Capitolo 10- Gita Al Castello

I giorni alla Survival School passavano veloci, ma non erano fatti solamente di allenamento e lezioni delle materie tradizionali, ma a queste si alternavano le gite scolastiche, quelle che più amavano fare tutti gli studenti. E come si può resistere alle gite?!? Oggi è il giorno della tanto attesa gita al castello sull'altura. È un grande giorno per gli studenti, perché finalmente dopo cinquant'anni, il castello è stato riaperto. Questo non è un castello come gli altri, ma un castello incantato, che si dice sia pieno di fantasmi e creature fatate. È stato riaperto dopo così tanto tempo perché accadde moltissimi anni fa che un ragazzo sparisse durante una gita al suo interno; questo ragazzo non fu mai più provato e durante tutti questi anni, gli abitanti hanno contribuito a rendere il castello un luogo più sicuro.

Faendal: "Oggi è il grande giorno! Non devo perdere quest'occasione. Glielo dirò, sì. oggi glielo dirò!!!" Il nostro Faendal è in uno stato molto deciso ma anche confusionario, perché vorrebbe dichiararsi ad S ma nel frattempo ha paura di essere respinto

Fae: "E se mi respingesse per quel moccioso di Fiducia?!? Non lo permetterò, lei dev'essere mia" In quel momento arriva F

F: "Ciao Fae, come va? Hai già visto la ragazza nuova?"

Fae: "No, perché me lo chiedi?"

F: "Perché non vedo neanche S e pensavo fossero insieme!"

Fae: "Non credo, visto il modo in cui l'ha trattata ieri"

F: "Cosa intendi dire con questo? Lei ha fatto ciò che era giusto"

Fae: "Certo, intendevo dire solo che non credo siano insieme visto la reazione che ha avuto ieri Elisabeth"

F: "Vado a cercarla!"

Fae: "Io rimango qui nel caso in cui tornasse" Fiducia andò a cercare S e Faendal ricominciò con il suo monologo, fino a quando non vide comparire la ragazza. Andò verso di lei e cominciò a parlarle con una serie di domande:

Fae: "Ehy! Come va? Sei raggiante stamattina"-Poi lei lo interruppe- "Hai visto F? E' venuto per caso a cercarmi visto che sono uscita presto da casa stamani?"

Fae: "No purtroppo, mi spiace tanto, cosa gli volevi chiedere?"

S: "Niente di che! Dovevo dirgli che dovevamo fare coppia per la gita al castello, ma credo la farò co qualcun altro"

Fae: "Ci sono io!!!"-rispose quasi facendo spaventare la poverina- "Sarei molto felice di fare coppia con te e credo anche a te farebbe piacere avere un ragazzo come me al tuo fianco che ti salverà combattendo contro i fant___"

S: "Si, va bene, ma non voglio sentire più nessun'altra parola su fantasmi, salvataggi e cose di questo genere!"

Fae: "Agli ordini! Però almeno ho raggiunto la fase A... adesso si passa alla B" "Oh guarda, ecco Fiducia ed è anche in dolce compagnia"- "hihihihi "-sogghignò- " Adesso è spacciato!!!"

F: "Ciao S, finalmente ti ho trovata, dov'eri? Ti ho cercata dappertutto"

Fae: "Ah sí? Giochi sporco moccioso...adesso ti faccio vedere io"
"Era con me, le ho chiesto di fare coppia con me"

Ma come al solito, Speranza gli mise i bastoni tra le ruote:

S: "Per la verità... Gliel'ho chiesto io, visto che non ti trovavo da nessuna parte. Ma ho visto che hai già trovato un partner, perfetto."

Elisabeth era alle stelle, come Fae dopotutto, invece Fiducia era rimasto un pò confuso e guardava quella bellissima ed impassibile espressione di S. Ad un tratto sentirono il direttore annunciare che avrebbero iniziato la lunga migrazione, ed anche scalata, verso il castello

Il direttore era un uomo sulla settantina; molto sicuro di sé, con capelli bianchi che andavano ad unirsi e diventare tutt'uno con la barba, gli occhi piccoli, azzurri e a mandorla, ma aveva un paio di lunghi orecchini che gli davano un'aria più giovanile. Era sempre avvolto da un mantello bianco fuori e verde all'interno con delle rifiniture ed una spilla dorate accompagnate da una cravatta marrone.

I ragazzi, pian pianino ed in fila per due, si diressero al castello sull'altura dell'isola e tra queste coppie c'erano: S con Fae, F con Lizzie(Elisabeth), Monika con Hayato, Violet con Zero e Aramis era stato lasciato solo come serra fila.

Povero, chissà quanto se la sarà presa per essere arrivata in ritardo ahahah.

Una volta arrivati, Fae, quando so stavano accingendo ad entrare, cominciò a fissare sempre più intensamente la mano di S, fino a quando, pian pianino, non gliela prese:

Fae:*prende la mano ad S e stringe le sue dita tra quelle di lei*

S: "Che stai facendo?"-*sfila velocemente la mano*

Fae: "Scusa, io... Io... Forse è meglio non dire niente e aspettare un altro momento"

S: "Non voglio sentire scuse, cammina!!!"

LUNGO pensiero di Fae: " Ma quanto è bella e forte pagherei con la vita pur di rimanere per sempre con lei. Ma...aspetta... se io muoio non potrò rimanere al suo fianco!!! Allora credo pagherei con la vita di F... sì, proprio così hihihi"

Direttore: "Forza ragazzi, adesso non ammucchiatevi ed entrate al castello a due a due, come vi siete disposti in fila"

Dall'altra parte, c'era F che, forzato da Lizzie a rimanere a braccetto con lei, era furioso e i suoi pensieri si avvicinavano quasi ad odiare Fae:

F: " Quello sbruffone, mi ha preso in giro, sapeva dove si trovava S e quando è arrivata, non si è neanche sognato di venirmi a chiamare, ma ha approfittato chiedendole di essere il suo compagno di fila!!! Che rabbia! Ma non riuscirà nel suo intento, perché se solo oserà avvicinarsi a lei, io sarò pronto a colpirlo così forte che non ricorderà neanche chi sia... Oh mio Dio, sono arrivato davvero a pensare queste cose orrende?!? No, non farò niente di tutto ciò, conquisterò il suo cuore alla vecchia maniera, senza lotte o pensieri odiosi contro qualcun altro"

Lizzie: "Cos'hai F? Ti vedo pensieroso! Qualcosa ti tormenta?"

F: "No, niente, tranquilla"- Poi tornò al suo sguardo pensieroso e quindi a guardare il vuoto pensando sempre al volto angelico di S.

Aramis era sempre serra fila, sempre solo, a guardare invidioso le altre coppie.

Sono entrati al castello dove vi è molto buio. Vi è una grande scalinata con un lungo tappeto sopra. Dal soffitto penzolava un grande e lussuoso lampadario tutto d'oro e con delle pietre di cristallo che sembravano gocce di rugiada colpite dai raggi lucenti del mattino. C'erano statue mitologiche dappertutto.

"Meraviglioso!!! "- disse Monika

Continuarono il loro giro, fino a quando, ad un certo punto, non si trovò più Lizzie. Tutti si allarmarono ed iniziarono a cercarla in tutti i posti possibili e immaginabili, ma non tutti si preoccupavano per questo, c'era chi come Fae pensava solo a come far innamorare qualcuno, infatti, mentre cercavano, lui ed S, Lizzie in un antro buio ed oscuro del castello, non perdette tempo: afferrò S per un braccio e la avvicinò bruscamente a sé. Poi disse:

Fae: "È da quando ti ho vista la prima volta che volevo farlo"- La spinse contro un muro e cercò ripetutamente di baciarla, ma S scalciava e avendo fatto anche judo, non vi fu neanche bisogno di chiedere aiuto: gli diede una gran pedata a las pelotas e gli ruppe un braccio, tutto in un millesimo di secondo.

dopodiché tornò con il gruppo che nel frattempo aveva ritrovato Lizzie, addormentata in un cantuccio, chiamò a parte il direttore e gli disse tutto. Quando tutti uscirono dal castello, il direttore chiamò Fae che stava cercando di uscire senza che nessuno se ne accorgesse e lo informò che era espulso per due settimane:

Direttore: "Così avrai il tempo di ragionare su ciò che hai fatto!"

Mentre tornava a scuola, S, perplessa e con le lacrime agli occhi, incontrò F che da quando avevano concluso la gita non aveva smesso neanche un minuto di cercarla:

F: *si avvicinò ad S* "Ehy , cos'hai? Dove sei stata tutto il tempo? Cosa ti è successo? Non sai quanto ti ho cercata, sono stato in pensiero per te"

S si asciugò le lacrime con l'intento di non far vedere che stesse piangendo ma...

F: "Perché piangi?"

S: "Niente, niente , non ho assolutamente niente"

F: "Hai ripetuto niente tre volte, ti conosco S, quando dici così lo so che ti è successo qualcosa"

S esplose nuovamente in un caldo pianto e si mise a stringerlo forte, così forte che F ne fu sorpreso ma allo stesso tempo contento e continuarono in un abbraccio che sembrò eterno

F: "Ci sarò sempre io qui a proteggerti, stai tranquilla"- Le baciò delicatamente la fronte e la portò a casa.

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