Please, Tommy. Please
Non avevano capito. No, non avevano capito il dolore che provò Newt a vedere i suoi amici lì, davanti a lui, al Palazzo degli Spaccati. Il dolore di quando Newt capì che no, non avrebbe mai potuto andare con loro. Perchè lui era un mostro. E un mostro non merita di andare con gli angeli.
Ora Newt era a Denver, in disparte, mentre i suoi 'amici' si azzannavano e si uccidevano a vicenda.
Newt lo sentiva. Sentiva il bisogno di andare dagli altri Spaccati a fare la stessa cosa, ad azzannare e ad uccidere. Ma non voleva. Lui avrebbe resistito all'Eruzione. Lui l'avrebbe vinta.
Sentì il rumore di delle ruote.
Chi è il pive che va col furgone adess...Tommy?
Newt l'aveva visto. Era lì. Thomas, il suo migliore amico era su quel furgone.
Newt sentì un'ondata di felicità pervadergli il corpo. Voleva saltare, gioire, e urlare il nome di Thomas. Era così contento di vederlo.
Presto anche Thomas si accorse di Newt.
Newt lo vide scendere dal furgone, corrergli in contro e fermarsi a pochi metri da lui.
《Ehi, Newt, sono io,Thomas. Ti ricordi ancora di me, vero?》
Come avrebbe fatto a dimenticarsi di lui in così pochi giorni?
Newt non avrebbe mai scordato il volto di un amico. Di un migliore amico.
《Accidenti se mi ricordo di te, Tommy. Sei appena venuto a trovarmi al Palazzo, sbattendomi in faccia il fatto di aver ignorato la mia lettera. Non posso impazzire completamente nel giro di pochi giorni.》
Newt vide l'espressione ferita negli occhi di Thomas.
All'improvviso Newt sentì una strana voglia di abbracciare, coccolare e rassicurare Thomas. Perchè vedeva. Vedeva la paura, la preoccupazione, il terrore nei suoi occhi. E Newt non lo sopportava.
《Allora perchè sei qui? Perchè sei con... loro?》
Newt sentì il bisogno di spiegare tutto. Guardò gli Spaccati suoi 'amici' e tornò a concentrarsi su Thomas.
《Va e viene, amico mio. Non riesco a spiegarlo. A volte non riesco a controllarmi, so a malapena quello che faccio. Ma di solito è come un tarlo nel cervello, che scombussola ogni cosa quanto basta per infastidirmi, per farmi arrabbiare》
《In questo momento sembri a posto》
Newt si sentì rassicurato dall'idea che i suoi sforzi di battere l'Eruzione erano serviti a qualcosa.
《Già, bé, l'unica ragione per cui sono con quegli svitati del Palazzo è perchè non so cos'altro fare. Tra di loro litigano, ma sono anche un gruppo. Se ti ritrovi da solo, non hai nessuna cacchio di possibilità.》
Ed era vero. Se sei da solo, sei morto.
《Newt, vieni con me questa volta, adesso. Possiamo portarti in un luogo più sicuro, in un luogo migliore per...》
Newt scoppiò a ridere.
Caricò quella risata con tutto il disprezzo possibile.
Non poteva essere. Thomas cercava ancora di salvarlo. Ma per lui non c'erano speranze.
I mostri non hanno speranza.
《Vattene da qui, Tommy. Vattene.》
《Vieni con me.》
Thomas lo stava pregando.
Newt per poco non si intenerì.
Voleva andare con Thomas, ma non poteva. Non poteva perchè era uno di loro, uno di quei mostri senza umanità.
《Se ti fa sentire meglio, posso legarti》
Newt era un calderone di collera.
Come poteva? Come poteva tentare ancora di salvarlo? Per lui non c'era speranza.
Formulò delle frasi che caricò con tutta la rabbia possibile.
《Chiudi il becco, traditore del caspio! Non hai letto il mio biglietto? Non puoi fare un'ultima schifosa cosa per me? Devi fare l'eroe, come sempre? Ti odio! Ti ho sempre odiato!》
Newt sentiva la rabbia esplodere da tutti i pori. Fuoriuscire con violenza.
Voleva farglielo pesare, voleva farlo sentire in colpa per non averlo ucciso prima, al Palazzo.
Newt lo odiava. O forse no?
I suoi sentimenti erano confusi. L'Eruzione li stava cambiando oppure era quello che pensava davvero?
Newt non capiva più nulla.
《Newt...》
Newt lasciò che la rabbia dentro di sè uscisse.
A chi era indirizzata, quella rabbia? A Thomas? A se stesso? All'Eruzione? Alla C.A.T.T.I.V.O.? A chi?
A Newt non importava più, e la scaraventò tutta su Thomas.
Lui capirà. Lui deve capire. Lui deve uccidermi.
Pensò.
《È stata tutta colpa tua. Avresti potuto fermarli quando i primi Creatori sono morti. Avresti potuto trovare la maniera. Invece no! Tu hai dovuto portare avanti la tua missione, cercare di salvare il mondo, fare l'eroe. E sei venuto nel Labirinto e non ti sei mai fermato. Ti importa solo di te stesso! Ammettilo! Devi essere quello di cui la gente si ricorda, che la gente venera! Avremmo dovuto ributtarti nel buco della Scatola!》
Newt osservò con piacere l'espressione ferita e preoccupata di Thomas.
Non era vero che gli importava solo di se stesso. Newt sapeva che se fosse stato vero, ora, Thomas non sarebbe lì. Eppure Newt non capiva. Non capiva quello che provava.
I suoi sentimenti erano tutti scombussolati dall'Eruzione.
Davvero lui pensava tutto questo? Davvero lui odiava Tommy?
Newt era confuso.
《Newt, fermati. Devi ascoltarmi. Lo so che nel profondo stai bene. Abbastanza da starmi a sentire.》
Vaffancaspio, Tommy!
Voleva dirgli. Voleva sputargli in faccia tutto l'odio che provava in quel momento. Verso di... verso di Tommy? Verso di cosa?
Newt non capiva... non capiva...
《Ti odio, Tommy!》
Newt non lo pensava. Ora era certo che non lo pensava. Ma era così frustrato, così impaurito, che doveva pur sfogarsi su qualcuno. E quel qualcuno era Tommy.
《Ti odio ti odio ti odio! Dopo tutto quello che ho fatto per te, dopo tutta la cavolo di sploff che ho passato in quel maledetto Labirinto, non puoi fare l'unica cosa che ti abbia mai chiesto! Non riesco nemmeno a guardare la tua brutta faccia di caspio!》
Newt si sentiva ribollere dentro. Sentiva il mostro dell'Eruzione farsi sempre più strada dentro di lui. Il suo mostro interioire stava vincendo.
Uccidimi, cacchio! Uccidimi! Cosa aspetti? Non vedi come sono ridotto? Uccidimi!
Newt vide Thomas fare due passi indietro.
《Newt, devi fermarti. Ti spareranno. Fermati e ascoltami! Sali sul furgone, lascia che ti leghi. Dammi una possibilità!》
E Newt voleva dargliela. Voleva salire su quel furgone, voleva stare con Tommy, voleva rivedere Minho. Ma non poteva. Per lui era tutto finito. Basta. Come in un gioco, aveva finito le vite.
Tu non capisci, non capisci, non capisci! Uccidimi!
Ora, Newt doveva morire. Era il suo ultimo desiderio. Thomas doveva avverarlo...
Newt si buttò addosso a Thomas, e lo immobilizzò.
《Dovrei cavarti gli occhi. Farti imparare la lezione degli stupidi. Perchè sei venuto qui? Ti aspettavi un cacchio di abbraccio? Eh? Che ci mettessimo a fare due chiacchere sui bei vecchi tempi nella Radura?》
Bei vecchi tempi? E questa da dove sbuca?
Newt vide la mano libera di Thomas scivolare nella tasca.
Newt vide il luccichio del metallo. Era una pistola.
Poi vide gli occhi di Thomas.
Tommy non voleva farlo. Non voleva ucciderlo. Uccidere lui, Newt.
Seppure fosse un mostro, Tommy gli voleva ancora bene.
Newt gli fece questo favore.
Lo fece preparare, gli diede tempo.
《Vuoi sapere perchè zoppico, Tommy? Non te l'ho mai detto? No, non credo di averlo fatto.》
《Cosa ti è successo?》
《Ho tentato di ammazzarmi nel Labirinto. Mi sono arrampicato su uno di quei maledetti muri e arrivato a metà mi sono buttato giù. Alby mi ha trovato e mi ha trascinato dentro la Radura prima che si chiudessero le Porte. Odiavo quel posto, Tommy. Ho odiato ogni secondo di ogni giorno. Ed era tutta... colpa... tua!》
Newt non pensava che fosse colpa di Tommy. Non lo aveva mai pensato. Anzi, pensava che Tommy fosse una delle persone migliori che avesse incontrato. Eppure i suoi sentimenti erano così confusi...
Newt tirò fuori dalla tasca di Thomas la pistola, e se la puntò alla testa. Voleva mettere fine alla sua sofferenza, voleva andarsene una volta per tutte. Lasciare qel mondo di stupidi e andarsene. E voleva che fosse lui, che fosse Tommy a mettere fine alla sua vita.
《Adesso devi rimediare! Uccidimi prima che diventi uno di quei cannibali mostruosi! Uccidimi! Io mi sono fidato di te con quel biglietto! Di nessun altro. Adesso fallo!》
《Non posso, Newt. Non posso.》
Di colpo tutto si fece limpido.
E Newt capì. Capì perchè lui avesse scelto proprio Thomas. Newt comprese. I suoi sentimenti si erano fatti chiari.
Newt amava Thomas.
E anche Thomas amava Newt.
Ma Tommy non lo aveva ancora capito, non aveva ancora compreso.
A Newt venne da intenerirsi, a quella comprensione.
Di colpo non voleva più morire. Non voleva più lasciare quel mondo, lasciare Tommy. Il suo Tommy.
Voleva rimanere con lui, al suo fianco per sempre. Voleva coccolarlo, abbracciarlo, baciarlo, dirgli che andava tutto bene. Ma non andava tutto bene. E lui era un mostro.
Tommy si meritava di meglio che un mostro. Gli angeli non possono stare con i mostri.
E il mostro che era Newt, meritava la morte.
《Devi rimediare! Pentiti di quello che hai fatto!》
Newt abbassò la voce.
《Uccidimi, codardo del caspio. Dimostra di saper fare la cosa giusta. Metti fine alle mie sofferenze.》
Newt vide lo sconvolgimento di Tommy. Vide la paura.
Newt non voleva che Thomas avesse paura. Lui doveva essere felice. Dimenticarsi di lui, tornare da Brenda ed essere felice.
《Newt, forse possiamo...》
Newt era senza parole. Ancore cercava di salvarlo? Possibile che non capiva? Per lui era finita! Non aveva più alcuna possibilità! Tommy doveva capirlo!
《Stá zitto! Stá zitto e basta! Io mi sono fidato di te! Adesso fallo!》
Ed era vero. Newt aveva scelto Thomas.
Ora Thomas doveva scegliere Newt. Doveva accontentarlo! Accontentare il suo cacchio di ultimo desiderio, nonché unica cosa che gli avesse mai chiesto! Newt si era sempre fidato ciecamente di Thomas, aveva fatto qualunque cosa che Thomas ritenesse giusta. Ora era il suo turno! Era stanco di vivere... ma non poteva morire senza averglielo detto...
《Non posso.》
Dannazione! Ci voleva tanto ad ucciderlo? Doveva solo premere quel cacchio di grilletto!
《Fallo!》
《Non posso!》
《Uccidimi o io ucciderò te. Uccidimi! Fallo!》
Sarebbe davvero riuscito ad ucciderlo? Ad uccidere il suo Tommy? No, di certo non ci sarebbe riuscito.
Di colpo Newt capiva Thomas.
《Newt...》
《Fallo prima che diventi uno di loro!》
《Io...》
《Uccidimi!》
Newt capiva Tommy. Capiva il fatto che non volesse ucciderlo, capiva il perchè. Nemmeno lui sarebbe riuscito ad ucciderlo. Ma Newt chiedeva questo. Solo questo. Un ultimo atto di coraggio da parte di Thomas.
Newt doveva, voleva morire.
Cercò in tutti i modi di tenere a bada l'Eruzione, doveva regalare a Thomas il suo ultimo momento di lucidità. Voleva che lui ricordasse il Newt di sempre, non un mostro.
Addolcì la voce il più possibile, e lasciò che i suoi occhi trapelassero solo sanità mentale. E amore. Amore vero.
《Per favore, Tommy. Per favore.》
Poi Newt sorrise, e non un sorriso d'addio, pieno di tristezza.
Un sorriso di arrivederci pieno di amore, odio, tristezza, felicità. Un sorriso di tutto.
Poi Newt udì uno sparo.
Era troppo tardi.
Tommy, io ti amo.
ATTENZIONE:
QUESTA STORIA AVRÀ ALTRI CAPITOLI
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