Storia di un migrante
Nell'aria c'era molta tensione. No,non tensione,la parola esatta è terrore.
Terrore di non superare il Sudan,terrore di non raggiungere la costa egiziana,terrore di non imbarcarsi,terrore di non arrivare in Italia,semplicemente terrore di morire.
Era lo stesso che provavo ogni giorno,ogni ora,ogni minuto,ogni secondo da quando la guerra era iniziata.
Io non capisco la guerra:porta solo morti,centinaia,migliaia,e distruzione,tanta,troppa distruzione.
Puoi vincere,ma non puoi impedire che milioni di lacrime vengano versate.
Puoi raggiungere il tuo obiettivo,ma ciò non potrà mai colmare il vuoto lasciato dalle vittime.Vedove,orfani,persone private dei propri affetti.
A chi lo sente solo al telegiornale può non colpire,ma io ho visto la mia famiglia morire,i miei amici giacere sanguinanti e il mio villaggio raso al suolo.
Da quando sono qui cerco di dimenticare,ma è impossibile scordare tanto orrore.
Partimmo una sera di primavera,più fredda e più scura delle altre,io e alcuni altri sopravvissuti alla distruzione del villaggio.
Pochi viveri,poca acqua,davanti a noi parte del Sudan e l'intero Egitto per raggiungere la costa.
Una jeep ci scortò per tutto il viaggio,che secondo me durò un secolo.
Raggiunto il mare lo sconfortò non ci abbandonò,ma si affievolì,mischiato alla gioia:ecco di fronte a noi una sconosciuta distesa d'acqua potenzialmente mortale.
Riuscimmo ad imbarcarci:il barcone era piccolo e rosso,e a ogni onda sembrava ci avrebbe fatto cadere in mare.
-Biko-chiamò una vocina dietro di me-ho paura.
Non disse altro,il suo volto bastava;non seppi risponderle.
Come potevo rincuorarla,dirle che saremmo arrivati a destinazione,se non ci credevo nemmeno io?
Dopo quello che tutti noi avevamo visto,non riponevamo più la speranza in nulla.
No,ero sicuro che non avrei messo piede in Italia.
Proprio in quel momento,come a volervi smentire,ecco la costa,semplicemente una striscia di terra,ma che per noi significava molto,significava vita,una possibilità di dimenticare,di lasciarsi il passato alle spalle,anche se sapevamo benissimo che non avremmo mai potuto.
Appena toccammo terra,ci vennero incontro infermieri e cittadini,i quali gridavano "benvenuti in Puglia" anche se allora non capii che cosa ci stavano dicendo;i medici farfugliarono qualcosa e ci portarono in ospedale.
-Questa gente tiene a noi!-esultai,quando arrivammo al pronto soccorso.
Mi ricredetti qualche giorno dopo quando,accertate le nostre condizioni di salute,ci mandarono via.
Serviva un permesso,ma non sapevo dove andare,non sapevo cosa fare.
Risalii la costa e mi fermai in un paesino con tante piccole case colorate.
In periferia trovai una vecchia baracca abbandonata e decisi che quella sarebbe stata la mia nuova dimora provvisoria.
Dimora per modo di dire perché era piccola e tutt'altro che accogliente.
Notai che lì vicino c'era un grande prato pieno di fiori coloratissimi:ecco l'ispirazione per il mio nuovo lavoro provvisorio.
Ne raccolsi un bel mazzo e mi addentrai in quella giungla di cemento.
Mi guardavano con diffidenza,in qualcuno mi sembrò di scorgere del disprezzo.
Certo,un nero lo si guarda così,me ne abituai dopo poco.
Pian piano riuscii a vendere qualche fiore,individuando il compratore giusto,lusingando una coppia di fidanzati,compiacendo i bambini.
A poco a poco mi feci largo nella carriera di venditore di fiori:con i pochi soldi guadagnati allestivo delle piccole bancarelle nelle piazze e d'estate giravo le spiagge.
Per un profugo credo fosse un lavoro dignitoso,non tutti quelli che sono arrivati fin qui sono riusciti a prendere in mano le redini della propria vita,a non far prendere il sopravvento al dolore.
Mi sento meglio,pensando alla riconquista delle mia esistenza.
Molti di quelli che mi vedevano per le strade bisbigliavano fra loro "tutti questi immigrati che vengono in Italia...".
Ma non sono stato io a volerlo,e non dovete prendervela con me.
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SpazioAutrice:
Ciao a tutti,
grazie per aver letto questa storia.
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto riflettere.
E voi che pensate sul tema "immigrazione"?
Scrivetelo nei commenti!
Grazie ancora❤️
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