Capitolo 20-Conflitti, Risate e Vecchie Conoscenze

Dopo aver lasciato Hito su di un lettino dell'infermeria, S tornò al corridoio principale, dove trovò, ancora intenti nella chiacchera, il Conte e quella donna che a prima vista avrebbe giudicato molto ricca e sicuramente con una discendenza familiare molto importante per trovarsi lì a parlare con il grande e potente nonno Dracula. Però, non la convinceva ancora una cosa: come mai due importanti vampiri come loro se ne stavano a discutere di cose sicuramente importanti nel bel mezzo di un corridoio che brulicava di piccole orecchie di servitori, alunni e parenti che potevano venire a conoscenza di tutto quello che si stavano confidando?!? Allora, mentre si avvicinava pian piano sempre di più ai due, si accorse che si erano girati a guardarla come se la stessero aspettando. Si fermò, poi riconciò a camminare come se nulla fosse, come se non li avesse visti puntare il loro sguardo verso di lei ma, proprio quando stava per dileguarsi velocemente su per le scale, vide in cima Kevin e così si bloccò, allora decise di fare retromarcia ma incontrò ancora una volta gli sguardi dei due di cui stava cercando di non attirare l'attenzione, che però la invitarono ad unirsi a loro dicendole che la stavano appunto aspettando:

C.D.: "Carissima nipote mia, ti stavamo appunto aspettando, non dileguarti così presto prima che io possa presentarti la nostra nuova ospite: la mia prima moglie Madeline!"

Madeline: "Piacere di conoscerti cara nipote!"

S, quasi in lacrime, si gettò tra le sue braccia desiderando che quel momento non finisse mai:

"Ho una nonnaLa mia nonnaE' da quando ero piccola che desideravo una nonna che si prendesse cura di me e che mi preparasse dei deliziosi biscottiFinalmente ho la mia nonna!!!"

Madeline quasi scoppiò a piangere anche lei dall'emozione, ma si accontentò di sussurrare dolci e soavi parole all'orecchio della nipote come "ho sempre desiderato anch'io una nipote" e a contraccambiare l'abbraccio di lei. Poi, tenendola per mano, le disse:

"Su, adesso asciugati il tuo bel faccino e andiamo a preparare le nostre valigie così"

S: "le nostre valigie?!? Questo significa che verrai con me ed il nonno?"- la interruppe con gli occhi che le erano d'un tratto diventati più lucidi delle sue scarpe

M: "Ma certamente! Non voglio più perdermi neanche un singolo giorno della vita della mia nipotina! Adesso che ci siamo ritrovate potremo fare ciò che fanno tutte le nonne con i loro nipoti Anche se io sono una nonna molto più giovane delle altre, pur possedendo quasi mille anni, ed avendo anche diversi gusti in fatto di cibo e soprattutto bibite!"- le due iniziarono a ridere e a continuare a scherzare, fino a quando non giunsero in cima alle scale, dove le stava aspettando Kevin ancora con i vestiti strappati del litigio con il fratello.

M: "Caro figlio mio, sono così contenta di essere a casa ma un pò meno di rivedere quel sudicio verme di tuo padre che continua a moltiplicarsi"- disse con faccia un pò schifata, ma tornando subito a sorridere guardando il volto di S- "Hai visto com'è cresciuta e diventata bella la nostra piccola Speranza?!?"

Kevin: "Sì, l'ho notato, è diventata così bella da far perdere la testa anche ad uno come me!"-disse in modo composto ma non staccando mai gli occhi di dosso alla ragazza.

Lei, in imbarazzo, volse il suo sguardo altrove e, quando la Contessa si accorse di aver iniziato una conversazione non gradita in quel momento, cambiò discorso dicendo che dovevano andare a preparare i bagagli prendendola per il braccio e trascinandola fino alla sua camera.

Kevin, abbandonato a sé stesso, tornò nei suoi alloggi per prepararsi alla partenza dell'indomani mattina. Quando entrò in camera, però, percepì una presenza e sfoderò la spada nel caso in cui qualcuno, o qualcosa, l'avesse attaccato ma, girandosi di scatto vide che era solo il suo amatissimo, insomma, e vecchio compagno d'infanzia.

Kevin: "Ciao Matt, che bella sorpresa incontrarti qui! La tua famiglia non aveva giurato di vendicarsi contro la mia giusto qualche sera fa?"- disse con tono scherzoso ma al contempo alterato

Matt: "No, non sbagli affatto caro amico mio"

Kevin: "Allora cosa ci fai qua? Sei venuto per colpirmi alle spalle? Oppure per chiedermi di restare amici in modo che tu possa avvicinarti sempre più alla mia fam___"-ad un tratto si ricordò che i Tremere e i Toreador, avevano giurato di vendicarsi contro suo padre, facendo del male ad S. A quel punto i suoi occhi dal loro bellissimo e splendente colore azzurro, divennero scuri, cambiando anche il suo volto che divenne dalla rabbia quasi simile a quella dei vampiri muta forma che provenivano dalla famiglia dei Ravnos . Si avvicinò sempre più a Matt, che non si era stupito affatto della sua reazione, e prendendolo dal colletto della camicia lo avvicinò a sé dicendo: "Non ti azzardare ad avvicinarti a lei anche solo per salutarla oppure sarò costretto a staccarti di netto la tua fragile testolina contenente tutti i ricordi di noi tre insieme, sono stato chiaro?"

Matt: "Non molto, non ho capito bene la parte in cui dovresti tagliarmi la testa, non la capisco proprio tutta questa violenta e poi da te caro mio, colui che aveva paura anche di schiacciare una formica!"-disse in modo ironico-" Sei cambiato sai? Qualcuno ti ha fatto cambiare e io so anche chi"

Kevin: "BASTA!!!"-urlò non potendone più di sentire la sua voce che ormai dava fastidio alle sue orecchie- "Esci subito da casa mia, non voglio mai più vederti! Non meriti di essere ricordato da S!"

Matt: "Devo per caso ricordarti che prima che scoppiasse una guerra tra le due famiglie lei sarebbe dovuta diventare mia?!?"

Kevin: "LEI NON TI MERITA!"-disse ancora più infuriato

Matt: "Non è più una ragazzina, fissatelo della mente! Un giorno vedrai che ti dirà che ti considera solo un buon amico e poi dovresti capirla, dopotutto sei suo zio, stando a questi fatti tu non dovresti neanche amarla!!!"-dopo aver detto questo, scomparve, lasciando l'altro immerso nei suoi pensieri.

Nel frattempo, in camera di S la Contessa cercava di convincere la ragazza a "sputare il rospo" sulla faccenda di Kevin. Cominciò a farle delle domande per poter capire un pò la situazione e prendere dei provvedimenti:

"Mia cara, vuoi parlarmi di qualcosa? Hai qualcosa contro tuo zio Kevin?"

S: "Che strano sentirlo chiamare zio e mentre averlo anche come sposo promesso da mio nonno!"

M: "COSA?!? Hai detto che è stato tuo nonno?"

S: "Sì, la sera in cui sono venute qui due famiglie che erano suoi ospiti"

M: "Bene!"- disse con tono gentile verso la nipote ma con intenzioni meno buone verso il marito- "Tu non devi sposare assolutamente nessuno per il momento, men che meno tuo zio!!! Ma io dico, come ci siamo ridotti?!? Aspetta qui, vado a parlare io con il signorotto che è sempre così sicuro di sé e che obbliga gli altri a fare ciò che vuole da circa un millennio!"

Dopo aver detto questo uscì dalla camera sbattendo la porta, così forte da far svegliare tutti gli alunni che si trovavano a studiare nelle loro classi, portando spesso avanti e indietro i gomiti come fa una ragazzina arrabbiata e buttando per terra con un solo tocco della sua mano chiunque le intralciasse il cammino durante il lungo corridoio.

Una volta arrivata alla camera del conte, entrò ed incominciò a cantare con tutta la rabbia in corpo:

(immaginatevi la scena con il ritornello della canzone Rotten to the Core in sottofondo troppo bella ahah)

"Count, Count in the room
What did you do to my niece?
Get ready to taste my wrath, taste my wrath

You will pay for it, it
You will pay for it
You will pay for it, it
You have to do something
Ask her for forgiveness!!! Don't run away come here
You will pay for it, it
You will pay for it!"

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top