17. Diversa

Nessuno dei due parla mentre siamo diretti verso casa,mi sarei aspettata che mi avrebbe posto un milione di domande ma così non è, e tutto questo silenzio mi spaventa.
Entriamo nell'atrio dove decido di posare la borsa e la giacca, all'appendiabiti, mente è lui mi guarda con le braccia incrociate come se dovessi essere solo io quella che deve dargli delle spiegazioni.
- Che cosa voleva Kevin-
Nomina il suo nome con disgusto mentre non stacca i suoi occhi dai miei.
-Di quali affari dovevi discutere con tuo fratello.-
Lui lo sa che non sono una tipa a cui dichiarare guerra,sa che non sono l'unica che deve dare spiegazioni ma gli piace comunque tentare perché sa che in confronto alle altre sciaquette che gli girano intorno io sono l'unica che gli terra testa.

Io e lui ne abbiamo affrontare tante, abbiamo sia avuto i nostri bellissimi momenti sia i brutti, e nonostante in passato ci siamo ritrovati diviso ora siamo di nuovo qui a combattere lo stesso nemico ma con la speranza di distruggerlo una volta per tutte.
-Questioni di lavoro.-
Ha il coraggio di considerare lavoro quello che potrebbe, non solo mandarlo in galera e non farlo più uscire ma anche, portarlo alla morte.
Abbiamo già discusso abbastanza su questo punto e inutile che io gli vada a ripetere come la penso, lui continuerebbe a non capirmi.
-Non rispondevo più alle telefonate di Kevin per questo è venuto a trovarmi.-
E tutto quello che gli dico anche se a lui sembra non bastare.
-Vado nel mio ufficio, non disturbarmi-
Resto profondamente sorpresa dal suo completamente ma sopratutto per aver pensato di potermi trattare come faceva con Ramona.
Povero illuso se pensa che io rimarrò qui buona buona al suo servizio.

Non appena sento la porta del suo ufficio sbattere decido di prendere la chiave della sua macchina e di andare via, lontana da questa casa per un paio di ore, anche io devo abolire la mia rabbia.

Sfreccia per le vie della città diretta verso il bar di Joe l'unico con cui posso sfogare la mia rabbia.
Non appena arrivo lo trovo deserto probabilmente deve essere giorno di chiusura, devo dire che sono proprio una tipa fortunata.
Accanto al bar però mi rendo conto che il portone dell'autoufficina e aperto così deciso di dargli un occhiata al suo interno dove trovo Oliver e Joe parlare e scherzare mentre cercano di aggiustare un auto. Mi mancano le corse quando ci partecipavo per il gusto dell'adrenalina invece di doverci partecipare per una stupida copertura.

Li guardo, sembrano due bambini che non smettono di punzecchiarsi a vicenda.
-E così che lavorate qui, tra continue risate senza badare a sistemare l'auto.-
La mia voce porta i due ragazzi a calmarsi e a volgersi verso di me sorpresi della mia presenza.
Gli sorrido mente loro si affrettano a pulire le loro mani sporche di grasso per poi avvicinarsi e abbracciarmi contemporaneamente.
-Pensavamo che ti tenesse rinchiusa.-
Oliver mi sorride e mi guarda con una scintilla negli occhi, non è altro che la manifestazione della sua felicità di vedermi.
-lo sai che non è facile mettere dei freni proprio a me.-
Joe continua a tenermi stretta a se come se potessi scappare via.
-Cosa ci fai qui, ti ha fatto qualcosa...-
Adesso è Joe a distaccarsi e controllarmi tutti hanno la costante paura che qualcuno mi possa fare del male e non riescono mai a ricordarsi , chi sono, che cosa ho affrontato nella mia vita eppure lui dovrebbe saperlo bene perché è sempre stato al mio fianco e alcune cose le ha vissute con me.
-Iniziate a diventare noiosi sapete che sto bene e che non è facile piegarmi.-
Loro annuiscono ma continuando a non sembrare convinti per fortuna tutto viene interrotto dall'arrivo delle ragazze Selena e Jennifer che mi stringono in un forte abbraccio,un abbraccio che riesce a placare il dolore delle mie ferite.
-Mio fratello non mi concede di tornare a casa per poterti stare accanto mi dispiace che tu debba ritrovarti li da sola.-
Sento il dispiacere nella sua voce ma non posso mica prendermela con lei se ha un fratello stronzo.
- Non preoccuparti.-

E tutto quello che dico e tutto quello che sento di voler dire prima di vedere comparire sulla soglia del cancello Kevin,ed io che pensavo che mi avrebbe lasciata in pace per un Po.

Angolo Autrice
Scusate gli errori
Scusate la lunga attesa ma non è facile stare dietro a tre libri diversi portate pazienza,sapete che completerà questa storia. Ci vorrà un Po ma non vi lascio.

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