C'era una volta una banda di briganti temuti da chiunque per una loro caratteristica : ognuno di essi era in grado di diventare un animale migliore del normale. Un giorno però ebbero una discussione e si separarono.
Colui che poteva trasformarsi in una vipera dal morso che scioglieva la carne decise di diventare un mercenario. Si mise a uccidere per il miglior offerente, anche a costo di fare il doppio gioco. La sua filosofia di vita era : "il più ricco ha sempre ragione". In conclusione il suo lavoro non era cambiato molto, con l'unica differenza che ora guadagnasse uccidendo e non saccheggiando.
Fatto stava che ormai era diventato più ricco di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Si sarebbe anche potuto sdraiare sugli allori e vivere come un re. Ma lui pensava che ognuno avesse il proprio ruolo nel mondo, e il suo era di uccidere per soldi.
La sua fama era arrivata dappertutto  e tutti cominciarono anche a temere i serpenti, con la paura che di punto in bianco si sarebbero trasformati in lui.
Un giorno però ottenne un incarico bizzarro : uccidere il suo vecchio capo, la ragazza volpe. Ne rimase piacevolmente stupito : per lui sarebbe stato la fusione di una riunione di famiglia con la possibilità di guadagnare.
Passó le successive cinque settimane a pianificare ogni cosa : il luogo dove sarebbe passata, i popolani nei dintorni e anche i vicoli ciechi. Ma ricevette una visita a sorpresa. La volpe era scaltra, anche troppo. Prima che potesse capirlo, l'uomo serpente venne accoltellato alle spalle. Si dimenó per qualche minuto perdendo sangue corrosivo, mentre la ragazza lo osservava ridendo. Dopo ore di agonia, sospeso tra la vita e la morte, smise di respirare. La volpe se ne andò soddisfatta.