The story of my life
Harry potter
I corridoi bui del Malfoy Manor sono completamente deserti.
Da sotto si odono gli echi della musica sparata a tutto volume.
Sono presenti tutte le più illustri famiglie purosangue a quel ricevimento.
Ma è una festa per grandi.
I due piccoli rampolli dei Nott e dei Malfoy sono nascosti dietro a un mobile di uno dei tenti corridoi.
Bisbigliano tra loro.
Come sempre nessuno sotto sembra notare la loro mancanza.
A chi importa di due bambini di nove anni in mezzo a tante persone così famose.
Ma contro quello che si potrebbe pensare Draco e Theodore adorano i ricevimenti.
Se spariscono nessuno li va a cercare.
Non è mica buona educazione dire "scusate vi lascio un attimo che vado a cercare mio figlio che è sparito"
Perciò sono lasciati in pace.
Possono parlare, giocare, scherzare senza che nessuno vada lì a dir loro che devono accogliere non so chi.
Possono mangiare lontano da tutti quegli adulti fanatici del galateo chiedendo semplicemente ad un elfo di portare loro su un po' di cibo.
Insomma sono alcuni dei momenti migliori dell'anno quelli.
In quelle notti passate a fantasticare sul futuro Draco e Theodore sognano come sarà Hogwarts, chi conosceranno, le cose che apprenderanno.
Per loro è un futuro lontano.
Mancano ancora due anni.
È come un sogno irrealizzabile.
Ed è in momenti come quelli, dietro a un mobile polveroso o sotto un tavolo che la loro amicizia diventa solidissima.
Non fanno mai voce con nessuno di quelle chiacchierate.
Sarebbero disposti a dire bugie tutta la vita pur di non rivelare quel loro piccolo segreto.
-Draco?-
-Theodore-
-Gli senti pure tu quei passi che si avvicinano?-
-Oddio si, come facciamo?-
-Senti, queste cose devono rimanere segrete okay?-
-Okay, ma....-
-Giuriamo Draco. Qualunque cosa ci succeda noi non faremo mai parola di quello che ci siamo detti. E se un giorno ci rivedremo e potremo parlare di nuovo insieme, questo giuramento varrà per tutto quello che diremo. Va bene?-
-Va bene. Ma come si giura?-
-Credo di aver letto su un libro qualcosa a proposito di un giuramento infrangibile, ma sembra molto complicato-
-Potremmo inventarne uno nostro. Qualcosa che vale solo per noi-
-Okay-
Il biondo prende la mano dell'amico e la posiziona all'altezza del suo cuore.
Poi anche lui appoggia il palmo sul petto dell'amico.
-Ripeto prima io. Poi vai tu-
-Okay-
-Giuro di non fare parola con nessuno di quanto verrà detto in presenza del mio amico Draco . Se infrangerò questo giuramento la mia pena sarà inimmaginabile. Con queste parole lego per sempre la mia vita a quella di Draco Lucius Malfoy-
-Giuro di non fare parola con nessuno di quello che verrà detto in presenza del mo amico Theodore. Se infrangerò questo giuramento la mia pena sarà inimmaginabile. Con queste parole lego per sempre la mia vita a quella di Theodore Nott-
Le voci dei due ragazzini parevano più adulte nel pronunciare quelle parole.
È un sogno che si realizza.
Sono qui, ad Hogwarts.
La sala grande incombe su di noi ma incrocio lo sguardo di Draco e so che lui ci sarà sempre per me.
In qualunque casa finirò poco importerà per lui.
Mi perdo a guardare ogni minimo particolare e mi stupisco di quanto sia imponente questo posto.
Potrei viverci una vita intera senza conoscerne tutti i segreti.
-Theodore Nott-
Oh mio Dio.
Hanno già iniziato lo smistamento e io ero perso a guardare nel vuoto quando Draco è stato chiamato.
Mi giro d'istinto verso i tavolo che secondo i racconti di mia madre è quello di Serpeverde.
E lui è lì.
Che mi sorride e mi fa un cenno con la testa verso lo sgabello.
Io gli sorrido di rimando e percorro la strada che mi separa dal mio destino.
È un sussurro che esce dalla bocca del mio amico.
Mi viene poggiato in testa il cappello e un secondo dopo ha già urlato "Slytherin"
Una sensazione di benessere mi invade.
A testa alta mi dirigo verso la tavolata e mi siedo di fianco a Draco.
-Siamo qui-
Se fosse per lui lo urlerebbe ad alta voce, ma non è quello che farebbe un bravo Slytherin.
Il dormitorio di Slytherin è vuoto, fatta eccezione per due ragazzi seduti sul divanetto davanti al fuoco.
A quanto pare sono le uniche due persone che in tutta Hogwarts non festeggiano Halloween.
Sul viso del moro scendono delle lacrime e l'amico lo abbraccia.
-Io la uccido quella zoccola. Nessuno tocca il mio Theo senza subirne le conseguenze-
-No Draco. Finirai solo in dei casini-
-Tu l'hai fatto per me in altre circostanze, ora sarò io che prenderò a calci in culo quella puttanella da quattro soldi-
-Non parlare così-
Il tono con cui Theodore pronuncia l'ultima frase è duro, freddo, tagliente come una lama.
Si stacca dall'amico e lo guarda negli occhi.
-Non parlare così di lei Draco. Non la conosci bene. Ho colpa io, o per meglio dire quella sanguisuga che mi si è appiccicata addosso davanti a lei-
Un lampo di risentimento attraversa gli occhi del biondo.
-Scusa. È che vederti in questo stato mi da alla testa. Non posso accettare di vedere il mio unico amico ridotto in questo stato-
-Ti voglio bene pure io Draco-
Sangue.,
Sangue dappertutto.
I corpi si accumulano uno sull'altro.
Ho paura di perdere di vista Draco.
Devo godermi anche questi orribili momenti.
Potrebbero essere gli ultimi che vivrò.
Un lampo serpeggia in direzione di Draco.
Creo un muro di protezione davanti a lui.
È un riflesso involontario salvarlo, come lui salva me.
Non potrei mai accettare di vedere lui, il mio amico, morire davanti ai miei occhi senza che io possa fare nulla.
Probabilmente se un anatema che uccide lo stesse per colpire mi metterei in mezzo.
Ma eccolo un altro lampo che si dirige verso il mio amico.
Non riesco a distinguere che incantesimo è, ma sono sicuro che sia troppo potente per essere respinto da un semplice incantesimo di difesa.
E faccio l'unica cosa che mi viene in mente, mi getto in mezzo alla traiettoria.
Faccio appena in tempo a vedere i suoi occhi grigi come una tempesta in arrivo pieni di paura e poi più niente.
I ricordi peggiori della mia vita prendono il sopravvento.
Tutto ciò che negli anni avevo imparato a nascondere salta fuori così, all'improvviso, senza nessun preannuncio.
Sono praticamente sicuro di star piangendo.
Ma non sono solo io a piangere.
Anche se sono in trance sento delle urla di disperazione provenire da lontano.
Esse sono la cornice a tutti i momenti peggiori della mia vita.
-Ti prego Theodore, svegliati-
È un sussurro.
Niente in confronto alle urla di poco prima, ma lo sento come mille volte amplificato.
E sono quelle quattro parole pronunciate da una persona che è tutta la vita per me che mi danno la forza di aprire gli occhi superando tutto quello che stavo rivivendo.
-Grazie Salazar! Ti credevo morto amico mio, perché l'hai fatto?-
Non riesco neanche a guardarlo in faccia che mi stringe in un abbraccio soffocante.
-Siamo parabatai ricordi Draco? Moriremmo uno per l'altro-
Un sorriso si apre sul suo volto.
Non una parola, solo un sottile incurvamento delle labbra.
Eppure in quel ghigno leggo che anche lui avrebbe fatto la stessa cosa per me.
E anche se persone muoiono intorno a me, io mi sento la persona più felice del mondo, perché so che lui ci sarà sempre.
Altri momenti che pensavo di aver dimenticato si susseguono davanti ai miei occhi.
Poi, tutto dun tratto finiscono e io mi ritrovo nuovamente lì, sul pavimento dietro a un mobile in uno dei tanti corridoi di Villa Malfoy.
Ma per noi quello è un posto speciale.
È lì che le nostre vite sono state legate da uno stupido giuramento di due bambini, giuramento che però nessuno dei due, anche se da adulti fatti e finiti oserebbe infrangere, perché significherebbe la morte di un'amicizia storica.
-Auguri di buon compleanno al mio parabatai-
-È stato fantastico Draco. Il miglior regalo di sempre-
-Per te questo ed altro amico mio. L'altro giorno stavo ascoltando una canzone babbana che fa:
Written in these walls are the stories that i can't explain
I leave my heart open but it stays right here empty for days
She told me in the morning she don't feel the same about us in her bones
it seems to me that when i die these words will be written on my stone
And i'll be gone gone tonight
the ground beneath my feet is open wide
the way that i been holdin' on too tight
with nothing in between
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
The story of my life I give her hope
I spend her love until she's broken inside
The story of my life (the story of, the story of)
Written on these walls are the colors that i can't change
leave my heart open but it stays right here in its cage
I know that in the morning now i see us in the light upon your ear
Although i am broken my heart is untamed still
And i'll be gone gone tonight
the fire beneath my feet is burning bright
the way that i been holdin' on too tight
with nothing in between
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen (the story of, the story of)
The story of my life I give her hope
I spend her love until she's broken inside
The story of my life (the story of, the story of)
And i been waiting for this time to come around
but baby running after you is like chasing the clouds
The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time...
is frozen
The story of my life I give her hope (give her hope)
I spend her love until she's broken inside (until she's broke inside)
The story of my life (the story of, the story of)
The story of my life
The story of my life (the story of, the story of)
The story of my life
E in quella canzone ho visto te.
Perché tu ci sei sempre stato per me.
Sempre.
Sei tu la storia della mia vita Theodore-
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