26. Ora basta

Nick pronuncia il suo nome con sdegno e incredulità mentre i miei occhi sono puntati sulle sue mani che impugnano una pistola che potrebbe farci fuori da un momento all'altro.
Devo essere sincera,  con tutto il casino che si è rivelata la mia vita mi ero prorpio scordata di lei, maledette puttane che vogliono prendere il mio posto nella vita di Nick.

-Lei deve morire.-
Mi punta la pistola contro, nonostante Nick si trovi davanti a me. Ha gli occhi pieni di lacrime e la mano tesa con in pugno la pistola che trema, mi fa quasi pena.

-Metti giù quella pistola Ramona prima che ti faccia male.-
Nick si sta alterando e nonostante la minaccia davanti a noi cerca di avvicinarsi per poterla disarmare, ma la donna davanti a noi non sembra desiderosa di lasciar perdere.
-Prima che tornasse stavamo bene Nick, tu eri tutto mio, potevo sopportare che le altre donne ti volessero perché sapevo che saresti tornato da me.-
Piange e per quanto io non la sopporti mi dispiace per lei, per il dolore che sta provando, mi dispiace di essere in parte responsabile.
-Ma non posso sopportare lei. Il modo in cui la guardi l'amore che le riservi, io non ci riesco.-
Ha ancora la pistola dritta verso la nostra direzione, Ramona può essere anche una ragazza frivola senza amor prorpio ma non la considero un assassina, neanche per amore.

In parte mi ricorda Selena.

-Parliamone Ramona, metti giù la pistola e parliamo.-
Nick le si avvicina ancora di più, non voglio che vada da lei, è imprevedibile potrebbe sparargli anche senza accorgersene.

Lei sembra amaliata da lui, come un fedele cane con il suo padrone.
Lui ha il controllo su di lei riesce ad avvicinarsi tanto da togliergli la pistola dalle mani e allontanarla il più velocemente possibile da noi.
Ed è qui che capisco ogni cosa, è in questo esatto momento che capisco che cosa ha portato la mia lontananza per un anni da Nick.

Li guardo come se fossi uno spettatore  esterno, Ramona alla fin dei conti non è poi una cattiva ragazza, ma solo una donna che cerca disperatamente di essere amata.

E cosa si è disposti a fare per un briciolo di amore? Probabilmente le cose più folli.

Nick mi guarda mentre la stringe tra le sue braccia, e dai suoi occhi capisco che mi sta leggendo dentro, è riuscito a captare i miei pensieri e so che ora vorrebbe venire da me e distogliermi dai cattivi pensieri, ma ora deve pensare a lei.

Amo Nick, probabilmente lo amerò per sempre ed è per questo motivo che devo pensare a lui, alla sua incolumità come lui ha pensato alla mia nel momento in cui ha visto Ramona puntarci una pistola contro.

Velocemente mi butto sulla pistola che aveva allontanato da noi per poi scendere le scale di corsa mentre dietro di me Nick urla il mio nome quasi disperato, sa che intenzioni ho, sa che non tornerò indetto, capisce che per lui sarei pronta ad andare all'inferno e tornare.

Entro in auto velocemente innesco la retromarcia ed esco dal giardino prima che lui possa raggiungermi e impedirmi di fare quello che devo.
Ho bisogno di un piano, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti perché sono consapevole che questa volta non riuscirò a fare quello che devo da sola.

Mi dirigo verso la villa di Samuel, non appena la cameriera mi apre, non le do il tempo di dichiararmi che in modo automatico mi dirigo verso il suo ufficio dove lo trovo intento a parlare con Antonio, Valerio e mio padre che non appena si accorgono di me si ammutoliscono.

-So tutto di Madison, della copertura, del perché Cristian mi vuole, so anche cosa avete promesso a Lucas per fare il doppio gioco.-
Mi guardano immobili come quattro statue mentre io mi avvicino.
-E arrivato il momento di mettere un punto a tutta questa storia.-
Annuiscono mentre io guardo Samuel seduto sulla sua poltrona di pelle che mi guarda con ammirazione.
-Contatterò Cristian e farò in modo che si presentino anche tutti gli altri. Se sarà necessario li uccidero senza pensarci due volte, ma la domanda che voglio farvi è: voi starete al mio fianco in questa guerra?-

Mi guardano mentre io riprendo fiato a causa del mio monologo.
-Ci puoi contare.-
La voce di Joe alle mie spalle mi porta a voltarmi e a vedere al sui fianco Jennifer e Selena insieme ad Oliver.
Sono felice di vederli pronti ad aiutarmi ma non voglio mettere le loro vite in pericolo, non lo voglio proprio per niente.
-Non vi metterò in mezzo a tutto questo.-
Joe sembra pronto a ribattere ma Selena lo precede.
-Sappiamo che ami fare tutto da sola, sacrificare la tua sola vita ma siamo un gruppo e se uno di noi è in pericolo gli altri hanno il dovere di dare una mano.-
Mi stupisco di lei, e pensare che fino a poco tempo fa eravamo pronte a farci la guerra.

Sorrido mentre la vedo avvicinarsi e abbracciarmi, ora so che posso riuscire a fare di tutto.
-Dov'è Nick?-
Mi chiede Jennifer, sapevo che sarebbero accorti della sua assenza.
-Voglio tenerlo lontano da tutto questo-
Lei mi guarda come per dirmi che non riuscirò a tenerlo lontano ma io questo già lo so.
Sono sul punto di rispondergli quando il mio cellulare squilla. Lo prendo in mano e rispondo nonostante ci sia il numero nascosto,  immagino chi possa essere.
-Vieni da me puttanella.-
Tutti mi guardano e in questo momento vorrei guardarmi anche io.
-Cristian.-
Pronuncio il suo nome con il terrore nella voce.
Metto il viva voce e tutti puntano il loro sguardo sul cellulare tra le mie mani.
-Vieni da me se non vuoi che il tuo uomo muoia. -
Degludisco con difficoltà. Nick, non può averlo preso.
-Toccalo e ti uccido senza pensarci due volte.-

Lo sento ridere dall'altra parte del telefono.
-Vieni da me e tornerà sano e salvo da sua sorella.-
La linea cade e tutto quello che resta di me e il terrore, la paura di aver sbagliato. Ancora una volta.
Ma una cosa è certa, la mia pistola non sbaglierà mira quando mi ritroverò ciascuno di loro davanti.

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