Capitolo 14

Stiles si sentiva davvero, davvero in imbarazzo. Non gli era mai successo di trovarsi in una situazione simile, quindi all'inizio, quando la ragazza cominciò a ballare di spalle strusciando il sedere sulle sue cosce, fu sicuro di essere diventato della stessa tonalità delle luci. Per fortuna le altre consumazioni arrivarono in fretta e ad intervalli quasi regolari e anche se sugli altri l'alcool non aveva nessun effetto, lui si senti molto più rilassato.

Per qualche secondo la sexy infermiera si staccò da lui, ora non aveva più il camice, e Stiles si guardò intorno. Aveva la vista annebbiata, ma vide la sexy poliziotta prendere delle manette dalla divisa e allontanarsi da Scott che era piacevolmente sconvolto.

"Ora vorrei tanto ricominciare il giro daccapo, dal bestione triste. Posso ammanettarti?"

Stiles vide Derek alzarsi e avvicinarsi alla porta, ma sentì anche se stesso parlare, riuscendo a stento ad articolare una frase.

"Fermo li! Devi partecipare alla mia cosa...alla mia...festa. È una festa"

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Derek riuscì a stento a girarsi dopo aver sentito Stiles bloccarlo, che si sentì anche afferrare un braccio dal ragazzo che lo trascinò di nuovo su uno dei divanetti. Era stato preso troppo alla sprovvista, quindi Stiles riuscì a spingerlo a sedersi senza che lui opponesse resistenza. Derek pensò per mezzo secondo al fatto che il suo lupo non avesse reagito, perché quello mezzo dopo Stiles gli si era messo davanti poggiando le mani ai lati della sua testa, sullo schienale, e si era piegato in avanti.

Alle orecchie di Derek arrivarono distinti mormorii.

"Ma che cazzo" Scott.

"Dobbiamo staccarglielo di dosso? Derek lo ucciderà" Liam.

"Oh, questa si che è inaspettata" Isaac.

"Oh" Thomas.

"Ma è un matrimonio gay?" La poliziotta, probabilmente.

Derek notò quanto puzzasse Stiles di alcool, l'aveva visto bere sei bicchieri pieni di strani cocktail, quindi gli afferrò le braccia per liberarsi, ma il ragazzo non sembrava d'accordo.

"Devo ammanettarti io per tenerti qui? Qui con me?"

A quelle parole Derek smise di fare forza, ma mantenne lo stesso le mani intorno ai polsi di Stiles. Stiles che lo guardava con gli occhi annebbiati e arrossati.

"Stiles, sei ubriaco, esci a prendere aria"

Derek si vide rivolgere uno sguardo di puro scherno, prima che Stiles parlasse.

"Nah, non mi va. Vorrei fare altro"

Derek non voleva davvero sapere cosa avrebbe voluto fare Stiles. Guardò alle spalle del ragazzo e vide come gli altri li stessero guardando come se si aspettassero che esplodessero entrambi: Sembravano quasi spaventati. Le due ragazze non c'erano più.

"Lo sai cosa vorrei fare, Sourwolf?"

"Stiles, ti pentirai di qualsiasi cosa tu stia per dire"

"Credo di essere abbastanza ubriaco da dimenticarmene domani"

Ed sorprese di nuovo Derek. Tenendo sempre le mani sul morbido divano, Stiles si fece ancora più avanti alzando le gambe sul divano ai suoi lati. Gli si mise praticamente a cavalcioni e Derek, mentre lui si abbassava verso il suo orecchio destro, gli strinse ancora di più i polsi, solo che non fece nessun movimento per scacciarlo via. Ci sarebbe riuscito in meno di tre secondi a spostarselo di dosso, ma Stiles aveva ormai ripreso a parlare, a sussurrare questa volta, anche se era inutile date le capacità uditive dei presenti.

"Vorrei fare sesso con un uomo prima di sposarmi. E sono quasi convinto che stasera sia la mia ultima possibilità. Cosa ne pensi?"

Derek, nello stesso momento in cui quelle parole gli si infransero contro l'orecchio, sentì un ringhio basso nella propria gola che sembrò preoccupare Scott.

"Dai, Stiles, lascia in pace Derek, ok? Vuoi che andiamo a casa?"

Scott gliel'aveva tolto di dosso mentre Thomas si era avvicinato a lui.

"Tutto a posto, capo?"

Derek semplicemente annuì, poi si alzò e uscì dal locale. A breve distanza poteva sentire i passi del proprio beta che cercava di raggiungerlo. La serata era ufficialmente finita.

Dopo un interrogatorio da parte di Raven e Cora, Derek era riuscito ad entrare nella propria camera. Sua sorella gli aveva semplicemente schioccato un bacio su una guancia, Raven aveva sentenziato "Se questo matrimonio non è una farsa o non nasconde qualcosa, io in realtà sono un pesce palla mannaro", poi gli aveva stretto le braccia intorno alla vita staccandosi subito. Erano rari i momenti in cui la ragazza si lasciava prendere da queste dimostrazioni di affetto, il più delle volte lo dimostrava con frecciatine e commenti sarcastici.

Derek si ritrovò nel proprio letto, quindi, alle tre di notte passate, senza un briciolo di sonno e con le scene di poco prima a passargli davanti agli occhi aperti. Per fortuna qualcosa lo distrasse.

(Ore 03:18) Derek, scusa per Stiles, era praticamente andato. Forse avrei dovuto controllare di più le sue ordinazioni. Le cose che ha detto saranno state frutto di una qualche sorta di delirio etilico, credo. SM

(Ore 03:19) Siete a casa? DH

(Ore 03:21) Si! Ho portato Stiles a casa sua con l'aiuto di Isaac e Liam e l'abbiamo messo a letto. In realtà.. Continuava a chiedere perché te ne fossi andato. Ma domani si sarà dimenticato tutto. Buonanotte, Derek! SM

(Ore 03:23) Già. Notte. DH

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La mattina successiva, beh alle dodici era quasi il pomeriggio successivo, Stiles si alzò stiracchiandosi e richiudendo in fretta gli occhi per la troppa luce che entrava dalla finestra che gli mandava fitte alla testa sempre maggiori. Dopo un po' riuscì ad afferrare il cellulare per controllare l'ora.

(Ore 10:31) Quando ti svegli chiamami. SM

(Ore 10:48) Ricordi qualcosa? SM

(Ore 10:49) Vabbè chiamami lo stesso. SM

(Ore 11:01) Ehi, com'è andata ieri? Divertito? LM

Stiles, dopo aver letto i messaggi, si infilò di nuovo sotto le coperte, con la testa nascosta sotto il cuscino. Un unico pensiero nella testa.

"Devo assolutamente parlare con Derek". 

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