8.Furia di nome e di fatto

"Mimetizzala bene in modo che gli tronchi di netto per bene la zampa" 

disse l' uomo barbuto al suo compagno intento a sistemare la  tagliola in un punto strategico e coprirla perfettamente  con le foglie mimetizzandola così sul  sentiero del bosco mentre poco più in là gli altri del gruppo disseminavano di pezzi di carne dall' aspetto invitante ma intrisi di un letale veleno di loro invenzione in bella vista senza dimenticare  lacci e cappi taglienti fuorilegge che avrebbero stritolato e ucciso ogni incauta creatura che vi si fosse avventurata da quelle parti, essi non sapevano che il lupo, da quando aveva rischiato per un pelo di finire a pezzi si affidava costantemente al suo olfatto che  come un radar lo avvertiva dei pericoli ed una volta individuati li neutralizzava, per scherno verso i suoi nemici che aveva identificato dall' odore,li faceva ritrovare all' inizio del bosco ammassati e inutilizzabili provocando grande rabbia e frustrazione  soprattutto nel loro capo per niente contento di mirare ad una preda diversa da quelle che avevano cacciato finora dotata di astuzia e intelligenza.

Allora fu tentata la tecnica dell'agguato stando mimetizzati tra i cespugli che costeggiavano il sentiero con le balestre cariche in assoluto silenzio in attesa della preda tanto ambita anche se quella, a dir la verità, aveva trovato un modo più veloce per muoversi nel bosco senza rivelare la sua presenza: saltando di ramo in ramo degli alberi ed in questa maniera riuscì a contemplare e a vedere in faccia silenziosamente   i nemici che gli davano la caccia sopra le loro teste  scoccandogli uno sguardo di puro disgusto 

"Capirete presto che avrete scelto la preda sbagliata con cui giocare."

pensò fra sè e sè il lupo bianco dando loro le spalle e raggiungere con un altro paio di balzi la fine del bosco puntando verso la locanda di Formaggio e Tarallo poco distante dove giunse sul retro per non farsi vedere dai forestieri che vi alloggiavano e raspò con la zampa sulla porta che si aprì subito e uscì il giovane  Tarallo che come lo vide si guardò intorno con aria allarmata oltre a richiudere la porta dietro di sè  sbottando con voce terrorizzata

"Furia!!!Che diavolo ci fai qui?!Vattene via subito! C' è un gruppo di bracconieri in giro che ti cerca per farti la pelliccia!"

un espressione sorniona si formò sul muso dell' animale che gli rispose calmo

"Non sei cambiato di una virgola nel farmi le prediche, eh? E riguardo  a quella banda di pagliacci sta tranquillo....stanno ancora nel bosco ad aspettarmi sul sentiero come tanti stoccafissi"

queste parole non bastarono a rassicurare il suo salvatore che temendo che esso stesse prendendo troppo alla leggera il seriale pericolo si inginocchiò e abbracciandolo malgrado fosse grande e grosso 

"Ti prego,Furia! Ascoltami...sarò più tranquillo sapendoti lontano da qui e da quelle persone....se ti accadesse qualcosa non me lo perdonerei mai."

il lupo sbuffò di malavoglia prima di dare un affettuosa musata sulla testa del suo amico e una zampata leggera sulla schiena prima di voltarsi e riprendere la strada verso le montagne da cui era venuto sotto lo sguardo triste di Tarallo che aspettò  prima di rientrare dentro giusto in tempo per accogliere all' ingresso i rientranti cacciatori,neri in volto avendo toppato per l' ennesima volta tanto da non ricambiare il suo saluto e sedersi a tavola per mangiare silenziosamente ,l' uomo barbuto era rimasto indietro ad assicurare i cavalli e quando fece per entrare anche lui notò dei segni sulla neve verso la porta laterale,incuriosito si avvicinò e  si accorse che erano orme di lupo capendo così tutto

"Sei riuscita a venire a trovare il tuo amichetto ....schifosa bestiaccia"

ringhiò poi entrò velocemente dentro trovandosi Tarallo davanti che gli chiese cordiale

"Oh,eccola quà! I suoi compagni oggi sono stati poco loquaci ma spero che almeno lei... come è andata la giornat....."

 non lo fece finire che gli mollò un potente pugno nello stomaco e lo afferrò brutalmente con una mano alla gola stringendo così forte che rischiò di soffocarlo mentre costui gli soffiò in faccia

"Il tuo amico a quattro zampe ti è venuto a trovare vero?Siete tanto amici tu e lui....bene adesso vedremo quanto esso tenga a te! Azzardati a fiatare e ammazzeremo anche il tuo compare che è di là!"

 si rivolse ai suoi compagni a tavola che assistevano alla scena perplessi

"Sbrigatevi a finire la cena!Dopo abbiamo molto lavoro da fare...e il nostro amico qui ci aiuterà."

concluse sorridendo sinistro guardando negli occhi Tarallo che tremava dalla paura.

Furia si alzò di buon mattino nella sua tana stiracchiandosi per bene e sbadigliando pigramente mettendo in mostra i suoi denti e le zanne,dopo un abbondante colazione a base di carne di cervo e lepri cacciate nel sottobosco  del  monte  rifece lo stesso percorso dell' altra volta per andare a dare solo un occhiata alla locanda, stando bene attento lungo il tragitto e quando era arrivato al limitare del bosco da cui  iniziava la pianura  il suo olfatto fu attirato da un odore familiare che conosceva benissimo  e seguendolo trovò Tarallo immobile al centro di una radura tutto solo dandogli le spalle, ciò lo lasciò sorpreso perché di solito costui stava sempre alla locanda a lavorare, decise perciò di andargli vicino per controllare

"Ehilà,Buongiorno Tarallo....vedo che stiamo cominciando a essere scansafatiche...come mai qui?Stufo di stare là dentro? O hai litigato di nuovo con tuo fratello?"

il giovane uomo continuò a restare in silenzio senza guardarlo,Furia gli era ormai vicinissimo 

"Perchè non mi parli?Adesso sei tu a essere muto?"

scherzò e con un balzo giocoso gli fu davanti per guardarlo in faccia e ciò che vide gli fece raggelare il sangue perchè la faccia di Tarallo era pieno di botte e ferite,gli occhi gonfi e violacei ma la cosa peggiore e che aveva le labbra cucite  e nel tentativo di aprirle si erano lacerate da  sanguinare terribilmente in un espressione facciale di paura verso di lui

"Tarallo....luna del cielo...  che cosa ti hanno fatto?!"

disse sconvolto prima di tagliarli la cucitura sulla bocca con un guizzo di un un suo artiglio e la prima parola che disse oltre a sputare sangue con un verso straziante di dolore fu

"E una trappola!"

tantissime frecce  sbucarono da tutte le parti intorno a loro sforacchiando i cespugli, il lupo bianco con rapidità si caricò il giovane uomo sul dorso e spiccò un salto potente rifugiandosi sui rami osservando le miriadi di frecce conficcarsi spietate dove erano prima ma di colpo notò altri oggetti taglienti in volo rivelandosi pugnali e asce puntare verso di lui costringendolo  a scappare lungo i rami schivando ogni lama che si conficcava nella corteccia prima di scendere a terra e accelerare l' andatura per allontanarsi il più possibile,sfortunamente lungo la strada sbucarono di colpo i compagni del barbuto armati di balestre che scoccarono sincronizzati prendendolo di contropiede e venendo preso di striscio al muso  e ai fianchi lasciandogli tagli sanguinanti,rabbioso riprese la corsa puntando verso gli uomini che ricaricavano  e ringhiando spalancò le fauci e mozzò in un sol morso la mano ad uno e sfigurare con una zampata al volto l' altro accecandolo facendoli così cadere a terra sofferenti mentre il barbuto uscì allo scoperto spronando gli altri 

"Coraggio idioti!Ammazzate quella fottuta bestiaccia!"

scagliò  un ascia che volando in aria fece abbassare il lupo ma prese un pezzo di carne del braccio di Tarallo che gridò attirando l'attenzione del lupo

"Tarallo!Brutto bastardo.."

ringhiò Furia che fece dietrofront puntando il barbuto che lanciò pugnali e tagliole puntando alle zampe ma negli ultimi metri che li separavano il lupo bianco spiccò un salto e atterrò addosso al barbuto e con un movimento fluido delle sue zanne gli staccò il naso facendolo gridare di dolore però questo contemporaneamente conficcò il pugnale nel fianco dell' animale che guaì mentre un altro avendolo a portata di tiro e trattenuto dal capo, sparò una freccia affilata dritto nella sua  schiena.

Con un guaito più forte degli altri, il lupo si accasciò per terra,Tarallo scivolo giù dal suo dorso inebetito dalla perdita di sangue mentre il barbuto tiratosi in piedi e  aiutato dagli altri nonostante le ferite subite, si avvicinarono per contemplare la preda deridendola

"Guardate quanto è grosso....immaginatevi una volta scuoiato che splendida pelliccia avremo da vendere"

disse il barbuto accarezzandogli il pelo guardando poi il giovane uomo strisciare debolmente per terra nel tentativo di allontanarsi,indicò due uomini a cui disse

"Voi due occupatevi di quello là mentre io finisco il lavoro."

detto questo tirò fuori un coltellaccio  con fare malevolo guardò la bestia che lo guardava prima di seguire con la coda dell' occhio Tarallo venire trascinato via segnando la neve di rosso del suo sangue

"T a..  t a... t a ...Tarallo....no....lui no....lasciatelo andare..."

l'omone rimase stupito sentendolo parlare prima di dargli un calcio forte nelle costole facendolo guaire ancor di più

"Ma guarda,sa anche parlare.....potremmo venderti come bestia da fiera ma è meglio farti fuori bel cucciolone...e riguardo il tuo amico non ti preoccupare...ti seguirà all' altro mondo!Non possiamo certo lasciarlo in vita perchè possa andare a dire a qualcuno cosa abbiamo fatto!"

e rise malvagio davanti al lupo bianco che ringhiando debolmente 

"La mia vendetta sarà terribile....ti strazierò così tanto che implorerai la morte....ma non te la darò!"

per niente toccato dal suo giuramento,il barbuto gli conficcò prepotentemente  la lama del coltellaccio nel mezzo del ventre  cominciando ad aprirlo lentamente facendolo così soffrire e guaire sotto il suo sguardo sadico con la neve che stava diventando rossa del sangue caldo fumante ,il dolore della carne che veniva lacerata dal freddo metallo gli fece perdere la coscienza per un attimo e rivide  per un istante tutta la sua vita, dalla cacciata dal branco che era solo un cucciolo,fino a essere soccorso da Tarallo ricordando proprio le parole di quest' ultimo in un eco lontano

"Per essere riuscito a sopravvivere in questo posto devi essere davvero una furia della natura...."

splancò gli occhi e lentamente si tirò su nonostante il coltello dentro il corpo e le ferite addosso sotto gli occhi increduli del barbuto che cessò di muovere il coltello nella sua carne e indietreggiò spaventato da ciò che stava vedendo permettendo così al lupo bianco di togliersi la lama dal corpo e spezzarla con i denti

"Ch- che razza di mostro sei tu?!"

domandò balbettando,Furia lentamente lo guardò negli occhi ringhiando forte

"La furia della natura fattasi bestia!"

gli saltò addosso immobilizzandolo e cominciò a mollargli potenti morsi senza però mirare alle parti vitali poi lo morse alla vita e lo  sbatacchiò forte a destra  tenendo salda la presa ed infine lo sbattè contro un sasso appuntito fratturandogli la gamba il cui osso uscì di fuori facendo perdere i sensi ad esso per il dolore,con un ultimo sguardo di collera guardò avanti e inspirò a pieni polmoni rintracciando così l' odore di Tarallo e con ampie falcate si diresse nella direzione opposta malgrado avesse ferite serie.

 ("Lupo"composizione artistica realizzata con gusci di castagne di Poetartista Francesco Terracciano)





Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top