-Sottoterra-


       Avviso per i lettori che soffrono di claustrofobia: non leggetelo!
×) Ahaha! Scherzo... o no? ×)    
          
   "Non capisco cosa succede... Apro gli occhi e mi ritrovo in un posto buio. Sento freddo, sento addosso una sostanza granulosa... ghiacciata. Aderisce completamente a me... Non riesco a vedere nulla. Non capisco dove sono. E la cosa assurda è che non capisco chi sono! Non ricordo niente!
  
Ok... Non devo farmi prendere dal panico. Innanzi tutto respiro. Sì,  questo è incoraggiante,  respiro piuttosto bene, anche se sono avvolto completamente da questo strano terriccio. E... Come ho detto?! TERRICCIO?! Mi trovo nella terra...? Mi trovo sotto terra?!
 
Bene...! Almeno una cosa l'ho capita ma... che ci faccio qui?! Se solo ricordassi qualcosa! Provo ad urlare... sì,  devo chiedere aiuto... eppure... eppure... Accidenti la voce non mi esce! Sembro muto!

  Proverò almeno a muovere le braccia. Ma non le sento! Oh, è terrificante! Non sento né braccia e né gambe! Ma come faccio ad essere cosciente?  Come faccio ad essere vivo?!
  
Forse sono solo paralizzato. Sì, magari ho fatto un incidente e mi credevano morto, e mi hanno seppellito...
 
Ma io sono vivo! Tiratemi fuori di qui!
  
Che urlo a fare! La voce non mi esce, punto.
  
Chissà che facevo prima di finire qui sotto a parlare con i vermi. Forse ero un pianista. Sento dentro me questa assurda euforia se penso a quello strumento musicale.
  
Questo significa che probabilmente ero un pianista famoso...! Perché no?!
 
Oh, immagino il mio pubblico in delirio dopo un concerto! Che gioia devo aver provato! Dev'essere stata bella la mia vita... e adesso che mi aspetta?! Passerò il resto dei miei giorni qui da solo?
  
Ah, già. Come dicevo prima, ci sono i vermi ad ascoltarmi! Mi scappa una risatina se ci penso. Io che ho sempre odiato quelle creaturine viscide!
  
Ehi! Come ho detto?! Le ho sempre odiate?! Questo è un ricordo! Forse la memoria mi sta tornando!  Non riesco a smettere di ridere. Ma poi perché rido? Forse sto semplicemente impazzendo! E chi non lo sarebbe se fosse stato sepolto?!

  Oddio...! Sento qualcosa che si avvicina! Sì, lo sento... striscia verso di me, spostando la terra. Vedo un piccolo spiraglio di luce. Quella cosa che si avvicina, smuovendo la terra, ha fatto sì che un po' di luce esterna filtrasse fino a raggiungermi!
 
Non ci posso credere... quel puntino che vedo lassù... quel puntino celeste è il cielo! È meraviglioso!
  
Peccato che qualcosa si avvicini a me e la sento. Sono i vermi? Ora verrò mangiato?! Non posso credere alla fine che sto per fare! Ma la voce non mi esce! Non riesco a chiedere aiuto. Devo rassegnarmi... morirò roso da piccoli,  insignificanti animaletti."

  Secondo giorno sotto terra.
 
"Mi sono addormentato... Ma sono ancora vivo! Forse ho ancora un'opportunità di uscire di qui! Non capisco quanto tempo è passato, però se ho resistito fino ad ora, potrei avere una possibilità!  Non credo che i vermi mi abbiano mangiato. Non sento dolore... non sento niente, in realtà.
 
No, un attimo! Una cosa la sento! Mi sta bagnando... è acqua? È piacevole... mi sembra di nuotarci dentro. Forse qualcuno lassù è qui per me...
  
Questo mi rattrista però... Temo che siano lacrime. Lacrime di dolore. Forse avevo una moglie, magari anche una figlia...
 
Non volevo lasciarti tesoro mio! Il tuo papà non avrebbe mai voluto che tu soffrissi...! Dovevo proteggerti... dovevo vederti crescere... e invece sono qui. Impotente. Non riesco nemmeno a gridarti quanto ti voglio bene...
  
Basta! Voglio addormentarmi e non svegliarmi mai più!"
  
Terzo giorno sotto terra.

  "E invece mi sono svegliato. Finirà mai questa tortura? Mi sento così nervoso... così arrabbiato. Che frustrazione! C'è qualcosa sotto il mio piede che mi fa diventare pazzo! Ecco... forse se la sposto un po'... ora va meglio. Ma...
   Ho detto piede?! No...! Non ci credo! Sento i miei arti inferiori! Li sento! Le lacrime non mi escono ma vorrei piangere! Vorrei urlare di gioia!
  
Le muovo! Sì le muovo! Poco, è vero! Ma le muovo! Le sento! È meraviglioso!"
  
Quarto giorno sotto terra.
  
"È assurdo come il tempo passi lentamente quando non hai niente da fare. Qui solo la mia mente è impegnata. Da quando ho iniziato a sentire le gambe, non faccio altro che muoverle. Conto i loro spostamenti, avanti e indietro; di nuovo: avanti e indietro... li conto. Come se fossero pecorelle... proprio come quando hai sonno e non riesci a dormire. Arrivato a un milione ho perso il conto...
  
Voglio uscire! Ci sarà un modo per uscire di qui! Se solo riuscissi ad arrampicarmi...! Ma ora no... sono stanco... ho sonno..."

  Quinto giorno sotto terra.
 
"Cos'è questo formicolio... Mi sveglio sentendomi strano... molto strano. Forse quello che sento sono... ma sì! Sono le mie braccia! Ho riacquistato l'uso delle braccia! Ce l'ho fatta. Ora provo a spostarmi in su. So che rimarrò molto deluso se non riuscissi a farlo ma... devo provarci! Devo insistere! Lassù ho mia figlia, mia moglie... che attendono il mio ritorno! Ho resistito fino ad ora. La mia forza di volontà mi farà uscire di qui!

  Ok... ok ci provo... lentamente... piano...
 
Sì... sì! Si muovono! Si muovono! Oddio sono la persona più felice del mondo! Si muovono! Certo è faticoso... molto faticoso! Però ora riesco a muoverle! Devo scavare! Devo risalire!"
  
Sesto giorno sotto terra.

"Oggi voglio rivedere la luce. Ho faticato molto finora e credo di essere risalito almeno un po'. In questo momento mi sento pieno di energia! La mia bambina ieri è venuta a piangere sulla mia tomba... ho sentito le sue fresche lacrime. Sono state quelle a rigenerarmi perché mi sento forte. Devo solo fare un piccolo sforzo e sono fuori! Ne sono convinto. Al lavoro quindi!  Per favore braccia, non abbandonatemi!

Forza, forza! Dai che ci siamo! Vi prego non stancatevi... no... non proprio ora che sento già il calore del sole. Non ora che sto per vedere la luce... no... non ora..."
  
Settimo giorno sotto terra.
  
"Dopo un po' di tempo a riposo, mi sento meglio.  Le mie forze si sono rinnovate. Non starò un minuto di più sotto terra! Riprendiamo la salita. Ce la posso fare! Devo tornare a casa! Forse diverrò famoso quando racconterò la mia storia ai mass-media! Quante persone possono stare così tanto tempo seppelliti senza mangiare e bere...? Senza ossigeno...

  Ecco le mie braccia spingono e spingono... sto risalendo! Ancora poco e... Una esce fuori! Sento l'aria sulla mia mano! Il vento!

   Rido! Rido forte! Mi sento ebbro! Sono felice! Certo... vista da fuori la mia mano che sbuca dalla terra, da una tomba per giunta,  non deve essere proprio un bello spettacolo! Deve sembrare la mano di uno zombie di uno di quei film dell'orrore ma... che importa adesso? Sono quasi uscito! L'altra mano segue la prima e poi con un ultimo sforzo... ma proprio l'ultimo... ecco! La testa!  

   SONO FUORI! SONO FUORI! SONO...
  
Primo giorno in superficie.

"...Ma come diamine ho fatto  ad addormentarmi?! Certo mi sono stancato parecchio... è stato faticoso e sfiancante ma ce l'ho fatta! Nessuno ci crederà, quando lo racconterò!  E sinceramente non mi importa molto... ciò che conta è che io sia vivo e soprattutto che sia fuori!  Un ultimo sforzo e forse riesco a fare uscire anche le gambe...

  Dai! Forza! ...Non ci riesco! Avanti... dai... posso farcela!

  ...Non ci riesco... sembra proprio che le mie gambe siano incastrate... è come se fossero legate... come se fossero radici ben incollate al terreno...
  
Sì... RADICI...
  
Guardandomi attorno... non vedo altre tombe. Vedo terra,  terra e altra terra! E piantine... centinaia di piantine!
 
Sono arrabbiato! Ero così insignificante su questa terra che non sono stato ritenuto degno nemmeno di una sepoltura decente?!
  
Questo non è un cimitero. È una stupida terra... no, no. Un terreno...

  Sono in campagna?! Sono..."
   
Secondo giorno in superficie.
  
"Ok. Sono ufficialmente confuso. Sono in un terreno. In aperta campagna. Ho intorno a me centinaia e centinaia di piccole piante...
  
Ho prurito in testa ma non riesco a muovere foglie. Come ho detto?! Foglie?!
  
O mio Dio! Non ho le mani! Ho le foglie! Ma allora... cosa sono?! Sono il frutto di un esperimento?! Sono il frutto di un innesto?! Sono..."

   "Sei una pianta!" mi dice una voce che proviene alla mia destra.

"Ma come?!" esclamo perplesso. "Finora ho pensato di essere un uomo seppellito vivo e ho lottato per uscire fuori, per salvarmi e invece..." scoppio a ridere come uno stupido. Mi rendo conto di essermi fatto un sacco di film mentali, mentre invece ero semplicemente un seme messo sottoterra che è germogliato quando è stato innaffiato! Ora sì che uno scopo nella vita... devo mettere su una pianta con un fusto robusto e forte e dare frutto, sì, la mia vita così è decisamente più gratificante e degna di essere vissuta!

"Quindi sono una pianta?" ripeto a quella specie di animale gigante che mi sovrasta.

"No." mi risponde con un sorriso beffardo. "Sei il mio cibo" e inizia a mangiarmi.

"Non puoi farmi questo! Non puoi! Non dopo tutti gli sforzi che ho fatto per uscire in superficie!  No! No...! no.....
   .............
 
Saltando, la cavalletta si sposta su un'altra pianta e annuncia anche a questa la sua triste sorte...

A volte si fa tanto per uscire dal buio, per uscire allo scoperto, per poi ritrovarsi a dire: 《Stavo meglio sottoterra!》

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