C'era una volta la figlia di un re, una principessa che sapeva essere gentile quando voleva, ma che nella realtà era una delle persone più egocentriche possibili. Pensava che tutti la dovessero apprezzare per la sua bellezza e che le dovessero obbedire in quanto lei fosse superiore. Anche se lei, inizialmente, era una bambina dolce e gentile. Era cresciuta come una figlia unica , anche se lei passava la maggior parte del tempo con i figli del consigliere del padre. Un giorno però i due ragazzi andarono a caccia e tornó solo uno di loro . Lui spiegó impaurito che l'altro giovane era stato catturato da Goturr l'orco, colui che era in grado di replicare la voce delle sue vittime. La principessa rimase traumata da quell'avvenimento e cominciò a farsi sempre più acida.
Quando per lei arrivò l'età in cui si sarebbe dovuta sposare nessuno le propose il matrimonio. Questo perché tutti erano a conoscenza del carattere della ragazza. Il re era preoccupato perché la sua bellissima figlia non era apprezzata per niente dagli abitanti del regno, e questo avrebbe instillato il malcontento. Quindi il sovrano pregó gli altri regnanti di far sposare i loro figli con la sua unica erede. Così facendo lui avrebbe potuto sbarazzarsi di quella scocciatura e il popolo sarebbe stato più contento. Ma nessuno era disposto a farlo. Così il re dovette agire, perché i comportamenti della figlia facevano infuriare gli abitanti. Continuando così avrebbero potuto addirittura stuprarla in pubblico, ormai accecati dall'ira . Questo avrebbe anche messo in cattivo risalto la nuova casata reale. Non poté fare altro che rinchiuderla nei sotterranei, comunicando ufficialmente che si era sposata con un principe di un regno lontano. Così, il giorno del suo ventesimo compleanno, esattamente venti cavalieri la presero e la trascinarono a forza nelle segrete. Lei pareva sconvolta, non era nemmeno in grado di proferir parola. Restó muta anche quando la incatenarono a un muro. Ma non poté non urlare quando si giró e vide uno scheletro (incatenato anche lui) che rideva di lei.