Capitolo VI
Attenzione: vi avviso che in questo capitolo è presente una scena rossa, ricca di particolari. Se qualcuno non volesse leggerlo e saltare al prossimo capitolo è libero di farlo senza porsi troppi problemi, solo andrebbe letta l' ultima parte del capitolo.
Grazie, DeaAtena.
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Quella sera stessa Ilka si trasferì negli appartamenti del re, abbandonando le stanze che per qualche settimana erano state la sua casa.
Inutile dire che Sten voleva stare un po' da solo con la moglie.
Da quando erano convolati a nozze non avevano avuto un minuto libero, sempre impegnati con parenti, amici e tutti i nobili invitati e soltanto alla sera erano finalmente riusciti a restare soli.
Non che alla principessa facesse piacere, chiaramente.
Quella giovane era davvero tanto ostinata e non riusciva proprio ad ammettere la sua attrazione nei confronti del sovrano.
Non appena aveva messo piede nella sua stanza o meglio nella loro stanza, un ansia sempre più crescente le era serpeggiata nelle membra, lasciandola immobile a fissare il grande letto davanti a lei.
Quello stesso letto che da quel momento in poi avrebbero dovuto condividere insieme.
In quel momento le vennero in mente le parole che le aveva detto la cameriera la prima volta che le aveva mostrato quelle porte.
-Quella è la stanza dove alloggerà il futuro erede al trono.-
Parve rendersi conto del significato di quelle parole proprio osservando il suo sposo che stava a pochi passi da lei.
Il loro rapporto sarebbe dovuto divenire intimo, molto intimo e lei in quel campo non aveva davvero nessuna esperienza.
Il suo primo bacio glielo aveva dato suo marito e la sua conoscenza in materia era nulla.
Lei non aveva avuto nessuna madre che avesse potuto istruirla a causa della sua morte prematura ed Ilka non aveva mai potuto apprendere quelle nozioni da nessuno.
Sten, al contrario, doveva essere stato istruito a riguardo e di sicuro aveva più esperienza di lei, anche se non voleva assolutamente sapere come se l' era guadagnata.
Il suo sposo si voltò a guardarla proprio mentre lei faceva correre gli occhi sulla sua figura massiccia.
L'uomo sorrise, notando le guance color cremisi della moglie e le sue manine strette a pugno.
Era imbarazzata e con quell' espressione sul viso sembrava quasi buffa.
-Venite qui- la invitò,fissandola in quei suoi bellissimi occhi violetti.
Ilka, seppure timorosa di quello che stava per accadere, si avvicinò al marito, osservando le sue braccia muscolose che si aprivano per lei.
La strinse al suo corpo, facendole percepire il suo desiderio per lei.
Era duro e gonfio ed i suoi pantaloni non erano in grado di celare completamente il suo turgido membro.
La giovane principessa arrossì all' istante, diventando un tutt'uno con la tappezzeria scura della stanza.
-Non dovete vergognarvi di ciò che sentite. Questo è il desiderio di un marito nei confronti della propria bella moglie.- nonostante quelle parole, che potevano essere gentili, Ilka si sentì comunque a disagio.
-I-io...- balbettò per la prima volta da quando lo aveva conosciuto; non sapeva cosa doveva fare, come doveva comportarsi, non sapeva assolutamente nulla di quella questione e l'ansia e l'imbarazzo non la stavano di certo aiutando.
Senza dire una parola, Sten le sollevó il viso passandogli due dita sotto il mento e portò i loro sguardi ad incrociarsi.
In quel momento alla giovane sembró di aver davanti un vichingo.
Forte e possente.
Le loro labbra si incontrarono prima che lei potesse rendersene conto e ben presto si ritrovarono ansimanti e famelici.
Sten la sovrastava con il suo metro e novanta e prenderla in braccio era stato l' unico modo per avvicinarsi a quelle sue belle labbra morbide.
La stretta sulla sua vita si intensificò ed il loro bacio divenne più intenso e sensuale.
La principessa tentó subito di staccarsi, non appena le mani del marito, che si era seduto sul bordo del letto, iniziarono a vagare sul suo corpo caldo.
-Rilassatevi, non voglio farvi del male ma solo farvi provare piacere, un immenso piacere.- le sussurrò in un orecchio, lambendole il lobo con il denti e con la lingua.
Subito numerosi brividi le corsero lungo la schiena e lei si ritrovò a stringere tra le dita le ciocche color grano del suo sposo, che lentamente la stava portando in paradiso.
Sten la fece distendere sul letto e dopo poco la coprì con il suo corpo massiccio, sostenendosi sugli agili avambracci.
Si perse ad osservarla, lasciandole il tempo di metabolizzare il suo sguardo pieno di bramosia.
La sua donna, sua moglie era stesa sotto di lui, che lo fissava con gli occhi languidi ed umidi, non rendendosi conto di quale effetto producevano sul marito.
Il suo corpo prosperoso non lasciava spazio all'immaginazione e Sten si immaginava già la moglie nuda e pronta per lui.
Così la fece voltare e con estrema calma iniziò a sciogliere il fiocchi che tenevano insieme il vestito, scoprendo poco a poco la sua candida pelle bianca.
Mentre carezzava la sua pelle abbassò la nuca per posare dei caldi baci sulla schiena della moglie, che gli rispose con un gemito appena accennato.
Continuo la sua discesa, fino ad arrivare alle morbide curve del suo fondoschiena.
Ilka ormai era persa nei meandri del piacere che quelle grosse mani le provocavano.
Sten fece aderire il petto alla schiena della giovane,facendole sfregare il seno nudo contro il lenzuolo di seta, che le provocò un altra ondata di piacere.
Preso chissà quale coraggio la giovane si voltò nel suo abbraccio, lasciando che gli occhi dell'uomo si lustrassero a quella vista.
-Siete bellissima, moglie mia- le riveló lui, carezzandole il viso bianco.
-Io...vi ringrazio-
Sten calò nuovamente sulle sue labbra, assaporandole lentamente.
Era orgoglioso della sua sposa, orgoglioso che stesse iniziando a lasciarsi andare, orgoglioso che stesse iniziando a fidarsi di lui.
Dopo averle sfilato completamente l' abito si dedicò all' intimo che indossava per coprire il suo punto più nascosto e prezioso.
Istintivamente la biondina portò le mani alle lenzuola, tentando di sottrarsi alla vista dell' uomo.
-Non nascondetevi, mia sposa. Non dovete temere nulla. Sono vostro marito e non c'è nulla di male in ciò che stiamo facendo- le disse lui, spostandole con delicatezza le mani da dove le aveva posate.
Prese a carezzarla, fissandola in quei suoi magnifici occhi così poco comuni.
Ilka ormai aveva raggiunto la tonalità del Bordeaux, ma in compenso iniziava a rilassarsi.
Gli occhi del suo sposo la rassicuravano e le trasmettevano una sicurezza che mai aveva provato in vita sua.
-Io....desidero baciarvi- si stupì da sola di aver pronunciato quelle parole e quasi se ne pentì.
Il volto del marito era assolutamente stupito e meravigliato e Ilka temette seriamente di aver detto qualcosa di sbagliato.
Era la sua prima esperienza in tutta la sua vita ed il suo cervello era già in confusione.
In quello stato non sarebbe andata molto lontano.
Senza darle tempo per alcun ripensamento si fiondò sulle sue labbra, appagando il desiderio della moglie.
Non sarebbe mai stato sazio di quella bella bocca che ora gli si concedeva con così tanta generosità.
Le mani dell' uomo iniziarono a carezzare il bel corpo della sposa,
il suo corpo era morbido e Sten vi ci si perse dentro.
Le morbide curve del seno erano fatte apposta per essere contenute nelle sue mani e quei boccioli rosa non chiedevano altro che di essere vezzeggiati.
Iniziò a massaggiarli con entrambi i palmi delle mani, provocando brividi sempre più crescenti nel corpo della ragazza.
-Mio signore- ansimó lei, inarcandosi verso il corpo muscoloso del marito.
Sten si eccitò al solo udire quelle parole.
Mentre con una mano le massaggiava le dolci colline, l' altre scese a toccare quel punto nascosto che tanto bramava.
Era morbida e calda e grazie alle sue molteplici attenzioni a tutto il suo corpo, quasi non si accorse delle dita del sovrano che si stavano insinuando dentro di lei.
Sten gemette. Quell' antro caldo era terribilmente invitante e il suo corpo già sentiva il bisogno fisico di unirsi alla sua sposa.
Tuttavia doveva procedere con calma e lasciarle il tempo di abituarsi.
-Mio sovrano- ripeté Ilka, andando incontro a quella mano birichina che continuava a spingersi in lei.
-Non trattenetevi, moglie mia. Dimostratemi quanto mi desiderate- il giovane re si liberó finalmente degli indumenti che lo stavano costringendo in una morsa.
La sua mascolinità, già malcelata, si erse dentro gli indumenti a contatto con la sua pelle, strofinandosi sulla pelle nuda delle gambe della giovane.
Ella gemette e con un lieve imbarazzo allungò le mani sui lacci della camicia del marito, cercando di scioglierli.
Era improvvisamente diventata impaziente e le labbra leggermente socchiuse lasciavano intuire il godimento che la stava invadendo in quel momento.
Aiutato dalla moglie, il danese riuscì a disfarsi della camicia e rimanere così a petto nudo.
Era largo e massiccio e quelle spalle così ampie rendevano la sua figura massiccia rassicurante e temibile al tempo stesso.
Si occupò infine di togliersi da solo il resto dei vestiti, rimanendo completamente nudo.
Ilka a quella vista si fece piccola piccola sul letto, osservando il corpo del marito che la stava avvolgendo.
Lentamente, dopo essersi assicurato che lei fosse pronta ad accoglierlo, si fece strada in lei, lasciandole il tempo per abituarsi a quell' intrusione.
La principessa trattenne il respiro per qualche istante, stringendo nei pugni le fedeli lenzuola di seta.
-Rilassatevi e guardatemi negli occhi- le consiglio Sten, avvolgendo i suoi fianchi nella presa delle sue grosse mani.
La ragazza cercò di fare come le era stato detto e seppure terribilmente a disagio, fissò i suoi occhi violetti in quelli azzurri del marito.
In poco tempo raggiunse quella preziosa barriera che separava la ragazza dalla donna.
Dopo aver preso un lungo respiro ed aver posato le labbra su quelle frementi della sposa, si tirò indietro e spinse, rendendoli finalmente una cosa sola.
Ilka soffocò un grido nella bocca del marito, aggrappandosi con forza alle sue spalle possenti.
Sten si sdraiò ed in un attimo la portò sopra di se; dopodiché la avvolse tra le sue braccia, facendo quasi scomparire il suo esile corpo.
La giovane olandese circondó i suoi fianchi con le gambe e subito la frizione aumentò.
Quelle sensazioni erano estremamente piacevoli, anche se il dolore non era per nulla scomparso. Il modo in cui la stringeva la faceva sentire protetta e ben voluta.
-Ora siete mia moglie a tutti gli effetti- le sussurrò boccheggiando in un suo orecchio.
Complice lo stretto canale della moglie, gli bastò molto poco per arrivare al culmine e finalmente quanto il piacere lo travolse si riversò completamente in lei che urlava il suo nome.
* * *
Ilka si vergognava come un ladro.
Le sensazioni che aveva provato, stretta al corpo del marito l' avevano destabilizzata e nella sua mente si era sentita indecente e scandalosa.
Eppure quel calore, nonostante il dolore, che le si era irradiato dentro quando si erano uniti le era piaciuto ed in esso non aveva trovato nulla di male.
Subito dopo il loro amplesso il marito l' aveva stretta tra le braccia troppo stanco anche solo per sistemarsi.
L' aveva trattata con gentilezza riservandole un trattamento da vera principessa ed il bacio che le aveva dato prima di addormentarsi dimostrava quanto ci tenesse veramente a lei.
Ilka si sentiva un ingrata.
Suo marito era un brav' uomo che sia dai racconti di suoi padre che da quelli raccontati da lui stesso, era sempre stato invaghito di lei, tanto da volerne fare si dalla più giovane età la sua sposa.
Quell' uomo non aveva nulla che non andasse e la giovane non capiva perché lei dimostrasse tanta avversione nei suoi confronti.
Forse era ora che lei la smettesse di comportarsi in quella maniera per dimostrarsi un po' più riconoscente nei suoi confronti.
Mentre lo guardava dormire le sovvennero nuovamente alla mente le parole della sua cameriera.
-Quella è la stanza dove alloggerà il futuro erede al trono.-
Forse era venuto il momento di mettere da parte le sue paure e la sua testardaggine per dedicarsi un po' di più al rapporto che si sarebbe creato tra lei ed il marito nel corso degli anni.
Mentre ancora osservava i tratti del suo viso addormentato si portò involontariamente una mano al ventre, vezzeggiandolo con lievi carezze.
Si accoccolò al suo fianco, abbandonandosi completamente a lui e al sonno che la stava invadendo.
* * *
Sten si era perfettamente accorto del gesto della moglie e dentro di se non aveva potuto fare a meno di gioire.
Non glielo aveva mai detto, non avendone avuto l' occasione, ma era praticamente certo di provare un forte sentimento verso di lei.
Qualcosa che andava oltre l' affetto e la semplice infatuazione.
Chiuse nuovamente gli occhi e strinse a se il piccolo corpo della moglie, lasciando che i suoi respiri lenti e cadenzati lo portassero nel mondo onirico.
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Buonasera a tutti i lettori! 😊
Anche questo capitolo è stato abbastanza difficile da scrivere ma alla fine ci sono riuscita. Vi piace?
Oggi annuncerò il vincitore del concorso per la prestavolto di Ilka....
E.... Rullo di tamburi...
La vincitrice è:
Giupina
Complimenti, con Amanda Seyfried sei riuscita a convincermi e ti devo confessare che io avevo immaginato proprio lei come Ilka.
Detto ciò, chiudo un concorso e ne apro un altro. Questa volta sarà per il duca. Ricordate è un uomo con il volto rubizzo e porcino, ed anche grasso.
Come ultima cosa votate e commentate per il prossimo capitolo, perché lo farete vero? 😜
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