Capitolo 19- La Contessa Dracula

Dopo essersi incontrati, Violet e John, rimasero per tutta la notte distesi per terra ad ammirare l'intenso blu di quel bellissimo dipinto di cielo notturno con un'infinità di stelle. Conclusa quella notte piena di sorprese, i due andarono ognuno alle proprie case ma, dall'altra parte del regno, c'erano Hito ed S, che erano stati colto in fragrante da Kevin mentre cercavano di fuggire. S fu mandata dal Conte, mentre Hito dovette vedersela con Kevin...

Kevin: "Cosa ti è saltato in mente? Non cercare di portarmi via la mia S mai più!

In principio, Hito pensò di dirgli che in realtà era lei che voleva scappare da quel posto che aveva definito orribile, ma gli balenò per la testa un'idea tremendamente maligna, di fronte alla quale Kevin sarebbe caduto in una depressione più assoluta.

Kevin: "Rispondimi canaglia!"-disse mentre gli tirava un ceffone così forte da farlo arrivare al muro della camera della ragazza che si trovava di fronte. Continuò a sbatterlo di qua e di là come quasi fosse un giocattolo nelle mani di un bambino, fino a quando, ormai all'estremo delle sue forze e con il naso sanguinante, Hito non parlò:

"Caro fratello, devi imparare che non tutto ciò che si vuole si può avere con la violenza o con gran facilità come vorresti tu. Perciò continua pure a picchiarmi, io non opporrò resistenza ma non riuscirai mai ad avere S... Lei è uno spirito libero e non credo si lascerà domare tanto facilmente da te come tutte le altre ragazze su cui hai fatto colpo nei secoli passati!"

Kevin: "Non ti azzardare a parlarmi in questo modo e con questo tono pacato come se non stessi dicendo nulla di provocatorio contro di me... Io amo S!!! E' proprio per questo che voglio sposarla, perché è diversa dalle altre e poi perché avevo promesso a mio fratello di proteggerla"

Durante la loro lunga ed animata conversazione, S era stata convocata dal Conte nonno.

Una volta nella camera del Conte, entrò e vide che la stava aspettando voltato verso la finestra aperta che si affacciava sull'infinito spazio vuoto ma bellissimo del cielo. Una volta sentito che la porta si chiudeva, si voltò con una foto incorniciata che teneva stretta tra le mani accarezzandola con le sue lunghe unghie.

C. D. : " Cara nipotina, ho saputo che stavi cercando di scappare Come mai? Non ti trovi bene? Dimmi pure tutto ciò che non ti piace, in modo che io possa fare qualcosa per non farti andare via. Ti prego, tu sei l'unica che in questo momento potresti farmi veramente felice!"

S: "Io non ti conosco ancora molto bene, ma mi piacerebbe. Ti ho voluto bene sin dal nostro primo incontro, però sono rimasta fin troppi giorni qui e credo sia ora ti tornare a casa mia, perché mi staranno aspettando tutti i miei amici ed anche mia madre"

C. D.: "Tua madre è viva?!?!"

S: "Non è la mia vera madre, almeno da quel che ho capito di ciò che mi hai detto, ma è colei a cui Kevin mi ha raccontato averle affidato le mie cure all'età di dieci anni."

C. D.: "Bene, allora è deciso, verrò a vivere con te in modo da imparare a conoscerci meglio!"

S: "E' veramente una bellissima idea! Sarò felicissima di ospitarti caro nonno e se vorrai unirti a me e Kevin, partiremo domattina per far ritorno alla Survival School."

Il Conte accettò e lei, dopo avergli fatto dono di un suo leggerissimo bacio sulla guancia, salì in fretta le scale per andare in camera sua e preparare le valige, ma la trovò distrutta, con i due litiganti per terra con Kevin sopra Hito che continuava ancora a colpirlo animatamente.

S non perdette tempo ed andò a posizionarsi tra i due coprendo Hito ormai ridotto malamente anche se un essere immortale. Dopo aver guardato Kevin in modo quasi di disprezzo, aiutando l'altro ad alzarsi e portandolo in infermeria, uscirono dalla camera lasciando Kevin solo, per terra, stupefatto dal comportamento di S e, scendendo la scalinata, Hito appoggiato sulla spalla di lei barcollante, incontrarono nuovamente il Conte, questa volta però insieme ad un'ospite sconosciuta. Era elegantissima, con un lungo vestito rosso, lunghi capelli bianchi ed ondulati, occhi di un intenso ed ipnotico colore rosso sangue, un lungo vestito rosso con vere rose rosse e lunghi guanti sempre rossi che coprivano un paio di mani minute e sicuramente bianchissime come il colore del suo viso.

P.S. se trovate qualche errore grammaticale,che sicuramente ho tralasciato, ditemelo pure. Grazie e spero vi stia piacendo questo libro!


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