Esisteva una volta una banda di furfanti temuti da tutti per la loro magia: ognuno di loro era in grado di trasformarsi in un animale più forte del normale. Un giorno però ebbero una discussione e si divisero.
La ragazza che era in grado di diventare un puma silenziosissimo decise di sfruttare al massimo le sue capacità, e cominciò a lavorare come assassina. Ma lei, a differenza della vipera, non lo faceva per soldi. Lo faceva per l'eccitazione che provava quando uccideva. Lei infatti era la più crudele del gruppo, conosciuta per come straziava i cadaveri dei suoi nemici e per come ci facesse all'amore. Per lei la necrofilia era un atto normale: pensava che chiunque potesse amare chi volesse,quindi perché lei non poteva amare i morti da lei causati?
Fatto sta che divenne sempre più attiva: saccheggiava i cimiteri, dormiva nelle cripte, e piano piano cominciavano anche a morire dei nobili. Il re se ne preoccupó, ormai era pericoloso per tutti uscire da casa. Allora ordinó di prendere trenta persone tra i prigionieri, e di avvelenarli tutti. Quando morirono diede la notizia di un trasporto di qualche decina di cadaveri, e tutta la popolazione rimase stranita da ció. Ma a una ragazza venne l'acquolina in bocca : per lei era un'occasione troppo ghiotta. Inizió a seguire il carro, e si nascose tra le lapidi in attesa della notte. Quando il sole scomparve del tutto uscì allo scoperto.
Con la sua abilità cominciò a camminare senza produrre alcun tipo di rumore, e si mise a scoperchiare le bare. Ma da dentro la terza spuntó un soldato, e lo stesso accadde da un altro paio di esse. Si trovó contro tre guardie armate meglio di lei e, essendo circondata, non poteva nemmeno provare a scappare. Si trasformò in un puma e si mostró aggressiva per spaventarli. Ma non servì a niente : la attaccarono e la affettarono con le loro spade. Era diventata ciò che più amava, ma non ne era per niente felice. Che ironia.