sganghere, s.s
si mangia dallo stesso piatto!
quando sei bambino tieni la mollica, togli la crosta e la chiami bastarda, forse perché sei ancora acerbo, puzzi troppo di latte, "è sempre troppo presto". quando cresci e il tuo complesso edipico non si risolve, preferisci la crosta arida, ti abitui all'amaro, non tendi più al morbido. ridi, frutto maturo che sei, prima che di te ne faccino marmellata. diventi a strati quando sei pappa al pomodoro, crosta e mollica messi insieme, pomodoro, spappolosa leccornia, pappagorgia sotto il mento e il sugo rosso che sgocciola da esso.
sporcizia appiccicosa (appiccicaticcia), strana perché non si scioglie come la mollica del pane. (lei si che si scioglie, di fatto da piccoli si tende a quello)
detto questo, tutta questa storia è un indottrinamento fatto male, (fatto a pezzi, k.o), che puzza di bruciato. è un buco nell'acqua, serve a poco, e il farneticare sulla tua età che avanza non aiuta. i pipponi non li vuoi, ti puzza il cervello in una maniera assurda quando ti sforzi troppo di pensare.
farneticare: parlare in modo sconclusionato e senza senso.
ti ci riconosci? farnetichi? se si va bene, meglio farneticare che fare marcire il tuo cervello di stupide incongruenze. la semplicità, d'altronde, non serve un po' a tutti? si, serve un ritorno essenziale alla semplicità, al morbido della mollica. poi, se preferisci la crosta, non importa, va bene comunque. se ti preoccupi troppo, vedi, è già una semplicità complessa, una semplicità che si complessa e si ripiega su se stessa, poi si aggroviglia. complesso di Napoleone.
"è sempre troppo presto" no, non è vero che è presto. non sei migliore se preferisci la crosta, capito? non è presto e non è tardi, mi intendi?
domani faccio la seria, ma non rimanerci male.
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