leo "Ragazzi capisco che la situazione sta diventando caliente ma un po' di Intimidad" a quel punto arrossisco tanto che mi sembra di prendere fuoco(e fidatevi lo saprei se fosse così dato che il mio migliore amico è la torcia umana).
Jason mi da un rapido bacio e si scosta lentamente da me come per godersi il momento e poi esclama svogliata ente come se ogni millimetro lontano da me fosse una tortura "vai al tartaro Valdez" nel frattempo io mi ero alzata ma lui mi ributta giù e ricomincia a baciarmi, il peso del suo corpo non mi da fastidio, anzi.
Non mi ero mai resa conto di quando amassi questo ragazzo.
Sento il suo respiro caldo sulle guance ormai in fiamme; a quel punto lui mi prende in spalle e nonostante le mie proteste sull'altezza, mi porta in alto su solo per baciarmi un'altra volta ed esclamare sistemando i dietro l'orecchio una ciocca ribelle "signorina Piper Grace la amo" io arrossisco fino alla punta delle orecchie e questa volta sono io a baciarlo con molta più intensità di prima.. Le nostre mani si incontrano, siamo due battiti dello stesso cuore, l'una la luce degli occhi dell'altra.
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