Conficcato nel cuore

Londra, 15 marzo 1944

Passarono diversi giorni e presto Iris e Tiberio si abituarono alla loro nuova vita: la pioggia non era più un fastidio, le sveglie antelucane lasciavano sempre meno sonno e anche gli altri dipendenti erano diventati molto più confidenziali con loro; il giovane Belmonte era stanchissimo a fine giornata, ma di una stanchezza produttiva, frutto di giornate passate solo a lavorare; la Cataldo adorava i figli di Rebecca, si trovava talmente bene con loro da dimenticare che avessero anche il sangue di Gianfranco nelle vene.
La primavera stava arrivando perfino in un luogo freddo e umido come il Regno Unito: avevano una nostalgia terribile del marzo italiano, del suo beltempo, delle sue temperature miti e dei suoi fiori, della gente che cominciava ad andare in villeggiatura; ma fortunatamente quegli scenari rivivevano nelle lettere che ricevevano spesso da Annalisa, Luciana, Enrico, Elena ed Elsa.
Quel pomeriggio Iris era in pausa: i bambini facevano il sonnellino pomeridiano e lei aveva voglia di respirare un po' d'aria fresca, dopo aver letto sul Times, il quotidiano più famoso del Regno Unito, notizie sulla guerra e in particolare sulla battaglia di Montecassino.
Ricordava ancora quando, un mese prima, Tiberio le aveva telefonato proprio da lì: era sopravvissuto per un soffio e stava tornando da lei per aiutarla a svelare il mistero di Rebecca Tagliacozzo; dopo un mese entrambi lavoravano alle sue dipendenze, e la Cataldo non la considerava più una rivale in amore, ammesso che lo fosse mai stata.
E adesso lo guardava lavorare, sotto quel cielo grigio che mostrava alcuni spiragli di sole; aveva fatto tanto per lei, ma tuttavia non riusciva ad amarlo così come amava Rinaldo.
<< È stata fortunata a trovarlo, sapete? Un uomo che si occupi con così tanta devozione di voi... >> intervenne Rebecca, mettendosi accanto a lei ad osservare Tiberio.
<< È davvero un uomo d'oro, peccato che non me lo merito... >> rispose Iris.
<< Perché non ricambiate i suoi sentimenti? >> indovinò la Tagliacozzo.
<< No, non li ricambio e non so se ci riuscirò mai. Nei miei pensieri c'è un altro uomo, anche se lui mi ha lasciata per un'altra, e finché mi rimarrà conficcato nel cuore, non potrò mai provare sentimenti per qualcun altro >> confessò la Cataldo.
<< Anch'io continuo ad amare Gianfranco come il primo giorno, anche se siamo lontani. Ma a voi è stata concessa una fortuna più grande: non la sprecate, mi raccomando. Si dice che l'amore venga col tempo >> la fece riflettere l'una, tornando dentro.
L'altra pensò alle parole di quella donna che in Italia aveva lasciato la parte più spensierata di sé: la chiusura del suo cuore a parole sarebbe stata facile, ma sarebbero stati in realtà i fatti a contare.
Forse avrebbe davvero imparato a guardare Tiberio con occhi nuovi.

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