14.In soccorso
Furia continuò a fissare il punto in cui Lucyon era svanito finché non distolse lo sguardo avviandosi verso la sua tana che ora era di nuovo tutta per lui anche se gli dispiaceva un pò non avere più compagnia. Ripensò a tutto il tempo trascorso con Lucyon ad addestrarlo duramente e per un attimo si accorse che avevano qualcosa in comune come le sfortune della vita:lui cacciato dal suo branco natio quando era solo un cucciolo malnutrito mentre il giovane uomo schiavizzato fin dalla nascita e costretto a veder morire suoi genitori morire per mano dei padroni,quanta sofferenza avevano provato sulla loro pelle ma nonostante questo,tutti e due erano stati capaci di guardare in faccia la sorte e rialzarsi più forti che mai per dimostrarle che non si sarebbero fatti piegare così facilmente.
Sorrise pensandola così finché un brivido seguito da una terribile sensazione che qualcosa di grave stesse per accadere non gli fece voltare immediatamente la testa lupina verso la valle
"Lucyon!"
senza perdere tempo scattò in ampie falcate scendendo giù per la montagna arrivando alla piana di sotto dove provenivano grida e rumori di lame che si incontravano e vide Lucyon con un dardo di balestra conficcata in una spalla combattere contro tanti uomini in armatura che lo circondavano sollecitati da un altro uomo a cui mancava una mano che imbracciava una balestra,stando attento a non farsi vedere si avvicinò strisciando alla scena giusto in tempo per sentire l'uomo monco sbraitare
"Ma come diavolo è possibile? È ferito ma ha ancora la forza di combattere quel cane!"
e ricaricò l'arma preoccupando il lupo bianco che fece per intervenire ma vide Lucyon che si era accorto di quello e gli stava andando contro mettendogli paura,però gli altri uomini si misero dinanzi e contrattaccarono costringendolo a combattere con loro distogliendolo dall'altro che prese la mira e sparò.
"No!"
disse Furia seguendo con gli occhi il volo del dardo che si conficcò nell'inguine di Lucyon giratosi troppo tardi per poter far qualcosa cadendo poi in ginocchio, tentò di rialzarsi però gli uomini lo colpirono con i manici delle spade a mo di manganello abbattendolo a terra percutendolo oltre a sputargli ed insultarlo quando l'uomo monco in armatura urlò di smetterla e si avvicinò al giovane uomo prendendolo per i capelli con l'unica mano, Furia non riuscì a capire cosa stava dicendo poiché era lontano finché non lo vide dare un pugno nello stomaco al giovane uomo e prendere la spada avvicinandosi al guerriero tenuto fermo dagli altri alzandola in aria per decapitarlo
"Adesso basta"
ringhiò Furia rabbioso che uscì allo scoperto con un urlo bestiale gettandosi addosso all' uomo monco che si voltò sorpreso per scagliarlo col muso lontano mentre con le zanne dilaniò gli altri liberando così Lucyon che rimase ancora steso a terra
"In piedi, Lucyon! Coraggio.... hai già dimenticato quello che ti ho insegnato?"
gli chiese il lupo bianco aiutandolo ad alzarsi con una zampa e pulendo con la sua grande lingua la sua faccia dal sangue
"No maestro, non ho dimenticato"
rispose esso tirandosi su e andare insieme all'attacco,fianco a fianco
contro gli uomini che si erano tenuti lontano per paura del grosso lupo bianco
"Io mi occupo degli altri tu pensa al tuo nemico"
disse Furia deviando dal percorso dirigendosi verso gli uomini che però si erano armati di balestre e rilasciarono una pioggia di dardi su di esso che rallentò di colpo prendendosi tre dardi nella zampa destra e una nel fianco, con un ringhio se li strappò dalla carne e riprese la corsa avventandosi così su di loro dividendo e dilaniandogli gli arti umani,gli uomini indietreggiarono tranne uno che si fiondò con la lancia in affondo urlando contro di lui infilzandolo nell'anca strappandogli un guaito prima di guardarlo con ferocia per divorandogli testa e corpo lasciando soli i piedi dirigendosi poi verso altri due uomini che uccise straziando con gli artigli le loro carni sotto gli occhi dell' ultimo uomo che se ne scappò senza smettere di guardarlo con terrore da non accorgendosi di avviarsi a grandi passi verso un burrone dove solo quando arrivò sull'orlo se ne accorse troppo tardi per potersi fermare e precipitò nel vuoto urlando.
Con soddisfazione Furia volse lo sguardo verso il suo allievo e l'avversario che si era girato al grido dell'uomo accorgendosi così di essere rimasto solo lui e lo guardava con timore mentre Lucyon chiese sarcastico
"Che c'è Capitano?Ha paura del lupetto?"
Furia storse un pò il muso oltre a guardarlo male
"Maledetto tu e quel mostro!"
rispose l'altro velenoso, poi continuò
" Se devo crepare...mi assicurerò che almeno tu verrai con me!"
e andò all' attacco contro Lucyon che fece lo stesso con le lame alzate che si scontrarono violentemente facendo scintille,si allontanarono per muoversi in cerchio prima di affondare nuovamente entrambi:il giovane uomo mandò a vuoto la mossa dell' avversario mollando un calciò negli stinchi facendolo piegare però costui si riprese subito e picchiò col pugno sul dardo in spalla e nell'inguine ancora conficcati nella carne spingendoli in profondità con schizzi di sangue facendo gemere Lucyon di dolore che digrignò i denti e lo afferrò per i capelli mollandogli una testata in pieno viso frantumandogli il naso,l'uomo si tenne il viso prima di estrarre da sotto la maglia un altro pugnale e lanciandosi su di lui lo vibrò procurandogli un taglio sulla guancia sinistra,Lucyon si buttò su di lui cercando di bloccare con le mani l' unica mano di Lemar che continuava a menare fendate procurandogli tagliuzzate sulle braccia finchè non fu bloccata stringendo forte riuscendo a impossessarsene affondando la lama nell' addome dell' uomo aldi sotto dell' armatura strappandogli un grido strozzato e sputare sangue dalla bocca anche se nel frattempo costui si era rimpossessato della spada e avendolo così vicino tentò di infilzarlo,Lucyon fu abile a schivare indietreggiando mandando a vuoto un altra fendata dell' avversario,con la sua spada gli e la fece volare via di mano lasciandolo senza difese e svelto affondò con forza la punta nel mezzo del corpo di Lemar arrivando a fargliela sbucare dall' altro lato impregnata di sangue.
Il Capitano rimase come paralizzato e lentamente abbassò lo sguardo sulla lama che lo attraversava prima di rialzarlo verso Lucyon che spietatamente disse
"Vediamo se crepi come quella puttana di tua figlia"
estrò la lama in un colpo lasciando uscire un fiotto di sangue dalla ferita,l'uomo in armatura si tenne inutilmente la mano sulla ferita e continuò a fissarlo prima che quello gli mozzasse le gambe oltre ad infierire su tutto il corpo macchiando la neve di rosso sotto gli occhi di Furia che non aveva mai visto Lucyon così furioso e brutale
"Aaaah.... ti supplico... fermati... abbi pietà"
gridò con disperazione l'uomo moribondo ridotto ormai a un corpo mutilato al limite della ma il giovane uomo si avvicinò sussurrandogli gelido nelle sue orecchie
"No!Te l'avevo detto che saresti morto come il maiale che sei.... e non avrò pietà per quelli come te... questo e per tutti coloro che hai fatto soffrire!"
si mise dietro di lui alzando la lama in aria e la calò con forza nel mezzo della testa di esso aprendogliela in due metà come una noce di cocco rivelando il suo interno da cui il contenuto si sparse dappertutto sulla neve diventando un misto di brandelli di cranio e massa cerebrale,il Capitano Lemar crollò per terra nel suo sangue tra i suoi arti mutilati dove esalò l'ultimo respiro con il terrore negli occhi che si spensero nel buio della morte lasciando spazio ad un silenzio tombale interrotto solo dal respiro rumoroso di Lucyon che contemplava con occhi spiritati il cadavere del suo nemico.
(Vendetta - Disegno a penna su carta di Poetartista Francesco Terracciano)
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