Il tempo sembra all'improvviso scorrere molto più lentamente. Jeff stringe la presa su Toy, che usa la poca forza rimasta per sollevare leggermente il capo e guardare il suo amato padrone negli occhi. Come si sentisse in colpa, consapevole che presto lo avrebbe lasciato solo.
Il ragazzo corre via più velocemente che può, calpestando l'asfalto della strada. Stringe i denti, sapendo che probabilmente non riuscirà a fuggire in tempo.
Il poliziotto ancora in piedi sulla scalinata punta l'arma in direzione del fuggitivo, chiudendo l'occhio sinistro per prendere la mira con precisione.
Il dito indice accarezza il grilletto.
Il proiettile esce dalla canna.
Il rumore secco ed improvviso dello sparo si propaga nell'ambiente e rimbalza sulle pareti dei palazzi.
Il bozzolo raggiunge Jeff in un millesimo di secondo. È stato sparato con precisione, e buca la schiena del ragazzo all'altezza del petto. Esce dal torace, e trapassa anche la testa di Toy.
Jeff cade quasi istantaneamente, mollando la presa sul cane.
Poi, solo silenzio.
I poliziotti si avvicinano, ed osservano il corpo ormai immobile del killer, che ancora abbraccia quello di Toy.
I due corpi morti, immobili, sono l'uno accanto all'altro. Diversi, ma maledettamente simili.
Neanche la morte è stata in grado di dividerli, perché l'amore, quello vero, non ha limiti e confini.
Jeff era schiavo della sua follia, ma nonostante questo dentro di lui si nascondeva una dolcezza infinita ed un amore incondizionato. Solo e soltanto Toy, un cane vecchio che nessuno avrebbe voluto mai, è stato in grado di capirlo.