Capitolo 23
Stiles, finito il discorso, si ritrovò sommerso dalle persone. Perse la conta delle pacche sulle spalle, degli abbracci e dei "mi dispiace". Forse non tutti avevano capito che non era affatto la vittima in quella situazione. Riuscì a liberarsi solo quando Isaac, con la scusa di abbracciarlo, se lo trascinò dietro, portandolo lontano dal Nemeton, di fianco un albero contro cui era poggiata Cora.
"Ehi, piccola Hale"
"Stiles, ti voglio bene, lo sai vero?"
Stiles annuì stranito, guardando però Isaac sorridente.
"Bene. Però Derek è mio fratello e tu fino a dieci minuti fa dovevi sposarti, non voglio che..."
"Cora, mi stai chiedendo di non far soffrire tuo fratello?"
Cora si staccò dall'Albero e gli si avvicinò, mettendogli le mani sui bicipiti.
"Lo so che è stato il primo a farne a te, ma..."
"È pur sempre tuo fratello, lo so. Sta tranquilla" le disse interrompendola e abbracciandola, per poi chiederle "Sapevi tutto anche tu?"
"No, Lydia si riferiva a Raven, io non avrei mantenuto il segreto"
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Derek si sedette al tavolo su cui c'era il suo nome, insieme ai suoi beta. Dopo un po' furono raggiunti anche da Isaac e Cora, mentrei anche gli altri ospiti prendevano posto. Cercò Stiles con lo sguardo, ma non lo trovò, poco dopo arrivò la prima portata, ma nessuno al suo tavolo sembrava avere fame.
"Der" gli si rivolse Cora "stai agitando anche noi quattro, magari è in bagno"
"Nah" si intromise Isaac "Ecco gli sposi"
Derek si girò verso l'entrata del tendone giusto in tempo per vedere Stiles e Scott entrare a braccetto, diretti verso il tavolo centrale. Quando si sedettero, Scott cominciò ad agitare una mano salutando tutti, mentre Stiles guardò solo verso il suo tavolo, incontrando i suoi occhi, per poi abbassare lo sguardo. Derek sapeva che avrebbero dovuto parlare, e presto anche. Non si vedevano dalla loro chiacchierata ed ora era successo tutto quello. Non pensava che Stiles non fosse più arrabbiato, ma doveva provarci.
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Stiles sarebbe voluto andare via subito dopo la lettura della lettera, ma Lydia l'aveva praticamente incastrato. Le aveva anche mandato un messaggio riempiendola di insulti, ma lei aveva risposto solo con "Fammi sapere se l'arrosto è davvero buono come diceva il cuoco". Non gliel'avrebbe detto, non era riuscito a mettere nulla sotto i denti e si sentiva troppi sguardi addosso. Per fortuna la maggior parte degli invitati colleghi del signor Martin se ne erano andati, non avrebbe sopportato anche tutti quegli sguardi di vecchi giudicanti.
Quando il secondo piatto fu portato via, ancora intatto, Stiles, sentÌ la musica diffondersi piano.
"Amico, devo lasciare un attimo la parte della tua sposa, vado a chiedere alla mia kitsune se le va di ballare. Sperando non mi schiacci i piedi"
Stiles sorrise verso suo fratello.
"Vai, sei stato una sposa fantastica!"
Quando Scott invitò Kira ed insieme raggiunsero la pista, Stiles si alzò cercando di non farsi vedere, ma non aveva considerato una persona.
"Figliolo, siediti"
Lo sceriffo l'aveva afferrato per un polso, indicando il posto libero al suo tavolo a cui erano rimasti solo lui e Melissa. Stiles accettò l'invito e aspettò che suo padre parlasse.
"Stai bene?"
"Si papà, tutto quello che ha scritto Lydia è vero, te l'ho detto"
"Non ho detto che non ti credo, ti ho fatto una domanda"
"Sto bene, davvero"
Melissa poggiò una mano sul braccio di John.
"Stiles, tuo padre è solo preoccupato, così come me. Ma se dici di stare bene, ti crediamo. È solo strano"
"Lo so, non sono cose che accadono tutti i giorni, ma va tutto bene, poi vi spiegherò tutto per bene, promesso. Ora vorrei solo...un po' di respiro"
Stiles si sentì stringere da suo padre in un abbraccio un po' impacciato, prima di sentirsi sussurrare "Qualsiasi cosa tu scelga di fare, falla con il cuore", poi si alzò r finalmente uscì all'aria aperta. Si avvicinò ad un albero e si sedette ai suoi piedi, sentendo in lontananza la musica continuare a suonare.
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"Derek, alza il culo e va fuori"
Derek guardò Raven davvero male, uno dei suoi peggiori sguardi, prima di ringhiarle un "Mi stavo già alzando" e dirigersi nella direzione presa da Stiles. Kira lo intercettò poco prima dell'uscita, dicendogli qualcosa che non aveva capito a pieno, ma proseguì senza pensarci. Non impiegò molto a trovare Stiles nonostante il buio, sentì il ragazzo prendere profondi respiri, ma sentiva la calma dal suo odore. Quando fu certo di non essere lui quello agitato, fece qualche altro passo cercando di fare rumore con i piedi per non spaventare l'altro. Stiles, infatti, alzò lo sguardo sulla sua figura, non sembrando per nulla stupito.
Derek non sapeva cosa dire, non sapeva da dove iniziare. Avrebbe voluto scusarsi, senza nemmeno sapere per cosa, ma aveva fatto arrabbiare Stiles l'ultima volta. Quando si trovò con le punte dei piedi in contatto con quelle del ragazzo seduto per terra, si piegò di poco in avanti, senza pensare, ancora una volta vittima del lupo, e tendendo una mano in avanti.
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Vedere Derek avvicinarsi non l'aveva stupito più di tanto. Sapeva che avrebbero dovuto parlare e forse si era allontanato anche per quello. Si era sentito i suoi occhi addosso per tutto il tempo, sapeva che sarebbe stato seguito. La cosa che però l'aveva stupito era stato il vedere Derek abbassarsi, tendergli la mano e dirgli "Vuoi ballare con me?"
Stiles allungò una mano a sfiorare quella dell'altro, senza smettere di guardare i suoi occhi, e si fece forza sulle gambe per alzarsi. Derek gli mise un braccio intorno a un fianco, mentre con l'altra mano teneva ancora la sua, cominciando ad ondeggiare piano.
Il ragazzo si sentiva in imbarazzo, non aveva mai ballato in quel modo con nessun uomo, e poi erano da soli, lontani dalla pista da ballo.
"Stiles, rilassati" si sentì dire da Derek mentre allo stesso tempo cominciò ad avvertire la mano posata sulla sua schiena compiere leggero movimenti concentrici, come per calmarlo.
"Io...si, ok" si ritrovò a balbettare, stringendo forte la mano dell'altro e spostando la sinistra, che aveva posato su un suo bicipite, fino a poggiarla sul suo petto.
Call it magic, call it true
I call it magic when I'm with you
And I just got broken, broken into two
Still I call it magic, when I'm next to you...
Il primo a parlare fu Derek, Stiles stava ancora cercando di capire cosa stesse succedendo.
"Conosci il titolo di questa canzone?"
Stiles annuì, seppur stranito per quella domanda.
"È Magic, dei Coldplay"
"Kira mi ha detto una cosa prima, ora la capisco. Ha detto Magic, è un regalo si Lydia"
Stiles scosse la testa quasi rassegnato, "Aveva programmato tutto" disse sorridendo.
"Io non ne sapevo nulla"
"Lo so, mi ha spiegato tutto, lo sapeva solo Raven e credo Kira"
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I don't, no, I don't, no, I don't, no, I don't
No I don't, it's true
I don't, no, I don't, no, I don't, no, I don't
Want anybody else but you...
Derek sapeva di dover dire qualcosa, prese un profondo respiro, strinse ancora un po' il ragazzo.
"Mi dispiace. Per essere andato via, per non essere tornato e per averti inconsapevolmente sconvolto di nuovo la vita"
Stiles sembrò pensare a lungo a cosa rispondere, poi afflosciò le spalle, come se si fosse arreso.
"Per me non te ne sei mai andato, ora riesco a capirlo"
Call it magic, cut me into two
And with all your magic, I disappear from view
And I can't get over, can't get over you
Still, I call it magic, such a precious truth
Derek ormai non riusciva più a stupirsene di come il suo lupo reagiva a Stiles. Sentì la sua mano lasciare la presa su quella dell'altro e il suo braccio raggiungere l'altro sulla vita del ragazzo. Aveva un bisogno fisico di stringere quel corpo e lo fece, appoggiando la testa sulla spalla di Stiles che si irrigidì, il braccio ancora immobile, alzato. Sembrò rilassarsi nell'esatto momento in cui Derek spostò il naso portandolo a contatto con il suo collo, annusando forte la sua agitazione. Sembrò ancora una volta arrendersi e lasciarsi andare, prendendo anche Derek alla sprovvista perché Stiles gli portò le braccia al collo con uno slancio così forte che fece un piccolo passo indietro.
And if you were to ask me
After all that we've been through
Still believe in magic?
Yes, I do
Of course I do...
La musica finì, ma loro rimasero abbracciati perdendo la concezione del tempo. Derek si sentiva finalmente completo. Rivide in un flash gli ultimi cinque anni: Il suo nuovo branco, la sua nuova vita, capendo solo in quel momento di essere stato sempre incompleto.
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