11.L'intruso
10 ANNI DOPO
Una forte tempesta imperversava quella sera con le solite raffiche di vento e la neve che cadeva abbondante, Furia ormai ci aveva fatto l'abitudine a questo tempo feroce anche se erano anni che non vedeva una tempesta così violenta abbattersi sul nord, rientrò dentro la sua tana accoccolandosi in un angolo per stare più al caldo e si lasciò cadere nel sonno.
La mattina dopo,quando si svegliò vide che la tempesta era cessata ed ancora presto perché il sole non era del tutto sorto così pensò di riattaccare a dormire un altro pò quando il suo olfatto individuò un odore che non sentiva dalla morte dei bracconieri mettendolo subito in guardia oltre a farlo ringhiare
"Intrusi!"
disse alzandosi immediatamente e seguendo l'odore che lo condusse ai piedi di un grande albero dove però non trovò nessuno prima di notare un buco per terra dove udì il respiro regolare di qualcuno che dormiva, con passo felpato si avvicinò all'orlo e con le zampe spinse la neve attorno al buco facendola finire dentro sentendo l'improvviso tossire dell'intruso che si era svegliato di colpo e stava risalendo, Furia si tuffò tra la neve e la rimase chiudendo gli occhi e ascoltò con l'udito il respiro del tizio e a giudicare dai rumori che faceva stava cercando di capire cosa era stato a colpirlo con la neve.
Furia si lasciò scappare un altro ringhiò e avvertí l'umano mettersi in allerta e il rumore di una lama estratta dal fodero capendo che era armato allora aprí gli occhi e vide che era un giovane uomo alto e grosso di spalle, come un fulmine balzò in avanti atterrando su di esso immobilizzandolo con una zampa al livello dello stomaco mentre quello cercò di liberarsi dalla presa e si girò guardandolo in faccia rimanendo atterrito, il lupo bianco ringhiò ancora di più mostrando anche le zanne e poi chiese
"Chi sei tu, straniero?Che cosa ci fai nel mio territorio? "
quello ancora sconvolto balbettò
" T- tu - pa - pa... parli?!"
Furia si arrabbiò ancor di più e pressò forte con la zampa su di esso
"Rispondi alla mia domanda o ti sbrano!"
il giovane uomo tremante rispose subito
"Mi chiamo Lucyon... sto cercando Maestro Furia"
il lupo rimase un pò stupito ma non abbassò la guardia
"E che cosa vuoi da lui?"
gli domandò ancora
"Tarallo mi ha detto che dovevo venire qui"
un breve silenzio calò tra umano e bestia
"Tarallo?!Oh, no... quell'idiota... e cosa vuole stavolta?"
il giovane uomo abbassò lo sguardo per terra rispondendo con tono triste
" Lui è morto".
Furia restò come paralizzato dalle ultime parole che aveva sentito,il suo salvatore nonché migliore amico, morto?! No, non era possibile, cercando di non lasciarsi sopraffare dal dolore tornò a guardare Lucyon per chiedergli
"Morto?! Come?"
il giovane uomo gli raccontò tutto in ogni singolo dettaglio:costui veniva da una terra lontana chiamata Hopeland, questa terra era stata conquistata e ridotta in schiavitù da un famigerato tiranno, vi era stata una rivolta e lui aveva ucciso per errore la figlia di un certo Capitano Lemar che gli stava dando la caccia e per questo era giunto al Nord venendo soccorso da Tarallo e Formaggio, purtroppo i suoi nemici lo avevano ritrovato e il suo salvatore, Tarallo, lo aveva nascosto e protetto finendo barbaramente ucciso da questo Lemar insieme a suo fratello ma prima di morire esso lo aveva indirizzato da lui perché se ne prendesse cura.
Una grande rabbia crebbe nel lupo bianco che ringhiò forte, il cuore devastato tra furia e dolore,le zanne in bella vista, Tarallo era morto e la colpa era tutta di colui che gli stava davanti e adesso lo guardava impaurito,voleva ucciderlo per fargliela pagare infischiandosene della giovane età che mostrava,fece per avvicinarsi minaccioso quando nella sua mente risuonarono delle parole lontane
"Tu sei in debito con me per averti salvato, Furia, non dimenticarlo"
si fermò di colpo fissando Lucyon negli occhi:se Tarallo lo aveva salvato come aveva fatto con lui è perché doveva aver visto qualcosa in esso che valeva la pena di sacrificarsi affinché vivesse, se lo uccideva, avrebbe reso vano tutto oltre a non saldare il debito.
Sospirò profondamente, senza perdere il suo tono minaccioso tornò a parlare a Lucyon che continuava a guardarlo con timore
"Per quanto è accaduto a Tarallo dovrei ucciderti ma voglio mantenere la promessa fattagli tempo fa, d'ora in avanti, Lucyon, tu sarai il mio allievo... ti addestrerò per far sì che tu impari a combattere e a difenderti ma bada bene, osa solo mancarmi di rispetto e ti uccido, sono stato chiaro?"
il giovane uomo si mise in piedi e dritto rispondendo convinto
"Si, lupo!"
questa risposta non piacque al lupo che gli ruggí in faccia
" Maestro! Io per te ora sono il maestro e così dovrai rivolgerti a me!"
Lucyon frettolosamente si apprestò a correggere la risposta
"Si, Maestro!"
"Ci sarà molto da lavorare con questo quà...."
pensò fra sé e sé il lupo guardandolo.
(Lucyon il Guerriero Bianco - Disegno di Poetartista Francesco Terracciano)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top