43.
Loris venne ricevuto presso la stimabile dimora del Signor Heinrich la domenica della stessa settimana. Una volta dentro ne restò assai affascinato, ogni elemento lo privò di fiato.
L'uomo lo invitò presso una graziosa stanza che lui chiamava "Eden", il quale soffitto racchiudeva un chiaro affresco di cielo, simile al colore degli occhi del pittore. Era presente un serpente in quel luogo tanto sacrale, essa era la compagnia di Gavriel.
Erano presenti un lungo divano e un cavalletto che sorreggeva una tela chiara, lo sgabello su cui Loris avrebbe dovuto sedersi si trovava proprio a qualche passo.
Gavriel indossava una pesante blusa da notte color seppia, aveva un leggero trucco sugli occhi, che rendevano il suo sguardo penetrante. Si sdraiò lungo il divano, tenendo tra le braccia la sua amabile bambina.
L'artista prese posto sullo sgabello e tirò fuori dalla borsa il suo materiale da disegno, si mise composto, corresse l'altezza del cavalletto e si preparò.
Sbirciò con un occhio l'uomo che doveva ritrarre, lo trovava attraente e piacevole da dover disegnare.
Posò le setole sulla tela, ignaro che da quel giorno in poi, avrebbe disegnato solo e soltanto per il signor Heinrich.
THE END
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