24. L'unica ceca
Bevo un sorso d'acqua prima di farmi forza e ritornare ad affogare nelle parole scritte su questi fogli.
Facciamo il conto della situazione.
I miei incubi più grandi non sono morti, sono tutti vivi e hanno solo finto di schiattare per mano mia.
Lucas è vivo e ora dovrebbe essere un nostro alleato.
Secondo la documentazione, davanti a me, gli hanno offerto questo patto in cui in cambio riceverà la pulizia della fedina penale e una nuova identità, a questo punto solo uno scemo non accetterebbe.
Madison mi desidera morta perché Gregor l'ha aizzata contro di me, mi stupisce il fatto che la mia migliore amica gli abbia creduto.
Non dimentichiamoci di Cristian che mi ha letteralmente comprata, a caro prezzo potrei aggiungere, solo per continuare a divertirsi con me, ma quanto può far schifo la mia vita.
Ripenso a tutto quello che è successo, mi chiedo come sia possibile che Madison mi odi veramente così tanto da arrivare al punto di spararmi, quasi uccidermi.
E veramente possibile che Gregor l'abbia manovrata fino a questo punto?
Improvvisamente un flash mi passa davanti agli occhi, poco prima di svenire qualcuno si è avvicinato a me è mi ha messi qualcosa nella tasca della giacca.
Mi guardo in torno alla ricerca delle mie cose, i miei vestiti sono stati lasciati in camera ma la mia giacca invece è stata riposta qui.
Mi alzo mi avvicini e come suppongo tiro fuori dalla tasca un figlio.
Incontriamoci sole, li dove abbiamo trovato la salvezza.
Nessuno capirebbe le sue parole meglio di colei che ha passato l'inferno con lei. Devo solo riuscire ad uscire da questa casa senza che nessuno se ne accorga, ma sopratutto senza venir seguita.
Guardo la vetrata dietro la scrivania e mi rendo conto che a pochi passi c'è una porta finestra che porta sul retro del giardino.
Devo fare in fretta se non voglio che mi scopra nessuno.
Mi metto la giacca con difficoltà a causa del dolore che ancora provo, prendo il fascicolo è lo nascondo dentro per poi uscire dall'ufficio e con calma senza destare sospetti inizio a camminare finché non mi trovo di fronte le auto di coloro che in questo momento si trovano in casa.
Decido di prendere l'auto di Nick, giusto per fargli un dispetto visto il suo comportamento.
Corro per le vie asfaltate pensando al fatto che nel foglietto non cera scritto un orario, questo significa che mi conosce abbastanza bene da sapere che nel momento in cui avrei scoperto del biglietto sarei corsa da lei, nonostante quello che è successo.
Nel momento in cui mi trovo nello spaziale in cui tante volte ho davo vita ad una corsa, mi fermo, lei è davanti a me che mi aspetta senza nessuna emozione sul volto, neanche una smorfia o un sorriso per manifestare la felicità di vedermi ancora viva.
-Sei in ritardo-
La sua voce e piatta e questo mi porta a sentire una fitta al cuore.
- Non c'era scritto un orario.-
La mia voce e piatta come la sua, vorrei non manifestare la mia debolezza ma non ci riesco lei era come una sorella per me.
-Vuoi delle risposte giusto? Qualcuno che ti dica la pura verità, che non ti menta più.-
Annuisco mentre lei mi sorride e mi fa segno di avvicinarmi prima di pormi un fascicolo molto più piccolo e sottile di quello che tengo nascosto ancora nella giacca.
Leggo le sue informazioni, come si chiama, dov'è nata, quando è nata, chi sono i suoi genitori. Quello che spicca in grassetto tra tutte quelle informazioni che già conosco è una:
"Agente sotto copertura del FBI".
La guardo, lei guarda me sorridendomi e io non riesco a non abbracciarlo forte.
- Mi hai sparato.-
La rimprovero.
- Mi dispiace, ma dovevo altrimenti la mia copertura sarebbe caduta.-
Vorrei piangere ma non ci riesco ho bisogno di capire come anche lei si ritrovi a lavorare per FBI.
- Non ho tempo per le doamnde Azzurra ora devi solo capire quello che c'è scritto in quel fascicolo e poi dobbiamo trovare insieme un modo per farli fuori tutti.-
Annuisco, felice finalmente di avere qualcuno dalla mia parte
Tiro fuori il malloppo di fogli e li posizioni sul porta bagagli della sua auto, per poi vederla aprirlo e iniziare a spiegarmi ogni cosa.
-Immagino che ti abbiano detto che Cristian ti ha comprata da Gregor per averti con se.-
Annuisco in attesa che mi dica qualcosa di nuovo.
- Ti hanno anche detto che ha intenzione di rapirti se Gregor non manterrà la parola data?-
Questa mi mancava, ma lo supponevo Cristian non è uno da sottovalutare.
Annuisco continuando a rimanere in silenzio.
-Un giorno mentre Gregor si trovava in carcere e andato a fargli visita Cristian per ricordargli il loro patto. Gregor gli ha chiesto di aiutarlo ad evadere, cambiare faccia e dargli i mezzi per tornare qui e prepararti per la consegna.-
Mi sale il crimine pensando che parlavano di me come se fossi un pacco da spedire, stringo i pugni ma resto ad ascoltare.
-Cristian ha accettato, ha progettato la fuga dal carcere cha contattato i migliori chirurghi e ha fatto in modo che Gregor potesse avere una nuova identità. Nel frattempo si tenevano informati dei tuoi spostamenti, andava tutto alla grande per loro finché non ha conosciuto Samuel e Marcus. Non erano preoccupati di Marcus quanto per Samuel, Gregor sapeva che vi conoscevate e sapeva che era una persona molto influente. Avevano paura che ti potessi ricordare di lui ed innamorare al punto da darti una scorta di sicurezza.-
Ascolto non capendo perché mi sarei dovuta innamorare di Samuel, non pongo domande continuo ad ascoltare.
-Quando hanno saputo che Nick era entrato in un giro più grande di lui e avevano saputo che tu saresti andata da lui hanno colto la loro occasione e hanno iniziato a dar vita al loro piano. Tu lontana da tutti quegli sbirri saresti stata più facile da catturare.
Ma non hanno messo in conto me, la mia vera amicizia con te e il fatto che Nick ti ami come non ha mai amato nessuna-
Le sue ultime parole mi fanno sorridere ma anche rattristare ho così tante cose da risolvere con lui.
-Nick ha fatto molte ricerche e riuscito a scoprire chi sono in realtà prima di tutti e mi ha chiesto aiuto, allearmi con lui e stata la cosa migliore. Insieme abbiamo convinto Lucas ad aiutarci e insieme abbiamo corrotto tutti i tuoi amici ad aiutarci e a non dirti nulla per la tua incolumità. Joe non era d'accordo ma lo sai per te e disposto a morire.-
Tutti sapevano, e solo io ero la ceca, l'unica che non si è accorta di nulla, di tutti questo complotto.
-Ora che si fa Madison, come risolviamo tutto questo casino.
-Tu non farai nulla, tornerai a casa con me e ti farai medicare le ferite che hanno ripreso a sanguinare.-
Mi volto verso la voce che conosco bene, lo guardo chiedendomi come sapesse dove mi trovavo, per poi abbassare il volto e vedere la mia maglietta riempirsi un po alla volta di sangue.
Riguardo Nick e capisco che la mia conversazione con la mia migliore amica e finita.
Angolo Autrice
Scusate per gli errori
Ed ecco un nuovo capitolo non scordatevi di commentare
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