Capitolo 22- Nuovi Amori

Alla fine della visita, dopo che il dottore fu andato via, S rimase sola in camera senza svegliarsi durante tutta la notte mentre, nella stanza accanto, vi era Kevin che non riusciva a prendere sonno perché pentito di quello che le aveva fatto. L'indomani mattina una cameriera andò a chiamare la ragazza per la partenza ma non la trovò era sparita!!!

Sull'Isola, nel frattempo, alla Survival School si cercava un volontario che potesse andare a cercare che fine avessero fatto S, Kevin e Tom. L'atmosfera, però, non era più la stessa da quando S era andata via, cosa positiva perché i ragazzi del clan, o almeno quasi tutti, non pensavano più a lei e, come ad esempio Pel di Carota( Aramis ), potevano trovare altre distrazioni e in particolare per quest'ultimo, la dolcissima ma anche piperina Monika che però fu presa come fonte d'ispirazione, anche da un nuovo alunno di nome Lucas appena trasferitosi, un ragazzo molto alto, con capelli tendenti al marrone scuro e degli occhi neri e piccini, quasi inesistenti, che si innamorò immantinente di lei, o almeno così sembravaAd attorcigliare ancora di più quest'imbroglio, era una ragazza di nome Amanda, una ragazza non molto alta, con i capelli lunghi e neri, due enormi e sberluccicanti occhi viola, che aveva iniziato ad ammirare Aramis per la sua bravura nel riuscire in tutto, nell'essere quella persona che tiene il Royal Clan unito ed anche perché, essendo un rubacuori, faceva un pò il cascamorto con tutte e quindi anche con lei.

Faendal, nel frattempo, era già tornato perché "guarito" da quel lunghissimo tempo di "malattia" ma passava tutti i giorni solo, senza che qualcheduno gli rivolgesse la parola o che gli rinfacciasse ciò che aveva fatto ad S durante la gita al castello. Stava sempre seduto sotto l'albero preferito di S pensando a lei ed anche quanto fosse stato stupido quel suo gesto così avventato verso una creatura così pura come lei.

Inoltre, Violet era cambiata e in meglio, perché dopo aver finalmente ritrovato il suo John aveva riacquisito tutti i suoi sentimenti "umani" ed era decisa ad iscriversi nella lista dei volontari che volevano andare alla ricerca di S. Sembrava che nella scuola, l'unica a portare un pò di allegria fosse lei, sempre sprizzante felicità mentre correva tra i corridori a distribuire volantini per cercare volontari a favore della missione.

Al contempo, l'assenza di S era negativa, perché Fiducia si era chiuso molto in sé stesso e non faceva altro che dedicarsi giorno e notte allo studio mettendo da parte la famiglia e gli amici, pensando sempre a come la ragazza l'avesse abbandonato ed anche perché, in questo modo, S aveva lasciato campo libero ad Elisabeth che aveva avuto tempo di studiarlo più da vicino e di riuscire a conoscere tutti i suoi hobby e i suoi gusti perché si sedeva ogni giorno a mangiare in mensa con lui, lo riaccompagnava a casa, si autoinvitava a casa sua, senza però ottenere uno sguardo o un sorriso amichevole da lui.

Gli unici che non cambiavano mai erano Hayato, deciso a ritrovare e salvare la sua amata, Zero, sempre chiuso nel suo guscio di tartaruga a scrivere romantiche poesie a qualche ragazza che gli aveva stregato il cuore, ed Ivan, sempre il solito "ghiacciolo", come lo soprannominavano a causa del suo cuore di ghiaccio, sul quale scivolava qualsiasi rivelazione d'amore da parte di qualsiasi ragazza della scuola.

Ma, tornando alla sparizione di S... Non la si trovava da nessuna parte ed il castello era in subbuglio e tutti erano occupati a cercarla. Era come scomparsa nel nulla e così anche quell'invitato che proprio ieri notte era arrivato in casa Dracula perché gli era stato chiesto da Mira, affinché la uccidesse visto che, anche uno dei più potenti vampiri come Lestat aveva fallito. Così, questo straniero alto, snello, con capelli lunghi e marroni, occhi castani e con tratti orientali sul viso, prese la ragazza ancora addormentata e la rapì poco prima che la cameriera entrasse in camera quella mattina; la portò fino al Regno dell'Antico Egitto, il posto da cui proveniva. Una volta arrivati, usò i suoi poteri di vampiro e offuscò la sua memoria facendole sembrare di non ricordare nulla e quando si svegliò era confusa e aveva ancora indosso un abito e degli accessori tipici egiziani: indossava un lungo, stretto ma allo stesso tempo sinuoso vestito verde e una lunga e dorata cintura,entrambi cuciti in pregiatissima seta di lino. Inoltre, il suo collo, le sue braccia e persino i suoi capelli, erano adornati da preziosi gioielli d'oro che quasi si confondevano tra i fili dorati dei suoi capelli. Si guardò attorno, pensierosa, chiedendosi dove si trovasse e vedendo di essere comodamente sdraiata su di un comodissimo letto inclinato nella direzione testa-piedi, forse il più comodo che avesse mai provato: era costituito da quattro elementi lignei, di forma rettangolare e privo delle gambe di sostegno, assicurata però da una tessitura in stuoia. Proprio in quel momento entrò il giovane che l'aveva portata lì:

X: "Buongiorno carissima principessa!"

S: "Voi... Chi siete? Dove mi trovo?"

X: "Non ricordi proprio nulla?"-le chiese facendo la parte dell'ingenuo- "Sei a casa! Questa è casa tua ed io sono il tuo futuro sposoRammenti? Ricordi il mio nome?"

S: "Tu, sei il mio futuro sposo? E... mia madre? Ho una madre?"

X: "Purtroppo...tua madre è morta non ricordi?"

S: "Non ricordo nemmeno il suo volto, non ricordo nulla!!!"-disse facendosi scivolare una lacrima sul suo volto così perfetto quasi fosse di porcellana.

X: "ShhNon piangere"-disse avvolgendola con le sue larghe braccia- "Vedrai che riuscirai a ricordare, ti aiuterò io Zafir"

S: "Oh, Zafir"- disse ricambiando il suo freddo ma allo stesso tempo caldo abbraccio

Zafir: "Su, vieni con me! Ti faccio fare un giro del nostro castello!"

Nel frattempo, al castello, Kevin si era appena svegliato quando notò che tutti erano occupati a cercare qualcosa:

K: "Cos'è tutto questo subbuglio? Che state cercando?"-chiese ad una cameriera passante per di lì

cameriera: "Stamani, sono andata a cercare la Signorina ma, quando aprii la porta, non c'era anima viva... Era sparita!!!"

Kevin la ringraziò e dopo che lei se ne fu andata rimase immobile, con le pupille che gli si restringevano e la bocca aperta, quasi non credesse a quello che la signora avesse detto.

K: "Scomparsa...scomparsa... Scomparsa"- questa era l'unica parola che risuonava nella sua testa, quasi rimbalzasse da un lato all'altro delle pareti all'interno del suo cranio.

La notizia, era arrivata anche al fratello Tom che però, al contrario di Kevin, non stette nelle mani in mano e, avendo visto che l'unica dei presenti al castello che non si preoccupava della sparizione di S era Mira, decise di seguirla avendola vista uscire pochi minuti prima e prendere il volo. La seguì e vide che era andata a casa di Lestat... "Come mai Mira dovrebbe andare da un potentissimo ma anche pericolosissimo vampiro come lui?" pensò Tom. Li vide parlare, come se stessero contrattando, quando vide un altro ragazzo che li stava spiando e di cui, come uno stupido, non si era accordo prima di allora anche se erano stati appostati tutto quel tempo dietro due cespugli vicini tra loro. Quando i loro sguardi si incontrarono, i sue scoppiarono in un potentissimo urlo che, per la loro sfacciata fortuna, non fu sentito dai due che chiacchieravano all'interno della villa.

Tom: "Chi siete voi?"

X: "No, forse la domanda è chi siete voi?"

Tom: "No nonno, non mi hai capito, ti ho appena fatto una semplice domanda a cui devi dare una semplice risposta!"

X: "No no no no, forse sei tu che non hai capito, io ti ho fatto una semplice domanda a cui devi dare una semplice risposta!"

Tom: "D'accordo, basta con questa pagliacciata! Mi presento, sono Tom Dracula e voi signore senza camicia?"

X: "Eh???"-rispose ignaro di essere uscito di corsa dalla casa del marchese senza indossare alcuna camicia- "Ah...scusatemi, ma non ho avuto il tempo necessario per vestirmi adeguatamente per un appostamento deciso su due piedi!!!"

Tom: "Ah...adesso capisco! Ma adesso potreste dirmi il vostro nome?"

X: "Ma è stato lei a deviare il discorso e quindi"

Tom: "Va bene, è colpa mia e tutto quello che voleteMA DITEMI IL VOSTRO NOME, così so se uccidervi subito o più tardi!!!"

X: "SHHH...Ma siete impazzito?!? Vuole che ci scoprano?!?Mi chiamo Louis de Pointe du Lac, piacere di conoscervi! Ma, che ci fate voi in un territorio pericoloso come questo?"

Tom: "Sto seguendo la mia matrigna! Credo stia complottando qualcosa contro la mia famiglia e in particolare con la principessa Speranza"

Louis: "Speranza...Allora è così che si chiama quella splendida ragazza!"

Tom: "Eh sì, proprio cos__COSA?!?! Non ti azzardare a parlare così tranquillamente di lei innanzi a me!!!"

Louis: "Perché? La conosci?"

Tom: "E' mia nipote!"

Louis: "Siete così fortunato ad averla ogni giorno sempre accanto"

Tom: "Non credo, perché adesso è scomparsa e credo sia colpa di quei due"- disse puntando Lestat e Mira con l'indice.

Louis: "Lo sapevo!!! Lestat l'avrà rapita! Peròio me ne sarei accorto se l'avesse portata in casa. Sicuramente Mira avrà dato l'ordine di rapirla a qualche vampiro a cui Lestat le avrà consigliato di assegnare il rapimento!"

Tom: "Bene, Mira è appena uscita, io la seguirò fino a quando non troverò qualche indiziotu rientra nella villa e semmai scoprissi qualcosa vieni ad avvisarmi immantinente alla Vampire School!"

Louis: "Sta tranquillo! Riusciremo a trovarla!!!"

Tom: "Grazie..."- disse con un tono stranamente amichevole e non arrogante come al solito.

Louis rientrò in camera sua dal retro della villa, mentre Tom continuò a seguire Mira in volo.

Kevin, invece, era ancora al castello e stava preparando una valigia per partire alla ricerca di S.

"Quella notte fu per me indimenticabile! Rimasi con te nonostante tu fossi ancora senza sensi... Fu a causa mia, ma lo feci per amore... Per farmi perdonare ti rimasi accanto per tutta la notte e, proprio quando cercai di strapparti un bacio dalle tue carnose labbra, tu apristi gli occhi ma non mi vedresti... Li richiudesti subito, ma io non ebbi più il coraggio di farlo... Non senza il tuo permesso e non prima che i nostri sguardi si sarebbero incontrati... Ti amerò per sempre con o senza unire le tue labbra alle mie, ma non so quanto resisterò senza farti mia... Per sempre!"

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