Anniversario

Guardo fuori dalla finestra. 

Tic tac. 

E' una domenica pomeriggio molto assolata. Un' occasione speciale. 

Apro il frigo, il tiramisù si è già rassodato, sarà pronto fra qualche ora. Dev'essere venuto buono. 

Guardo nuovamente fuori dalla finestra. Una macchina parcheggia affianco alla mia. Il basilico si sta afflosciando, è ora di morire. 

Tic, tac. 

L'orologio mi ricorda che devo controllare l'impasto della pizza. Perfetto. Lievitato. La seconda lievitazione non è d'obbligo ma Alessandra mi ha insegnato che più l'impasto lievita e più è morbido e leggero una volta cotto. 

Non ho ben capito il perché, è una questione di chimica. E poi la pizza, secondo l sue istruzioni, mi era sempre venuta bene. 

Tic, toc, tic,toc. 

Si sta facendo buio. 

Accendo il pc e cerco: "Canto di Natale". 

Mi siedo sulla cucina, vicino al lavello, nel mio solito angolo. Me ne sto appollaiata lì a pensare o ad aspettare. In questo tardo pomeriggio ho bisogno di fare entrambe le cose. 

Clicco su Play. 

Tic, toc, tic, toc. 

Accendo il forno. 

Tic, toc, tic.

Stendo l'impasto nella terrina, spalmo sopra il sugo e il condimento. E'una parte importante, da fare con cura, perché la pizza possa risultare con una bella faccia. Intanto il fantasma del Natale Passato è già trascorso, ed ora tocca al tempo presente spaventare il protagonista.

Tic, tac, il tiramisù è pronto. 

Tic. La pizza sta cuocendo. 

Tac. L'odore della sugo. 

Tic. L'odore della notte. 

Tic. Le foglie di basilico che si trascinano nel vento. 

Tac. Ora è tutto pronto.

Apro il forno e tiro fuori la terrina, aiutandomi con entrambe le mani. La appoggio sui fornelli spenti,devo aspettare che si raffreddi leggermente. Guardo nuovamente fuori dalla finestra, la signora che abita di fronte è ancora sul terrazzo, fra le piante ormai seccate da tempo, guarda in basso,aspetta qualcuno o aspetta di andarsene?

Ora sono le sette e mezzo. 

Ho cucinato tutto il giorno. Il fantasma del Natale presente ha ceduto il posto a quello del futuro già da qualche minuto. Chissà come sarà questo Natale, e il prossimo?

Apparecchio la tavola. Taglio la pizza, riempio i bicchieri di birra. Scura. Metto i tovagliolini, sono a forma di raviolo cinese, ci sono affezionata. 

Riguardo le scritte sul muro, mi perdo nel mio fantasma del Natale passato. Quanti anni sono trascorsi? Tre, dall'ultima volta. Sono tre anni. Solo tre anni?

Assaggio la pizza.

Sistemo le sedie.

Rabbrividisco,così, chiudo la finestra. Mi chiudo nel mondo.

E'pronto, sono pronta. Il signore è pentito, il futuro l'ha guarito.Torna o forse diventa buono. Un fiume di orfanelli canta la canzone di Natale. La neve scende lenta. La notte è calata.

Così, comincio ad aspettare. Sono le otto.

Lo chiamo. Sta dormendo. Sta ancora dormendo. Aspetto. 

Le otto e mezza.

Titoli di coda.

Ho finito la mia birra, riempio nuovamente il bicchiere.

Lo chiamo, o aspetto? Non ricordo più. 

Lo chiamo e poi aspetto. 

Aspetto le nove, aspetto le nove e cinque e dieci e quindici e venti e ventitré. 

La pizza ormai è fredda. Il tiramisù sta bene, è ancora nel frigo.

"Ma quando ti svegli?'"

Penso a denti stretti. 

Altri titoli di coda, il film della mia giornata.

Il pc è muto, la notte anche. L'odore della strada. La sento ancora dentro casa. Sale e liquirizia, come una volta, come quando ancora ero bambina e mia nonna mi parlava proprio quando sfrecciava il treno.

Le dieci. 

Non aspetto. O aspetto ancora?

Le dieci e mezzo. Basta.

Mi metto la giacca. Lascio tutto così com'è. Voglio tornare a casa.

Esco dalla cucina, mi lascio tutto alle spalle. Entro in camera da letto,prendo la borsa. 

Lo guardo, non s'è svegliato. Dorme ancora. Mi accosto al bordo del letto, lo bacio sulla guancia, si volta dall'altra parte.

"Buon anniversario"

Sussurro.

Poi esco e me ne vado. Quella volta, non per sempre.

Buon anniversario, buon natale, buonanotte. No, non sto male, sto come sempre. Sto andando, da questa casa, da questa storia. 

Il fantasma del mio natale passato sono sempre stata io, io che, dopo tutto, non ti ho mai amato. 

Hai ragione.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top