La rivincita di Iris
Anzio, 17 febbraio 1944
La favola marittima di Giada e Rinaldo continuava, nonostante il mondo fosse nel caos più totale e ad Anzio gli sbarchi non fossero finiti: sembrava quasi che quell'evento, così strettamente politico e strategico, sembrava mandato dal destino apposta per farli rincontrare; Rinaldo non aveva mai smesso di amarla, e l'aveva pensata giorno e notte, anche quando sembrava che avesse definitivamente scelto Enrico; Giada, nonostante fosse consapevole del perché la famiglia l'avesse mandata lontano da San Felice Circeo, si era resa conto che quel giovane riservato e coraggioso l'avrebbe amata come nessuno avrebbe fatto mai: si erano finalmente ricongiunti, e adesso più niente e nessuno li avrebbe divisi, neanche la Gestapo o gli squadristi messi insieme.
Ancora era presto per confessare apertamente il loro amore a tutti, ma chi aveva modo di frequentarli ogni giorno - la contessa Orsini, Elsa, Iris, le amiche di Roma Luisa, Doriana e Astrid - li vedeva mano nella mano, sorridendo complici, aveva sicuramente capito che tra quei due c'era una forte intesa, preponderante e pericolosa: chiunque conoscesse bene gli Spinelli e i Medina, sapeva che Giada e Giovanni erano una coppia da rotocalchi, e saperli divisi a causa di un anonimo tipografo di San Felice Circeo sarebbe stato uno scandalo di portata nazionale e internazionale, visto che il giovane Medina si era fatto conoscere anche a Parigi per i suoi studi e le sue lotte antifasciste.
Ma se c'era qualcuno a cui quella favola d'amore non andava giù, quella era Iris: Giada era infatti l'unico ostacolo nel suo ricongiungimento con Rinaldo, che era sempre stato nel suo cuore anche se tre anni prima se n'era andata con Menotti, sebbene l'avesse fatto non per amore ma perché il gerarca conosceva il suo padre americano Richard Carter; e invece tutto quello che aveva scoperto su quest'ultimo era che si trattava di un uomo pavido e bugiardo, il quale, dopo essersi divertito con una giovane Irene Cataldo la sera della festa di San Felice Ränne, se n'era tornato negli Stati Uniti senza sincerarsi di averla lasciata incinta perché lasciatosi abbindolare dalla sua fidanzata legittima Henriette.
L'unico uomo che aveva sognato davvero nel suo futuro era Rinaldo; la giovane Cataldo era consapevole di aver fatto sfumare quel futuro per un sogno fatuo, tuttavia non aveva alcuna paura di riprenderserlo: dentro di sé sentiva che l'antico interesse di Marini per lei non si era mai spento, e che quello nei confronti della giovane Spinelli fosse solo un abbaglio.
Nella sua testa andava formandosi un piano, che nessuno sospettava a parte l'unica persona che la conosceva come le sue tasche: Elsa.
La Filomusi infatti si era accorta degli sguardi inceneritori che Iris lanciava ai due giovani innamorati.
<< Si può sapere che hai in mente? >> le domandò subito.
<< Presto lo vedrai. Elsa, ti dico che Rinaldo tornerà da me... >> commentò, guardandoli ancora una volta.
Il suo piano per dividerli sarebbe stato semplice, ma efficace.
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