Capitolo 21-La Grande Festa
Dopo aver sgridato e "canzonato" per bene il Conte, Madeline torna in camera di Speranza con una bella notizia ed una piccola sorpresa:
M: "Carissima nipote mia, ho una bellissima notizia per te!"
S: "Sono tutta orecchie!"
M: "Tuo nonno ha finalmente capito che deve fare solo del bene per te e per questo ha deciso, con un pò di aiuto da parte mia, di non farti più sposare nessuno contro la tua volontà! Ti sposerai solo quando ne sentirai il bisogno e con la persona che ti rende più felice... "
S:"Grazie mille nonna!!!"- disse abbracciandola- "Non so davvero come ringraziarti!"
M: "Ma figurati! Anzi...Ci sarebbe un modo in cui potresti sdebitarti..."- le disse ripensandoci. Le disse di prendere il cappello e la mantella di cui il Conte le aveva fatto dono e, prendendola dal polso la trascinò fuori, dove le attendeva una meravigliosa e lussuosissima carrozza trainata da due bellissimi cavalli bianchi con, al posto del muso, un grande e curvo becco di tucano di uno splendente colore argento e degli insoliti pennacchi gialli che si intonavano con il colore dorato, tendente al giallo, della carrozza che era ornata e piena zeppa di piccoli dipinti dappertutto. Una volta salite, anche se con un pò di stenti da parte della ragazza perché rimasta a bocca aperta a guardare gli strani puledri, si diressero verso il più vicino e vampiresco villaggio. Durante il tragitto, il colore del carro e dei cavalli era continuamente cambiato: da giallo a verde, da verde a viola e da viola a rosso, quasi per indicare ogni luogo oltrepassato e quindi col rosso il più famoso villaggio di vampiri per i suoi bellissimi abiti rossi cuciti con spago bianco poi inzuppato nel rosso e fresco sangue di qualche vittima sacrificale di essere umano capitato lì per sbaglio. Una volta scesi lì, S seguì la contessa ovunque ella la portasse e,di tanto in tanto, la faceva rimanere fuori dicendole:
"Resta un attimo qui, io torno subito! Devo prendere una cosa importante e torno!"
S: "Quanto mistero! Chissà cosa dovrà comprare? Forse un elegante vestito per qualche importante serata!"
In quel momento, mentre stava seduta su di una panchina aspettando sua nonna con tutte le buste dei vestiti e degli accessori comperati precedentemente, passava da quelle parti Tom, appena arrivato con la corriera volante dalla Survival School sotto permesso del preside per andare a vedere che fine avessero fatto S, Kevin e come se la cavavano con quella famosa scorta di sangue per cui erano partiti. Con il suo zaino nero in spalla, una volta messo piede in quel villaggio sempre buio e nebbioso, la vide seduta lì e le si avvicinò:
Tom: "Cosa fa una ragazza così bella ed indifesa tutta sola in questo macabro villaggio di vampiri?"-le disse rivolgendosi a lei da dietro le sue spalle. Lei, subito, si alzò mettendosi in posizione difensiva pensando fosse uno dei tanti vampiri assetati di sangue, ma una volta giratasi e avendolo preso per il collo, si accorse che era Tom.
S: "Tom!!!"-si rivolse dicendo a lui con aria sorpresa
Tom: "Sì, sono proprio io,sei sorpresa?"-facendole un sorrisino malizioso che S capì essere un vizio di famiglia
S: "Che ci fai qui? Perché non sei a scuola?"
Tom: "Vorrei tanto rispondere a tutte le tue domande se non fosse che tu mi stessi bloccando le vie di flusso del sangue al cervello con quella tua piccola manina nel mio fragile collo ed io non stessi soffocando"
S: "Oh...Scusa!"- disse togliendo la mano dal suo collo
Tom: "Grazie...Comunque dovevi capire che stavo cercando di farti compassione, anche perché io non ho sangue nelle vene ed è per questo che dovrei fare rifornimento di un pò di quel fresco e dolce sangue umano che scorre incessantemente nelle vostre veneMi servirebbe soltanto qualcuno che si dimostrasse così generoso da donarmelo!"-disse guardandola con quei suoi occhi che per il poco nutrimento di sangue ricevuto erano diventati del colore delle tenebre, senza che si vedessero neanche le pupille.
S: "Tom! Stammi lontanoNon stai bene, vado a chiamare aiuto!"
Ma proprio mentre stava per entrare nel negozio dove si trovava sua nonna, Tom gli sbucò davanti:
"Non vuoi rimanere qui con me? Divertiamociti succhierò fino alla penultima goccia del tuo gustoso sangue, ma non tutto, cosicché possa diventare una vampira e capire come sia bello vivere l'immortalitàE poi chissàpuò darsi che diventeremo anche più che amici!!!"
Ad assistere a quella scena, con S messa al muro da Tom, fu proprio la Contessa che, fermò il tutto chiamando il nipote, che si girò verso di lei. Ma vedendo che si rivolse di nuovo verso S, la Contessa non dovette far altro che sottometterlo con il potere di dominio del suo sguardo che possedevano solo i vampiri che avevano delle alte carche come quelle di Conti o Duchi. Dopo aver perso i sensi, Tom fu caricato su di una portantina che seguì la carrozza dove salirono nuovamente le due donne per tornare a palazzo. Quando arrivarono, Tom fu portato in camera sua dai servitori del palazzo mentre S e sua nonna andarono in camera della prima:
M: "Mi dispiace tantissimo per quello che è successo, ma ho un regalo per te che ti farà stare sicuramente di gran lunga meglio!!!"- disse porgendole una grandissima scatola rettangolare con un fiocco rosa- "Questa è per la mia bellissima nipote, per la grande festa che daremo stanotte per il tuo ritorno a casa di domattina!"
S aprì molto velocemente il pacco, curiosa di ciò che si potesse trovare al suo interno. Una volta aperto, vide un lungo e meraviglioso vestito bianco.
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