FS - Gli umani hanno il sangue rosso

 Data interstellare 12/09/24678

Dopo la fine della guerra tra l'impero galattico dei Mitaraxiani e L'UHN (United Human Nations) degli umani, con la sorprendente vittoria di questi ultimi, l'unione galattica ha deciso di indire una riunione con obbligo di presenza per tutti i membri. La cosa più eclatante è che gli umani hanno chiesto di iniziare la conferenza con il discorso di un loro rappresentante, nonostante non siano (ancora) parte dell'unione, e visto che non c'è motivo per rifiutare, l'unione ha accettato.

Hall centrale del quartier generale dell'unione galattica.


Il rappresentate dell'impero Hataraniano (umanoide, pelle bianca con escrescenze ossee in varie parti del corpo, tre dita per mano) è estremamente focalizzato sulle nuove aggiunte del distributore di bevande, talmente tanto che una delle sue due segretarie, una Scolotiniana (Insettoide, carapace blu, quattro dita per mano) interviene:

"Ambasciatore Merin, va tutto bene?"

"Oh? Si certo, sono solo indeciso tra quale prendere"

In quel momento interviene, datapad alla mano, l'altra segretaria, una Ytereziana (umanoide, pelle verde con sei piccole antenne cuneiformi sulla fronte, cinque dita per mano)

"Secondo gli ultimi rapporti del dipartimento di NSCCC (New Substance Compatibility Control Center), sono praticamente equivalenti, ma per un Hataraniano viene consigliato il "Caffè", più precisamente "stretto" e con poco dolcificante"

"Perfetto, non mi sono mai piaciute le cose dolci"

"E questo lo so bene" intervenne una voce esterna ai tre, alla quale l'ambasciatore si girò e con grande sorpresa esclamò:

"Reggente Xqi-mar! Da quanto tempo è che non ci vediamo?" Seguì un abbraccio tra i due che quasi ruppe la dura corazza naturale del Loberniano (Tartaruga alligatore se fosse bipede e alta due metri e mezzo, carnagione e guscio con motivo nero e rosso).

"Potresti stringere un po' meno, lo sai che alla mia età diventa particolarmente fragile"

"Ma smettila, ho visto più colpi di blaster annullarsi su quel guscio che stelle nella nostra galassia"

"Proprio per questo che ora è fragile. Ma cambiando discorso, chi sono quelle due ragazzine che ti porti dietro?"

"Loro sono le mie due nuove segretarie, Kanenia e Sinlana"

"Una Scolotiniana e una Ytereziana..." Xqi-mar si avvicinò all'orecchio del suo vecchio amico e bisbigliando gli disse "... non pensavo avessi certi gusti"

"Ma cosa pensi!? Ti devo ricordare che sono un uomo felicemente sposato?"

"Dicono tutti così"

"In oltre sono figlie di miei amici e visto che gli dovevo un favore, le ho prese sotto la mia ala"

Xqi-mar aveva stampato in faccia un ghigno che gridava "battutaccia" da almeno due sistemi di distanza, purtroppo per lui una voce dagli altoparlanti lo interruppe.

"Tra pochi minuti inizierà la riunione, preghiamo i gentili rappresentanti ed accompagnatori di sedersi ai posti assegnati"

"Mi dispiace mio caro amico corazzato, ma il lavoro chiama" disse l'ambasciatore, che iniziò a partire con a seguito le segretarie.

"Non dirlo a me, tutta sta storia mi ha fatto fare gli straordinari. É da tre sedicesimi di ciclo che non torno a casa ad un'ora decente" ribatté scocciato il Loberniano, facendo un scatto per raggiungere l'amico.

"Devi incolpare i Mitaraxiani, sono stati loro ad iniziare il tutto"

"Guarda che lo so benissimo, pensa pure che il loro imperatore è venuto a visitarmi prima di fare la grande cazzata"

"Per cosa? Se posso chiedere"

"Al momento mi sembrava solo una visita di piacere, ma a ripensarci adesso, molto probabilmente voleva essere sicuro se li avremo aiutati per il loro fantastico piano"

"Iniziare una guerra con la razza che si è dimostrata la più pacifica dell'ultimo secolo, certamente un'ottima idea"

"Va tranquillo che la penso pure io allo stesso modo. Certo, hanno rifiutato ogni volta di entrare nell'unione, fin dal primo contatto 10 cicli fa, ma ogni volta che nascevano discussioni, dispute territoriali o screzi di vario genere, sono sempre stati i primi ad utilizzare la diplomazia"

"Oltretutto sono anche bravi! Non poche volte dalle loro trattative entrambe le parti ne escono estremamente soddisfatte"

"Tranne in questo caso" affermò leggermente stizzita Sinlana, che suscitò una risposta irritata da parte di Kanenia.

"Guarda che sono stati gli Mitaraxiani ad iniziare il tutto. Inoltre hanno pure rifiutato la prima trattativa di pace per pura avarizia e tutte le seguenti per il loro onore da guerriero. Poi che onore, prendere una reporter in ostaggio e chiedere in riscatto un intero pianeta è proprio una cosa onorevole"

"Calmatevi voi due..." interruppe con voce seria l'ambasciatore "... é indubbio che le azioni dei Mitaraxiani non siano state delle più onorevoli, tanto che nessuno dell'unione gli è andato in supporto. E questo perché?" disse attendendosi una risposta dalla Ytereziana

"Articolo 25, comma 2 del trattato regolamentativo dell'unione: "nel caso un membro dell'unione inizi una guerra, direttamente o indirettamente, ma comunque volontariamente, gli altri membri dell'unione non hanno l'obbligo di assisterlo""

"Esattamente, il problema qui è un altro. Dopo la repentina e devastante risposta dei terrestri, ora l'unione deve decidere se si vuole ancora annetterli e nel caso come"

"Non farmici pensare..." intervenne Xqi-mar "... lo sai che tra le firme della lettera di scuse inviata all'UHN c'è anche la mia?"

"Oh! Ora capisco perché sei così teso"

"Già, se questi umani non si dimostrano più tanto amichevoli come prima, forse tra i loro prossimi obbiettivi ci sarà la nostra monarchia"

"Brutto guaio. Ne vuoi un po', sta bevanda mi sta facendo impazzire, è troppo buona" disse offrendo all'amico un sorso di caffè

"Cos'è?"

"Caffè, è una bevanda degli umani"

"A volte sei impossibile..." disse mettendosi la mano in faccia "... comunque no grazie, a quanto pare la caffeina fa andare la mia razza in uno stato ferale, quindi quella bevanda per me è off-limit"

"Di più per me"

"Ti sono sempre piaciute le cose degli altri mondi, ma con gli umani sembri avere un'ossessione"

"Sai che ti dico, forse hai ragione; la loro storia e di conseguenza la, o meglio, le loro culture e i concetti che esse esprimono sono antitetiche e allo stesso tempo coincidenti tra di loro. Generano in me uno strano mix di emozioni e sensazioni che mi sta facendo rivedere alcune cose di me"

"Te l'ho sempre detto che staresti meglio come filosofo, piuttosto che come servo dello stato"

"Ai tempi non avevo scelta, nel mio pianeta c'è la leva obbligatoria. Inoltre, dopo varie promozioni, ho ottenuto questo lavoro, che mi permette di viaggiare per altri mondi e di incontrare altre razze"

"Senza un fucile in mano"

"Senza un fucile in mano, ben detto mio caro amico, ma ora dobbiamo separarci, il tuo posto è più avanti"

L'ambasciatore aprì la porta che da alla sua postazione nella camera del consiglio dell'unione; tale camera era composta da vari balconcini, uno per ogni nazione galattica membro dell'unione, sotto di essi una targa scritta nella lingua galattica indicava la nazione del o dei rappresentati e ognuna di loro aveva un numero variabile di sedie. Nel caso dell'ambasciatore c'era una poltrona centrale, estremamente decorata e due sedie più semplici ai lati.

Dopo essersi seduti ci furono ancora un paio di minuti di attesa, poi le luci si attenuarono, lasciando ben illuminato solo il palco centrale, sul quale, poco dopo, entrò la presidentessa dell'unione Rickta Heridinos, una Tetraniticana (Umanoide, snello con pelle più rosa di un umano, quattro braccia con cinque dita per mano)

"Oggi l'unione è qui riunita al completo per discutere degli ultimi avvenimenti, soprattutto riguardanti la recente guerra tra i Mitaraxiani e gli umani. Per il resoconto di questo avvenimento lascio la parola al cancelliere dell'unione: Feritian Gorime"

La Tetraniticana scese dal palco, lasciando il posto a un Uguturiano (Umanoide, faccia rettangolare, pelle di un materiale simile al marmo ma estremamente ruvido, sei dita per mano), il quale iniziò a parlare con un tono quasi freddo e distaccato

"03/01/24678, Jessica Brigton, reporter terrestre assieme alla sua troupe composta da: Max Redfield, cameraman; Jessamine Mainard, tecnica dell'audio e Assim Buhthah Kalb, traduttore; erano sulla colonia mitaraxiana Urteg-13-1-A, sul pianeta Urteg-13-1, del sistema stellare Urteg-13. Stavano facendo un reportage sulla cultura mitaraxiana, quando vennero fermati ed arrestati da degli ufficiali mitaraxiani con l'accusa di spionaggio.

06/01/24678, l'UHN manda un negoziatore, tale Ensio Iivonen, per richiedere l'annullamento delle accuse di spionaggio e il rilascio della troupe giornalistica, le trattative iniziano lo stesso giorno. L'UHN propone un accordo per cui: se rilasciano la troupe, faranno in modo che neanche una nave dell'UHN si avvicini per sbaglio nei settori spaziali dell'impero galattico Mitaraxiano e nel caso ciò accadesse non ci saranno conseguenze se l'impero, per precauzione, decidesse di abbattere la nave. L'impero, oltre all'iniziale offerta dell'UHN, chiede che esso ceda un quantitativo di risorse dal valore totale di 3 trilioni di crediti, oltre che al possedimento di due colonie minerarie in un pianeta in un sistema stellare limitrofo; le trattative si chiudono quel giorno con un nulla di fatto.

07/01/24678, Ensio Iivonen viene arrestato con l'accusa di spionaggio e intralcio alla legge.

08/01/24678, l'UHN manda un ultimatum, chiedendo di liberare immediatamente i loro cittadini, altrimenti ci sarebbero state delle conseguenze.

10/01/24678, Ensio Iivonen, Jessica Brigton, Max Redfield, Jessamine Mainard e Assim Buhthah Kalb vengono giustiziati in pubblica piazza con l'accusa di spionaggio e i loro corpi vengono esibiti come monito per L'UHN.

11/01/24678, l'UHN chiede all'unione come intendeva agire di lì in poi e come loro avrebbero dovuto reagire; l'unione rispose che essendo stato l'impero galattico Mitaraxiano ad avere comportamenti scorretti, ovvero: l'accusa di spionaggio senza le necessarie prove, l'aver proposto compensi improponibili nelle trattative ed infine l'esecuzione sommaria senza le dovute prove e senza un giusto processo, l'unione non aveva alcun obbligo di interferire in favore dei mitaraxiani, ma che comunque i singoli membri potevano agire come più gli conveniva, senza che l'unione potesse fermarli. Per quanto riguardava la loro risposta, non essendo membri dell'unione, avrebbero potuto reagire come più ritenevano necessario e non avrebbero avuto conseguenze, finché si limitavano ad attaccare solo i mitaraxiani e chi li aiutava. L'UHN chiese, varie volte, se avessimo un qualche tipo di, e cito: "regolamento di guerra", noi rispondemmo tutte le volte di no, tutte le volte rispondemmo che: "la guerra è guerra, non c'è nessun regolamento, nessuna legge che possa gestirla", concludendo così le nostre comunicazioni..."

"Grande errore" disse l'ambasciatore, facendosi sfuggire questo pensiero tra i denti

"... 12/01/24678, l'UHN chiede che i cittadini della colonia Urteg-13-1-A vengano evacuati prima del, e cito: "livellamento" della colonia. L'impero rifiuta di, e cito: "dimostrare tale codardia" e li accusa di "Essere degli stolti supponenti per aver dichiarato fin da subito l'obbiettivo del loro assalto"; poche ore dopo una nave dell'UHN entra nell'orbita di Urteg-13-1 senza essere notata e lancia un ordigno del tipo LRNB, denominato "Pretty lady", come colpo di avvertimento, livellando una base militare nelle prossimità della colonia.

13/01/24678, dopo vari discorsi degli ufficiali mitaraxiani alla popolazione di come lo scudo della colonia potesse reggere tale forza distruttrice, essa decide comunque di evacuare e poche ore dopo la conferma della completa evacuazione, l'ordigno del tipo LRNB, denominato "Ugly Bitch" viene lanciato e la colonia Urteg-13-1-A vine distrutta.

Nei sedicesimi successivi si susseguirono vari scontri, dove gli umani adottarono sempre lo stesso atteggiamento che solo in parte segue il loro regolamento di guerra, più precisamente i comportamenti che hanno adottato sono semplificati in:

- Non si attaccano i civili;

- Non si attaccano le unità di soccorso;

- Una volta che il nemico si arrende e lascia le armi, viene solamente imprigionato;

- I prigionieri di guerra non vengono uccisi, solo imprigionati;

- Se si intende attaccare una città intera si dichiara e si lascia il tempo per i cittadini di evacuare;

- Più altri comportamenti per casi specifici, che al momento non specificherò, non essendo questo il momento ed il luogo.

Durante questa guerra l'UHN ha dimostrato, nonostante sia una nuova nazione galattica con solo colonie minerarie nei sistemi stellari limitrofi al proprio, si avere una potenza, tecnica e tattica militare definita da molti spaventosa. Hanno introdotto in questa galassia armamenti come la già citata LRNB, ovvero: "Low Radiation Nuclear Bomb", il sistema di cannoni magnetocinetici denominato Lancelot, il variegato uso delle così dette "armi chimiche" e la poco ortodossa tecnica definita "Onda di Marea", dove si usano le onde gravitazionali rilasciate dal sistema FTL per prendere di sorpresa le navi avversarie.

30/06/24678, l'UHN conquista l'ultimo pianeta dell'impero galattico Mitaraxiano, ponendo fine alla guerra"

Nell'immensa camera scese il silenzio, che venne interrotto solo dalla presidentessa dell'unione

"Ringraziamo per il sempre imparziale resoconto del nostro segretario, ma ora, come saprete tutti, l'UHN ha mandato un proprio rappresentante per fare un discorso prima di iniziare a dibattere sulle nostre prossime azioni; quindi chiedo al generale Angelo Ferri di salire sul palco e di iniziare il proprio discorso"

Gli umani erano una razza ancora nuova per l'unione, tanto che per molti lì dentro era la prima volta che ne vedevano uno dal vivo e per altri era la prima volta in assoluto, ma per l'ambasciatore Merin, che si era così tanto interessato alla loro cultura, quell'uomo non era qualcosa di completamente nuovo, ma comunque pieno di misteri. Dai capelli grigi e dalle rughe del volto gli dava a malapena una sessantina d'anni, l'acconciatura corta, quasi rasata, le cicatrici su volto e mani gli davano l'idea di un uomo che ha visto la morte in faccia più di una volta; ma due cose più di tutte lo intrigarono:

1. La sua uniforme era strana, troppo poco decorata per lo standard dell'unione. Era sicuramente un'uniforme militare, la trama del vestito era una mimetica verde, il che ha senso essendo il loro pianeta pieno di vegetazione prevalentemente verde; le cuciture che mostravano la presenza di placche protettive su tutta l'uniforme erano grezze e ben visibili. Di solito i generali, visto che raramente finiscono direttamente sul campo di battaglia, danno sfoggio del loro potere con uniformi estremamente decorate, talvolta a discapito della praticità; questa invece era estremamente pratica e uniforme, l'unica cosa che lo differenzia da un suo sottoposto sono gli spallacci rinforzati, che oltre a mostrare il simbolo dell'UHN, mostrano un altro simbolo, distintivo dei generali, insieme a vari simboli minori che sostituiscono le più note medaglie;

2. Il suo portamento era particolare, dava sia un'aria di potere che di rispetto verso gli altri. Non sapeva come lo facesse, forse era per via di un'influenza dovuta alle conoscenze che aveva ottenuto con la sua insaziabile curiosità, ma non era solo quello. Infatti, guardando gli altri membri dell'unione a lui vicini e anche le sue segretarie, notò che anche loro stavano avendo la sua stessa reazione, che stavano provando lo stesso sentimento di timore e riverenza che si può provare solo di fronte ad un Drakonkai che ti sta fissando, lasciandoti l'opportunità ed il tempo di uscire dal suo territorio.

Il generale lasciò qualche minuto di silenzio prima di parlare; l'ambasciatore Marin ancora adesso non sa se lo ha fatto per amore della teatralità o per mettere insieme le prime parole del suo discorso.

"Miei distinti membri dell'unione galattica, io sono stato mandato qui dall'UHN per chiarire la posizione e gli ideali su cui opera l'UHN stesso ed ogni persona che ne fa parte, sia riguardante la recente guerra contro il fu impero galattico Mitaraxiano, denominata anche "Guerra dei sei mesi" o "Guerra dei sei sedicesimi", sia in merito a questa unione e per fare ciò vorrei farvi una non tanto "breve" lezione di storia umana..."

Di nuovo seguì qualche minuto di silenzio, dove di nuovo l'ambasciatore non sapeva se lo stesse facendo per teatralità o per mettere bene in testa il discorso.

"Il mio popolo, come non pochi dei popoli qui presenti, ha vissuto una storia piena di guerre e conflitti di vario tipo. Non pochi tra di voi sono arrivati in questo consiglio dopo l'unione planetaria, dovuta proprio ad una di queste guerre, ma a quanto pare a nessuno di voi è successo quello che è successo a noi ed è per questo che salterò buona parte della storia del genere umano e andrò diretto sui tre più grandi conflitti della nostra storia, ovvero le così dette "tre guerre Mondiali". Sapete cosa significa il termine guerra mondiale?"

Il silenzio cadde nella camera, come se il generale si aspettasse una risposta che nessuno sapeva dare.

"Una guerra mondiale è un conflitto che prevede la partecipazione di tutte le fazioni all'interno del pianeta, o perlomeno delle più importanti e potenti.

La prima guerra mondiale fu il primo grande conflitto dopo un lungo periodo di pace, che si interruppe per la morte di un solo singolo uomo, un arciduca erede al trono di uno dei regni dell'epoca; si parla più o meno del vostro 24568° ciclo. La morte di quel singolo uomo scatenò una dichiarazione di guerra, che portò alla rivendicazione di alleanze, che portò ad altre fazioni ad entrare nel conflitto per i più disparati motivi. Durante questo conflitto nuovi armamenti vennero provati sul campo per la prima volta, nuove tattiche vennero adottate e di conseguenza vennero creati altri nuovi armamenti e altre nuove tattiche di guerra. Niente di nuovo penserete, questa è la natura della guerra, ma quella volta esagerammo, quella volta vedendo i cadaveri, contandoli uno per uno, tenendo conto anche dei dispersi, notammo di come questa guerra avesse portato ad una perdita eccessiva, sia al possibile guadagno, sia per giustificare l'inizio di tutto. Capimmo veramente quanto la guerra fosse spaventosa e di come possa iniziare per un nonnulla se solo istigata bene.

Iniziò un nuovo periodo di pace che durò a malapena 21 anni, ops... scusate, all'incirca 16 cicli; un certo uomo riuscì a salire al potere della sua nazione, una delle nazioni che perse il conflitto precedente, con cui la mia nazione d'origine era inizialmente alleata; per farlo sfruttò il malcontento del suo popolo per gli altri popoli che, a detta loro, erano causa del loro malessere. Se la prese in particolar modo con un certo popolo, portandoli quasi all'estinzione, la maggior parte di questi non morì neanche in battaglia, no no no! Vennero messi in dei campi di concentramento dove venivano trattati peggio del bestiame, sfruttati ed abusati il più delle volte per il divertimento dei sovrintendenti più che per lo sfruttamento di per se. Durante questo conflitto vennero sviluppate altre nuove armi, ancora più letali, quanto più letali? Tra i vari armamenti utilizzati ci furono gli antenati delle LRNB, che al tempo erano ancora senza LR, ne vennero sganciate ben due prima che il conflitto fosse definitivamente concluso; la mia nazione, che per una divisione interna cambiò fazione all'ultimo, riuscì ad entrare nel gruppo dei vincitori. Nella seconda guerra mondiale le vittime furono ancora di più rispetto alla prima e non solo imparammo di come una guerra possa nascere per le azioni di un solo uomo, ma di come più importanti siano le reazioni agli avvenimenti dei conflitti precedenti. Per rimediare, o per lo meno diminuire i possibili futuri danni, iniziammo a scrivere regolamenti su come condurre una guerra e trattati sul diritto dell'uomo e della nazione, ma come ben sapete, non bastò.

La terza guerra mondiale ebbe inizio nel 24652° ciclo, per due fattori scatenanti. Il primo fu l'aggravarsi di un conflitto già presente, iniziato più o meno nel 24650° ciclo, tra una delle più grandi nazioni del periodo e una nazione nata decenni prima dal distaccamento di quel territorio dalla nazione principale; sapete no? Una guerra per: "riprenderci ciò che è nostro"; al momento varie situazioni ci impedivano, dal punto di vista politico, di agire direttamente nel conflitto, potemmo solo dare supporto alla nazione attaccata. L'altro motivo scatenante fu un'epidemia di disinformazione, un'epidemia che iniziò poco prima del conflitto per via di una vera e propria pandemia, ma non è il momento di parlare di quella questione. Più che altro il concetto di disinformazione entrò, ancor più prepotentemente del solito, in politica, andando più volte ad essere oggetto di discussioni più o meno legittime; fatto sta che poco dopo finirono al potere sia persone che sapevano ben usare la disinformazione per i loro scopi, sia persone che erano schiave di queste idee e supposizioni, che per loro erano più vere dei fatti. Iniziò quindi una guerra tutti contro tutti: dove stati accusavano altri stati sulla base di informazioni di dubbia origine e la cui fonte era irreperibile; dove alleanze si creavano e si disfacevano nell'arco di un giorno; dove i soldati sparavano ad altri soldati con cui avevano condiviso un pasto il giorno prima; dove ordigni nucleari venivano lanciati in base settimanale su supposte basi nemiche, riducendosi a lungo andare ad uno scontro tra bande che si definivano nazioni. Non si sa ancora bene se per evoluzione sociale o per evoluzione Darwiniana, ..."

"Che intende dire?" chiese curiosa Sinlana, a cui seguì la rapida e precisa risposta dell'ambasciatore, che in quel momento sembrava rapito dalle parole dell'anziano generale.

"L'evoluzione sociale è il cambiamento delle dinamiche di una società per adattarsi a fenomeni esterni ad essa, mentre l'evoluzione Darwiniana, nome dovuto da Darwin, ideatore terrestre della teoria dell'evoluzione naturale e dell'adattamento biologico delle specie, è per l'appunto il corrispettivo terrestre della teoria dell'adattamento delle specie"

"Quindi con questo intende dire che...?"

"Al momento non sono sicuri se la guerra sia finita perché la loro società sia cambiata, oppure perché tutti gli umani che desideravano continuare la guerra siano morti"

"... ma ad un certo punto gli scontri finirono, i fucili smisero di sparare e le bombe smisero di esplodere. Nonostante all'epoca la popolazione fosse un decimo di quella che fu ad inizio conflitto, ci mettemmo dieci anni a ricostruire il tutto dalle ceneri e altri dieci anni per riarrivare nello spazio. Dopo la terza guerra mondiale decidemmo di non ricorrere mai più alla guerra come metodo per ottenere quello che volevamo, ma solo come metodo di ultima difesa"

Seguì un ennesimo silenzio. Tutti nella sala avevano i nervi a fior di pelle, quell'ultima affermazione sembrava negare gli avvenimenti degli ultimi sedicesimi. Come avrebbe giustificato la scomparsa dell'impero galattico Mitaraxiano?

"Più volte durante il conflitto abbiamo dato l'opportunità all'imperatore Hurak-lo Joriti III di arrendersi; se lo avesse fatto avremmo fermato la nostra avanzata, avremmo ritirato le nostre truppe dal confine, avremmo restituito i pianeti di importanza storica e culturale, avremmo pure offerto un piano economico per riprendersi dalle spese di guerra. Perché l'UHN, fondato dopo il terzo conflitto mondiale, era ben conscio degli effetti della guerra, sia a breve che a lungo termine, ed è opinione di tutto il genere umano che la cosa migliore sia la pace, tanto che ancora adesso stiamo portando avanti un progetto per ridare ai civili mitaraxiani le loro vecchie case, il loro vecchio lavoro e anche, se solo in parte, la loro vecchia vita.

Dopo tutto ciò voglio lasciarvi con una semplice frase:

Noi umani vogliamo la prosperità nella visione più ampia possibile; prosperità, pace e benessere per tutti i popoli, perché crediamo nell'importanza dell'esistenza. Per questo ci apriamo a voi, ma se per via di questa nostra apertura decidete di reputarci deboli, se decidete di versare anche solo una goccia del nostro sangue, ..."

L'aria si fece immensamente più pesante; in quel momento anche i rappresentanti delle razze conosciute per essere le più temerarie della galassia, mostravano chiari ed evidenti segni di allerta. I più palesi provenivano dalle segretarie dell'ambasciatore: Kanenia stava battendo le sue mandibole con un ritmo costante e minaccioso, ma i movimenti dei suoi occhi compositi trapelavano il terrore che stava provando in quel momento; i corni di Sinlana stavano pulsando di un rosso accesso, ma le gambe le tremavano talmente forte che, se non fosse già seduta, sarebbe caduta a terra. Però la cosa su cui l'ambasciatore non riusciva a distogliere lo sguardo era quel piccolo ed anziano umano, quel singolo umano, in quei pochi secondi, che ai più sembravano durare un'eternità, era riuscito, se non a spaventare, a mettere in allerta l'interità dell'unione galattica, come se l'80% delle persone presenti non fossero di razze capaci di ucciderlo sul posto in uno scontro disarmato, con solo ciò che la natura gli aveva dato.

"... renderemo i vostri pianeti simili a Marte"

Dopo ciò il generale scese dal palco ed uscì dalla camera, lasciando un silenzio tombale. Ci volle un po' prima di sentire il brusio dei vari rappresentati che discutevano tra di loro; normalmente tale vociare sarebbe stato immediatamente interrotto dalla presidentessa, che però un quel momento era anche lei rimasta pietrificata dalla scena.

"C-Che intendeva dice con: "... renderemo i vostri pianeti simili a Marte"; cos'è Marte?" chiese ancora tremante Sinlana. A tale richiesta la sua collega aprì il datapad e con una breve ricerca le rispose.

"Marte è il 4° pianeta del sistema stellare della stella Sole, vicino al lui, alla 3° posizione, c'è il pianeta Terra, pianeta natio degli umani; il pianeta presenta una atmosfera rarefatta, e la mancanza di un campo magnetico lo rende un pianeta brullo, in cui la vita non può esistere, portando ancora ad oggi difficoltà nel progetto dell'UHN di creazione di una colonia abitativa, permettendo solo la costruzione di colonie minerarie, dovute all'estrema quantità di ferro estraibile dal pianeta, i cui ossidi danno il suo caratteristico colore rosso"

"Ok, ho capito, se li attacchiamo, ridurranno i nostri pianeti a lande desolate buone solo per i minerali da scavare" disse Sinlana in chiaro stato di agitazione, ma il suo capo fece immediatamente un'osservazione.

"Non credo fosse proprio quello il messaggio"

"Che intende Ambasciatore Merin?"

"Hai citato solo parte della frase, prova a dirla tutta per intero"

La Ytereziana, in quel momento, era troppo agitata per riuscire a mettere in fila le parole, tanto che fu la sua collega a completare la richiesta dell'ambasciatore.

"Se decidete di versare anche solo una goccia del nostro sangue, renderemo i vostri pianeti simili a Marte"

"Noi Hataraniani abbiamo il sangue bianco, voi Ytereziani lo avete verde, mentre gli Scolotiniani lo hanno blu, ma gli umani... gli umani hanno il sangue rosso"

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top