Una galleria d'arte. Quadri ispirati al surrealismo con tecnica del puntinismo, Laura Baker ammirava le sue opere appese al muro. Era così orgogliosa di sé, mostrare al mondo le sue opere era il suo grande sogno.
Ad un certo punto fece riunire tutti per brindare; chiese il silenzio e si avvicinò agli ospiti.
"Grazie a tutti per la vostra partecipazione, ne sono totalmente lusingata. Persone che guardano e osservano le mie opere, i commenti, i complimenti e le critiche... Sono per me uno sprono per migliorare.
Sapete, ho viaggiato tanto. Un giorno mi ritrovai in un piccolo paesino vicino al mare, pochi abitanti ma molto uniti. Ero seduta su una panchina a fissare il cielo, di fronte ad una delle tante viuzze. Un signore si sedette vicino a me e dopo un po' cominciò a parlare. 'Signorina, la vede quella finestra?' mi disse lui indicando una finestra al terzo piano; 'Lì ci abita un uomo cresciuto fra queste strade. Come ben sa, si dice che ogni riccio è un capriccio, lui ne ha tanti di ricci ma solo un capriccio: la perfezione. Rimane giorni e giorni davanti a quella finestra mentre modella l'argilla, mattino e sera; non esce fin quando è completamente perfetto' disse principalmente e la scusa della conversazione era 'Ho visto che disegnava fino a poco fa e le ho voluto raccontare questa storia'. Tornata a casa, comprai delle tele e cominciai a dipingere mattino e sera, allontanandomi dall'opera solo per le prime necessità: l'idea della perfezione era l'unica cosa che avevo in testa. Quel racconto creò tutto un complicato meccanismo che mi ha portato fin qui. Ed ora brindiamo" disse alzando leggermente il braccio, "all'arte, il mezzo di comunicazione più variegato e forse il più complicato di sempre".
Fece il brindisi con i suoi amici avvicinati a lei, sorrideva fissando il traguardo appena raggiunto, non credendolo reale.