-Don't touch...!-
Certe persone, non si possono definire persone!
Con questo non voglio dire che io sono perfetta ma alcuni, oh... alcuni, non so con che coraggio di definiscono tali!
Una mamma tranquilla e felice manda i suoi figli di 12 e 9 anni, giù a giocare. Prendono la bicicletta, il pallone... La mamma è iperprotettiva ma sa benissimo che i bambini che giocano crescono meglio: sviluppano anche diversi sensi.
Stando a contatto con altri bambini, imparano a socializzare, a conoscere se stessi e a difendersi, sì anche quello!
La mamma gli ha sempre insegnato che non si alzano le mani e ci tiene che i suoi figli le ubbidiscano sotto questo aspetto.
In un quartiere come quello in cui vivono da 7 anni (il facsimile del Bronx), non è facile ma è meglio essere tranquilli e pacifici con tutti per non incorrere in seri guai.
Ora, si sa che tra bambini si litiga, no? Si sa pure che non si possono avvolgere i propri figli nella bambagia o in quella plastica con le bollicine che scoppiano quando le schiacci (qualcuno sa come si chiama?).
Meno male che c'è il papà ad equilibrare la situazione, altrimenti al posto di piccoli esemplari di essere umano ci sarebbero "involtini" arrotolati, appunto, in grossi fogli di plastica con le bollicine d'aria (ma come caspita si chiamano?!).
La mamma lo dice sempre: "Toccatemi tutto ma non i miei figli! Volete staccarmi un braccio? Va bene, fate pure. Volete stritolarmi una gamba? Fatevi sotto. Ma NON -TOCCATE -I -MIEI -FIGLI!"
È successo che... hanno toccato i suoi figli! Ahiaiai! Brutta mossa! Tuoni, lampi, uragani e vulcani, tutti insieme hanno invaso e strapazzato lo stomaco della povera mamma, tanto che le usciva fumo dalle narici.
Sente suonare il citofono. Fa molto caldo, quindi pensa che come al solito siano loro che vanno a bere un po' d'acqua.
La voce di suo figlio di 9 anni al citofono però, già la mette in agitazione.
"Apri" dice solamente, dal tono però lei capisce tutto.
"Che è successo?!" urla dalle scale.
"Carlo... mi ha tirato... un pugno...!" dice tra le lacrime.
"Dove?!" continua a gridare lei mentre le fiamme la divorano.
"Qui" e le indica la mascella.
A questo punto, come dicevamo, si sa che tra bambini si litiga e che i genitori sarebbero degli stupidi se si immischiassero nelle "controversie" tra loro. Ma le mani NO!
L'unica cosa che potrebbe fermare in quel momento la mamma dallo scaraventarsi giù per le scale e andare lì, sul luogo del "delitto" a dirne quattro a qualcuno è il marito.
Lei lo guarda, lo implora... si metterebbe in ginocchio per convincerlo.
"Vado?" dice e aspetta e soprattutto spera che lui le dica di sì. La sua faccia però è restia a darle il permesso.
Al quarto "Vado", risponde: "Vai!"
In un attimo la mamma è giù. Quegli scalini non li ha nemmeno sfiorati con i piedi per la fretta!
Fuori 40 gradi all'ombra, un'afa da Sahara ma niente può eguagliare la rabbia e la voglia di giustizia di una mamma a cui hanno fatto del male al proprio figlio! Nulla la può contenere.
Bussa alla porta della famosa"persona", il cui figlio ha osato tirare un destro al suo cucciolo. Lei esce un viso innocente e allo stesso tempo spaventato. Ha gli occhi che gli schizzano fuori dalle orbite. Non si aspettava che andasse da lei perché in tre anni non si era mai messa in mezzo quando litigavano.
In effetti quella è la prima volta che le due si vedono di persona.
"Allora?!" esplode la mamma con il cuore che le galoppa in gola.
"E... no... ma... io..." balbetta l'altra sbiancando.
"Finché si tratta di litigare è un conto... ma le mani a posto!"
"No ma ...anche loro le alzano...!"
"I miei figli?! I miei figli alzano le mani!?"
"Vabbè fanno gruppo con gli altri e..."
"I miei figli!? Non mi interessa degli altri! Voglio sapere se ha visto i miei figli picchiare il suo!" continua la mamma pensando che quella sottospecie di donna non merita neanche che gli si desse del lei.
Non sa che dire! Quell'essere immondo devia la domanda ma sa benissimo che quei due ragazzini sono garbati.
Per farla breve la "persona", né chiede scusa, per l'atto infame, sferrato a tradimento dal suo piccolo mostro di sei anni e né assicura che la cosa non si ripeterà!
Il patto è non superare la linea di confine tra una strada e l'altra. Non invadere il territorio da parte di entrambi. Intanto il pugno se l'è beccato un povero bambino innocente che ha ubbidito alla sua mamma e si è trattetuto dal ricambiare il bruttissimo gesto!
Ecco perché parlavo di persone che di civile non hanno niente! Se i genitori educano i figli a questa maniera, qual è la società delle prossime generazioni?
Bhe, questa. Come la vediamo oggi, solo peggio, peggio e ancora peggio. Ecco perché il futuro spaventa.
Allora, che fare? Lasciar perdere e tutelarsi come meglio si può o diventare come loro?
A voi la risposta.
#Sfogodiunamammaimbestialitaacuihannotoccatoilfigliochenonhamaifattomaleadunamosca
#Don'ttouchmyson
LUNA STORTA (oggi)
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