Capitolo Extra: la fine di un'era
DISCLAIMER:
IL SEGUENTE CAPITOLO EXTRA NON È LEGATO A "STELLA ERRANTE" BENSÌ AL FINALE DE "LA TERRA DEI DUE MONDI", PERCIÒ SE NON L'AVETE ANCORA LETTA ANDATE A RECUPERARE LA FANFICTION.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE.
Nella base Autobot fu organizzata una festa grandiosa per celebrare la vittoria su Unicron. Risate, canti, balli e musica a tutto volume erano gli ingredienti principali della festa.
Light emerse dal corridoio con la bocca spalancata a sbadigliare, cosa non passata inosservata.
<<Ma tu guarda chi si è svegliata>> commentò il padre
<<Che mi sono persa?>>
<<Nulla di particolare tranquilla>> rispose Darkmoon
La bambina guardò istintivamente la madre e le chiese:
<<Resteremo qua con loro?>>
Eccolo il fardello. Era una questione che nessuno aveva mai approfondito troppo, e quella domanda portò un profondo silenzio all'interno della base. La musica si interruppe come per il resto. Era pur sempre un quesito di fondamentale importanza: Light e i suoi genitori appartenevano ad un altro universo in cui c'erano un altro Optimus, Ratchet, Arcee ed eccetera, un'altra casa. Avevano una famiglia da cui tornare. Se fossero stati solo loro tre era un conto, ma la cosa era purtroppo differente.
<<Potreste rimanere qui per un po'>> propose Bumblebee <<e poi tornare quando non si avrà trovato un modo per riportarvi a casa, ora che lo squarcio interdimensionale si è chiuso>>
<<Non si dovrà aspettare molto>>
A commentare era stato Ratchet, che porse a Starscream una sottospecie di telecomando pieno di bottoni e piccoli schermi.
<<Questo strumento vi permetterà di viaggiare attraverso i nostri universi. Se mai un giorno vorreste tornare, siete i benvenuti>>
L'F-16 annuì. Il suo sguardo voleva dire solo una cosa: che il suo tempo era giunto. Lui, la compagna e la figlia salutarono tutti nella promessa di un ritorno, ora che vi erano i mezzi, e proprio per questo nessuno pianse.
Non era un addio.
Era un arrivederci.
Starscream premette il bottone principale sul telecomando e si aprì un portale simile a quello terrestre, salvo per una differente sfumatura di blu sui bordi. Tra mille saluti e auguri, il trio sorrise a quell'enorme squadra di Autobot, Dinobot e Predacon e si tuffò a capofitto dall'altra parte del ponte. Ricomparvero su una strada statale immersa nel deserto, e a caratteri cubitali si poteva ben leggere la città in cui si trovavano.
<<Jusper!>> esclamò Light <<Siamo a casa quindi!>>
<<Vero amore>> replicò Alexis <<sarà meglio entrare in modalità veicolo. Non voglio rischiare che ci vedano dei terrestri>>
Starscream annuì e accolse dentro di sé la figlia per poi trasformarsi in aereo, seguito poi dalla partner.
La luna regalava loro un'atmosfera in cui volare, diretti finalmente a casa. Non c'erano più Decepticon da sconfiggere, né Insecticon, tantomeno spettri del passato e Unicron. Finalmente potevano godersi della loro esistenza in pace e in beatitudine.
Credevo che la mia storia si fosse conclusa, ma il passato trova sempre un modo per tornare e tormentare. Pensavo che dopo ciò nulla potesse privarmi della libertà di vivere in pace, e invece la Terra stessa ha voluto giocare sporco.
Eppure ho resistito.
Ho vissuto una vita alquanto difficile, assurda oserei dire. Ammetto di essere stato molte cose negative - un Decepticon, un torturatore, un comandante e via dicendo - ma solo adesso, che ho appena sconfitto il mio lato più oscuro e malato di me, posso dire di avere appiena coscienza del mio essere. So esattamente chi ero.
Sono stato una stella urlante, che grida all'universo la sua ira e la sua malvagità.
Sono stato una stella nascente, quel barlume di luce che ha iniziato a crescere in me assieme al mio rapporto con Alexis.
Sono stato una stella crescente, la luce che è diventato un faro di salvezza, quello che i terrestri chiamano amore.
Sono stato una stella morente, poiché il lato più sicuro di me è definitivamente morto con la nascita di mia figlia. Lei mi ha salvato l'anima.
Sono stato una stella errante, che viaggia con il cuore e l'anima attraverso il mondo dei morti e dei ricordi nefasti.
Io ero tutto ciò.
Mi basta sapere chi sono adesso.
Io sono Starscream.
Angolo Autore:
E con questo capitolo si conclude DEFINITIVAMENTE il ciclo di Transformers Prime, che include la saga di Dinobot, Stella e il racconto crossover La Terra dei Due Mondi. Al solo pensiero mi viene da scendere una lacrimuccia: tutto era iniziato 5/6 anni fa quando, innamorata di Bumblebee per via dei film, decisi di scrivere una storia sulla sua controparte cartonizzata, per poi andare a finire per innamorarmi di un Decepticon che non solo mi ha aiutato a crescere molto su Wattpad, ma a creare un universo unico e incredibile, pieno di personalità del tutto fuori dal comune. Se in un futuro prossimo dovessi decidere di scrivere altre Fanfiction su TFP, NON SARANNO legate a questa saga. Purtroppo ogni cosa ha una sua fine, ed è ciò che merita questa saga.
Ma non sto scrivendo questo monologo solo per farvi piangere, ma anche per farvi un annuncio: prossimamente uscirà il capitolo prologo di "Guardiani Improbabili: Decepticon Stories". Per chi non sapesse di cosa si tratti, altro non è che un insieme di racconti in cui i protagonisti saranno i Decepticon in cui vivranno (vivere=sopportare malevolmente) mille peripezie accanto ai loro protetti terrestri.
La visione del Decepticon crudele e malvagio scomparirà con questo progetto. Per conoscere meglio questi ragazzi potete andare a leggere le loro schede cercando "Human Decepticon" il cui titolo cambierà in "Guardiani Improbabili: Decepticon Stories".
Uno speciale ringraziamento va a voi lettori, voi che mi avete sostenuto dal primo capitolo di Dinobot Charge all'ultimo di Stella Stella Errante, un viaggio durato ben nove racconti, in cui giustamente è giunto il suo tramonto.
Grazie ancora e a presto.
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