4. Per me è morta.

Cerco di fare il meno rumore possibile, mi sembra tutto così surreale, che cos'è cambiato in quest'anno in cui sono mancata. Possibile che dodici mesi siano bastati a cambiare ogni cosa?
- Joe, Joe, Joe possibile che quando io parlo tu non mi ascolti?-

Il cuore inizia a martellarmi nel cuore, il respiro per una frazione di secondi mi si blocca, risentire la sua voce è come ricevere una pugnalata dritta al cuore.
-Che cosa vuoi Nick.-
-Tu lo sai che cosa voglio-
La sua voce è dura, molto molto più dura e fredda di quando lo conobbi la prima volta. Mi sembra quasi di non riconoscerlo.
-No Nick non lo so, vieni continuamente qui a disturbare me è i miei clienti.-
Sento dei piccoli passi, e mi immagino Nick mentre si avvicina a Joe in modo minaccioso. Vorrei tanto alzarmi e guardarlo, vedere quanto un anno della mia assenza lo abbia reso diverso da come lo ricordo, ma sentendo la sua voce me ne posso fare un idea.

-Cambia il nome a questo posto, e togli queste foto, non te lo ripeterò una quarta volta, la prossima volta che vengo qui voglio che tutta questa robba sia sparita.-
Un colpo al cuore mi porta a portare la mano destra sul cuore. C'è così tanta rabbia nelle sue parole.
-Questo posto è dedicato a lei. Tutto rimarrà così com'è.-
Sento silenzio e ho quasi paura che Nick possa fare una qualche pazzia.
-Stai sfidando la mia pazienza Joe.-

Vorrei uscire da qui è parlare con lui. So perché è così arrabbiato con me, ma non può prendersela con gli altri a causa mia.
-Potresti venire qui è sentire parlare di lei, potresti ritornare ad essere il Nick di cui lei si era innamorato.-
La voce di Joe e così sicura e tranquilla, sembra quasi la voce di un padre che parla con il proprio figlio.

-Lei. Per. Me. È. Morta.-
La freddezza con cui scandisce ogni parola mi fa venire i brividi.
-Eppure io sono sicuro che tu l'ami ancora è per questo che non sopporti questo luogo, non sopporti che altri parlino di lei, perché la vuoi ancora tutta per te.-
Sento silenzio e poi qualcosa che viene scaraventato per terra.
Finalmente mi faccio coraggio e sollevo la testa per vedere che cosa sta succedendo.
Di spalle vedo Nick con ai suoi piedi un tavolo scaraventato per terra e il quadro con una mia foto in mano.
Sembra quasi che avesse intenzione di buttarla per terra anche quella , ma sembra perso nel fissare quella semplice foto.

Decido di farmi coraggio e di uscire dal mio nascondino.
Adesso posso vedere come stanno le cose. Poco più distanti da Nick ci sono dei ragazzi che sembrano state con lui, mentre Joe si trova nel mezzo a guardare quello che sta facendo Nick, mentre tutti i clienti guardano la scena senza dire nulla.
-Hai intenzione di distruggere anche quella mia foto?-
Il sentire la mia voce lo porta a farsi scivolare dalle mani il quadro, il quale procura un rumore inesorabile. Lo vedo voltarsi verso di me, molto lentamente. Fissa i suoi occhi nei miei come se per lui fosse impossibile che io mi trovo qui, davanti a lui.

Un anno in cui non ci vediamo lo hanno cambiato anche fisicamente. È molto più miscoloso, i suoi lineamente più duri, il suo sguardo più freddo e la barba incolta lo rendono più maturo. Perdo il respiro guardandolo, è bellissimo esattamente come me lo ricordo.
Esco da dietro il bancone e mi avvicino a lui senza preoccuparmi di chi sta guardando.

Lui è ancora immobile mi guarda senza dire una parole, sto iniziando ad avere paura che possa svenire da un momento all'altro.
-Nick, di qualcosa-
Non so che cosa voglio sentirmi dire, so solo che ora che mi trovo davanti a lui voglio sentirlo parlare.
- Va al diavolo.-
Mi da le spalle e a tutta fretta se ne va senza mai voltarsi.

Non so cosa volevo sentirgli dire, e mi sarei dovuta aspettare che si sarebbe rivolto a me in questo modo.
Vorrei rincorrerlo, parlgli, chiedergli che cosa cazzo sta combinando ma non lo faccio, perché so che arriverà il momento per ogni cosa.

Rimango immobile a guardare il punto in cui se ne andato.
-Azzurra va tutto bene?-
La mano sulla spalla e la voce di Joe mi portano a chiedermi che faccia ho in questo momento per portarlo a preoccuparsi di me.
-No non va bene, forse non sarei mai dovuta andare via.-
Vorrei fare qualcosa, anche se non so dire cosa.
-Se sei andata via avevi le tue motivazioni.-

Non gli rispondo sto zitta e rifletto, rifletto anche se in questo momento vedo la mia mente come un manto bianco.
-Vieni c'è sicuramente qualcuno che ti vuole vedere.-
Lo seguo senza fare nessuna domanda, anche se fosse non avrei neanche lo stato d'animo.
Usciamo fuori dal bar e ci avviciniamo al autoufficina attaccato.
-La volete smettere di giocare con quegli attrezzi?  Dobbiamo ancora capire che cos'ha questa auto che non va.-
La voce di Oliver mi giunge come un balsamo per le mie ferite dopo l'incontro con Nick.

Vedo un ragazzo entrare in auto accenderla per poi accellerare per capire cos'è che non va. Nel frattempo Oliver guarda attentamente il motore, e incredibile che abbia aperto un autoufficina. Jessica mi aveva detto che un po tutti si erano dati da fare,  e sono veramente fiera di ognuno di loro.
-Davvero non riesco proprio a capire che cosa abbia quest auto, non capisco da dove perda l'olio ho controllato tutto, ma non trovo nulla-
E così bello vederlo concentrato mentre fa qualcosa che ama.
-Sei sicuro che non ci sia qualche piccolo foro nella coppa dell'olio.-
Gli chiedo mentre mi avvicino a lui, con al mio fianco ancora Joe.
-Si Azzurra ho controllato, ma forse è meglio ricontrollare.-
Lo vedo controllare la coppa per poi notare un piccolo foro da cui un po alla volta gocciola dell'olio.
-Brava Azzurra ma è possibile che tu...-

Improvvisamente Oliver alza la testa verso di me, guardandomi con uno sguardo senza pari, ho veramente paura che possa perdere i sensi, per questo mi avvicino.
-Respira Oliver non sono un fantasma.-
Lo vedo buttarsi tra le mie braccia senza pensarci un secondo di più.
-Non posso credere che tu sia qui.-
Non mi importa che sia sudato e sporco e bellissimo ritornare a casa e vedere che le persone che ho lasciato non si sono dimenticate di me è che mi amano ancora nonostante io sia andata via senza dire nulla a nessuno.
L'unica eccezione è la persona che amerò sempre.

- Non stringerla così, altrimenti non ti risponde. -
Joe non sembra tanto preoccupato per me, quanto per un pizzico di gelosia che gli ho sentito nella voce.
-Mi dispiace è così bello rivederti, avevo paura di non rivederti più.-
-Invece sono qui.-
Lo abbraccio lo stringo a me. Nulla tornerà come prima, ma spero comunque di trovare un modo per risolvere ogni cosa.

Angolo autrice
Scusate gli errori
Nuovo capitolo, nuova notizie. Commentate...

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