CAPITOLO 35
CAPITOLO TRENTACINQUE
Nell'attesa dell'agognata vacanza i due ebbero l'occasione di rivedersi ancora una volta ad una festa di compleanno, ma non una qualunque, erano i trent'anni di Daniela, la ex storica di Lorenzo, avevano ricevuto a sorpresa l'invito sia lui col fratello, sia Claudia con Luca, i quali decisero di accettare entrambi l'invito nonostante ormai conducessero due vite separate nella stessa casa. Il locale si trovava sulla spiaggia, un lido piuttosto di grido, sul litorale domitio, ben organizzato e con un free bar ben attrezzato. La serata fu particolarmente imbarazzante e con tratti surreali nello stesso tempo, a cominciare da quando il fratello di Lorenzo, Davide, noto viveur napoletano, cercando parcheggio fuori al locale, illuminò con i fari una bionda che gli fece girare la testa a rischio di sbattere contro la colonnina dello stallo coperto. Era bella e appariscente, con un vestitino sottile rosa ed azzurro, che le arrivava ben sopra il ginocchio, lasciando ben in vista le cosce atletiche, cappello da cow-girl azzurro e stivali traforati estivi, lui senza la minima vergogna, rivolgendosi al fratello che al posto del passeggero osservava la scena con fare indifferente, commentò l'avvenenza della ragazza con un sintetico: "Ma chi è sta pietra?", Lorenzo buttando uno sguardo incuriosito, gli rispose: "Non sono sicuro, ma mi sembra quella mia amica, Claudia, se non sbaglio, te la ricordi?". "Si, ma non me la ricordavo così, è un pezzo di gnocca esagerata! L'andiamo a salutare, vero?". Lorenzo, che ovviamente l'aveva notata prima ancora che la luce dei fari la investisse abbagliandola, dissimulò rassicurando il fratello: "Certo, è un'amica, la andiamo a salutare subito!". Ma dopo i convenevoli di rito, Lorenzo e Claudia decisero, per un tacito accordo, di stare lontani, di parlarsi a stento, la situazione era piuttosto complicata, c'era Luca con i suoi amici e bisognava ancora mantenere una sana ed ipocrita normalità, c'era Daniela con le sue nuove amiche, che a quanto si diceva in giro l'avevano convinta a ad avvicinarsi al mondo gay, e forse non tutte le voci erano false, poiché una della ragazze che le girava intorno, aveva l'aspetto che nell'immaginario collettivo era tipico di una lesbica: capelli corti, pantaloni, polo da maschiaccio, niente tette, e scarpe basse; ed infine c'era Davide, suo fratello, che era convinto, come molti invitati, vecchie conoscenze, che Lorenzo fosse ancora innamorato di Daniela e per quel motivo stesse un po' sulle sue. In realtà i pensieri di Lorenzo erano ben altri, certo, camminava col bicchiere sempre pieno in mano, fingendo di bere, ogni tanto fermandosi qua e la per un breve commento sulla serata, ma in fondo si sentiva un pesce fuor d'acqua, quelli non erano più i suoi amici, li conosceva, ma ormai era andato via, e le loro vite erano andate avanti senza di lui, per cui quando si avvicinava per ascoltare i loro discorsi, non capiva a cosa si riferissero, perché parlavano sempre di fatti cui lui non aveva assistito. Non gli importava di fare il simpatico, seguiva con lo sguardo solo Claudia, che fingeva di fare la brava mogliettina con Luca al suo fianco, il quale ancora la mostrava a tutti come un trofeo, anche se lei non era più sua. Lei d'altra parte era a disagio in quel ruolo, che ormai non le calzava più, anche perché sentiva gli occhi di Lorenzo come un mantello su di lei. Scambiarono giusto due parole al buffet, mentre lui si serviva un cucchiaio di cuscus alle verdure, la vide arrivare e le fece l'unica domanda che gli pulsava in testa dall'inizio: che ci facessero entrambi a quella festa. Lei, prendendo una fetta di parmigiana di melanzane che sembrava particolarmente invitante, e con il sorriso di chi sta dicendo tutt'altro gli rispose che era disperata, tutti pensavano ancora che il matrimonio con Luca andasse alla perfezione, ma a lei le mancava l'aria. Lui annui, senza entusiasmo, non aveva bisogno di parlare, lei intuiva i suoi pensieri, era come se, con quegli occhi apparentemente di ghiaccio le parlasse, e le dicesse che la sua vita non era li, la sua vita era lontana da lei, in quell'isola, che per quanto grande fosse, sempre un'isola restava, ed era difficile da raggiungere. Lei per un attimo tremò, leggendo quei pensieri nella mente di lui, non era un mistero che lei stesse già pensando ad un modo per lasciare tutto ed andare via con lui, la vacanza che avevano programmato insieme, era una palese prova, anche se nessuno dei due lo ammetteva. Ma in quel momento senza che una parola uscisse dalle loro labbra, si stava consumando un vero e proprio dramma: lei avrebbe voluto gridare al mondo intero che colui che le cingeva continuamente il fianco con chiaro gesto di possesso era un pusillanime che aveva già allontanato dalla sua vita e che quell'uomo tutto solo con lo sguardo triste davanti a lei era tutto ciò che voleva e che, se glielo avesse chiesto, lei avrebbe mollato tutto in quel momento e sarebbe corsa via con lui, con buona pace di tutti i benpensanti della città. Lui, invece, la guardava soffrendo in preda ad una battaglia interiore, perché in quello stesso preciso istante ebbe la certezza che la donna che aveva davanti a se era l'unica che poteva cambiare il corso della sua vita, di lei si sarebbe potuto innamorare, se solo avesse deciso di lasciarsi andare, avrebbe perso la testa, le avrebbe consegnato le chiavi del suo cuore, cosa che non aveva fatto con nessuna, nemmeno con Daniela in tanti anni, avrebbe rischiato di essere felice, come non era mai successo, ma anche rischiare di perdere tutto. E non era sicuro di essere pronto a tutto questo, lasciarsi andare all'amore significava affidare la propria vita a qualcun altro, e lui non lo aveva mai fatto, era sempre stato solo, nel bene e nel male, sarebbe stata una scommessa molto azzardata. In fondo non si fidava di lei e del suo amore. Doveva scegliere se distruggere la diga che aveva costruito negli anni per controllare i suoi sentimenti e lasciarsi prendere dalla furia della passione, dai vortici delle rapide, dalla violenza della corrente o restare a guardare dalla riva un'occasione che non sarebbe più tornata.
A toglierli dall'imbarazzo arrivò Fabio Capece Minutolo con Luisa la sua bella fidanzata, che li salutarono chiedendo il permesso di mangiare visto che occupavano tutto lo spazio disponibile per il buffet, Lorenzo non ricordava affatto il volto dei due amici di Claudia, cosa poco importante visto che lui aveva una memoria cortissima per i volti delle persone, per fortuna fu la stessa Claudia che lo aiutò, ricordandogli che erano stati compagni di tavolo al suo matrimonio, Lorenzo accennò un sorriso, mentendo spudoratamente e dicendo che i loro volti non erano proprio cambiati da allora, Fabio, invece, da bravo damerino decadente subito si informò se la festeggiata fosse ancora la sua ragazza. Gli pose la domanda con un sorrisetto che sottintendeva anche già la risposta, che ovviamente già conosceva visto che era stato invitato alla festa. Lorenzo gentilmente gli rammentò che si erano lasciati da tempo e che ormai viveva fuori, ma con l'occasione gli chiese come mai conoscesse Daniela, visto che non ricordava di averlo mai visto nel suo vecchio giro di amici, lui rispose che era merito di Luisa che era collega dell'amica di Daniela, quella con la polo ed i capelli corti. Luisa dalla sua, non seguì la discussione tra gli uomini perché era intenta ad interpretare lo sguardo di Claudia, che le sfuggiva, nonostante lei cercasse i suoi occhi, poi con una scusa la prese in disparte e le chiese cosa stesse accadendo, era sempre la sua amica e capiva le situazioni strane, la aveva lasciata che si vedeva con Giacomo, cosa erano quegli sguardi con Lorenzo? Claudia decise di non confidarsi, era la prima volta che non lo faceva con la sua amica, ma visto che ormai gli intrecci si erano fatti troppo fitti, e ancora in fondo non c'era niente di concreto in vista, inventò una scusa estemporanea per non dirle la verità.
La lotta tra Amore e Psiche era iniziata.
E sarebbe stata ancora più dura a Formentera.
o
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top