Scoperta

<<Si, pronto? Chi è?>>

Carola è seduta sul dondolo marrone sotto il porticato di casa sua. Ha sempre amato trascorrere le serate così. Fin da quando è piccola accavalla le gambe sul tessuto ormai logoro e, generalmente, pensa.

Stasera è diverso però, Luigi, il suo Luigi, ha vinto. E allora i suoi pensieri non possono far altro che correre a quel ragazzo per cui, otto mesi fa, ha perso la testa.

Carola si maledice ogni giorno. Si dà della stupida, dell'ingenua, dell'illusa. Che non lo è, non può di certo saperlo. A meno che Luigi non si decida a parlare chiaro. E la chiamata che giunge inaspettata, fa ben sperare Carola.

<<Ehilà, c'è qualcuno?>>

Carola non è paziente, non lo è mai stata. È forse uno dei suoi più grandi difetti. Se un passo non le riesce bene dopo il primo tentativo, inizia ad andare su di giri. Se al secondo continua a non farcela, inizia a farsi rossa. E se al terzo le cose continuano a peggiorare, si accascia a terra e gli occhi le si infiammano. Questo succede quando si tratta della danza e, poiché a quanto pare la sua arte e Luigi hanno pressoché la stessa importanza, le cose si equivalgono.

E così, quando Carola sta per attaccare, stanca del trambusto che sente in sottofondo, Luigi si fa coraggio.

<<Si, ci sono io>>

Carola è stanca, non vuole essere sempre lei, a fare il primo passo. Gli ha dimostrato più di ciò che meritava. Lui non ha mai ricambiato, nè ci ha provato. Tranne in questo momento. 

<<Sono Luigi Ca', come stai?>>
Continua lui, ha la voce che trema.

Non l'ha mai chiamata Ca'. Solo Carola.
Le aveva detto una volta che non ne valeva la pena, di rovinare il suo nome. Gli piaceva come suonava per intero sulle sue labbra e, poi, come suo solito, l'aveva calato in un contesto non del tutto innocente.

"Immagina me ripeterlo a voce roca, mentre tu mi tocchi, leggera come quando balli, Carola" le aveva sussurrato all'orecchio una sera di ottobre, mentre erano sdraiati sul letto.

Le guance di Carola andarono in fiamme. Luigi era così: mezzo diavolo e mezzo angelo. Il suo più grande peccato e il suo più grande dono.  Non si sono mai sfiorati, non in quel senso almeno. Eppure lui non si è mai tirato indietro in commenti del genere.
La ballerina, di nascosto, apprezzava anche questo suo lato.

<<Ca'? E da quando sono Ca'?>>
Si sdraia, con il viso rivolto al porticato sopra di lei.

<<Sono cambiate tante cose, Carola>>

<<In sole poche settimane?>>

Lui non era quello che, dopo un anno, pensava ancora alla ex? Non le era sembrato il tipo dai cambiamenti veloci, Luigi. Magari da oggi si sarebbe ricreduta.

<<Il tempo è trascorso lento>>
Avrebbe voluto aggiungere un "senza di te", ma non lo fa.

<<Già. Ah, congratulazioni>>

Carola è distaccata. Non vuole metterci il cuore. Non ora, nè mai. Ci ha sperato tanto, in un loro. Eppure ancor prima di mettere su fantasie, Luigi le aveva spazzate via in un soffio.

<<Grazie. Non mi hai ancora detto come stai>>

Carola percepisce la tensione, ma non può farci niente.

<<Non c'è male, perché non sei con gli altri a festeggiare?>>

La verità è che non ama parlargli senza guardarlo negli occhi (per questo cerca di chiudere quanto prima), non si era immaginata così la loro prima interiezione dopo la sua vittoria. Perché lei ha sempre saputo che, ad alzare la coppa, sarebbe stato lui.

Voleva, anzi sognava, che lui l'avrebbe cercata, si sarebbe informato su dove fosse e l'avrebbe raggiunta senza dire niente a nessuno. Ma Carola sa che non è nelle favole, che vive (forse).

<<Perché non mi va. Volevo sentirti, ti ho disturbata?>>

<<A dire la verità si>>

Bugia, e Luigi lo sa, cosa può fare d'altronde, una come lei, a notte fonda?

<<Domani sono in Sardegna. Puoi venere a prendermi in aeroporto? Altrimenti dimmi semplicemente l'indirizzo di casa tua e prenderò un taxi>>

L'effetto sorpresa non gli è riuscito, avendo spifferato tutto prima, ma Carola è comunque stupita e non può credere alle sue orecchie.

<<Hai bevuto, Luigi?>>
Domanda scettica.

<<Un po', ma sto bene. Allora puoi o no?>>

La ballerina sospira prima di sibilare un sì che quasi il cantante non riesce a sentire.

<<Devo parlarti>>

Ed è in quel momento che Carola capisce tutto e niente.

<<Stiamo già parlando, non trovi?>>
Forse sta esagerando, ma non le importa. Non vuole più sentirsi in colpa.

<<Che c'hai Ca', non sembri nemmeno tu>>

<<Smettila di chiamarmi Ca'>>

<<E va bene, Carola. Ti piace di più così, eh? So anche il perché>>
Si percepisce il sorriso sornione che comprare sul volto del ragazzo nonostante i cinquecento chilometri di distanza.

Quando sono in contatto, non si capisce mai nulla. Un attimo prima sono le persone più dolci dell'universo, il secondo dopo risultano freddi e distaccati, come se tutto ciò che li lega fungesse solo da cornice, e infine, l'istante successivo, Luigi prova a fare il badman e punta a fare leva sull''ingenuità della ragazza.

<<Il gatto ti ha mangiato la lingua, Puddu? Non mi dire, stai rimuginando su quella frase e, ah, come desideri che diventi realtà>>

<<Non sarai mica a tu a desiderarlo,
Luigino?>>

Forse Carola tanto ingenua non è. Lei l'ha sempre amato. E si, sicuramente è un amore limpido e senza filtri, di quelli che, quando ci sei dentro, sembri sfiorare il cielo con un dito. Quell'amore che leggi nella pagina di un libro, il più puro che esista. Ma, la purezza, di colore bianco, ogni tanto deve essere macchiata di nero.

<<Chi ha mai detto il contrario?>>

La facilità con cui lo ammette non sorprende Carola, lui ha l'aria di quelli che, per quanto riguarda il sesso e tutto ciò che gira attorno ad esso, la sanno lunga. Ma lei sa che poi, infondo, c'è molto di più. Ed è anche per questo che la freddezza iniziale inizia a sciogliersi.

<<Beh, magari un giorno, ti sentirai in paradiso. Peccato per te che non si tratti di oggi>>

<<Sono già in paradiso, sto parlando con te e ho vinto nella musica? Che te ne pare? Io sono abbastanza soddisfatto>>

L'ha paragonata alla musica. Come lei paragona lui alla danza. E così l'attimo prima sta lì che scherza burlone e gradasso, e subito dopo ti fa capire che sei più importante di quel che credi.

<<Sei stato bravo, te l'avevo detto, di vincere, e l'hai fatto, bisogna sempre ascoltare i consigli di zia Carola>>

<<Si, ma non osare dire zia, non lo sei. Zia lo usi con gli amici>>

Carola perde un battito. Loro cosa sono, allora?

E, come se lui avesse capito la domanda senza che lei parlasse, risponde con un semplice "domani ti spiego" e attacca mandandole un bacio veloce.

Noi resteremo sempre buoni amici
Ma quali buoni amici maledetti
Io un amico lo perdono
Mentre a te ti amo

Carola si domanda se riuscirà a chiudere occhio. Non crede. Ogni cosa di Luigi è in grado di scombussolarle il mondo che si è creata attorno fin da quando era bambina. Ora, una semplice telefonata, dopo diverse settimane, non la farà dormire e, mesi prima, un rifiuto più falso del previsto, l'ha mandata talmente in tilt tanto da avere problemi pure nella danza.

La verità è che alla ballerina non piace tutto il potere che ha su di lei. Lei ama quando lui la rende felice, ma odia quando la rende triste. Ama quando la tranquillizza, ma odia quando la fa innervosire. Ama quando scherzano insieme, ma odia quando la prende in giro.

Carola non ha ancora capito che, di lui, ama pure i difetti. Anzi, non ha capito proprio nulla.
Luigi è un libro scritto in una lingua che ancora risulta difficile da decifrare.

È quell'amore che non ti aspetti, il primo. Quello che arriva all'improvviso eppure, in silenzio e sorprendentemente, ti dipinge il cuore, l'anima e il mondo con le sue mille sfaccettature.

È una scoperta. Ma non di quelle che fanno i più grandi studiosi mentre lavarono sodo per ricercare un determinato reperto, no. Di quelle che avvengono per caso, come quando sei solo, e trovi un posto che non avevi mai visto prima e che, da allora, sarà solamente tuo.

È semplicemente Luigi che, bussando al cuore di Carola, non ha atteso che lei aprisse la porta. L'ha sfondata direttamente.

Spazio autrice📝
Ehilà, che ve ne pare?
Sono sempre tanto tanto autocritica con me stessa quindi beh, non è che mi faccia impazzire questo capitolo, ma stiamo sempre spianando il terreno per il loro incontro, quindi ci accontentiamo. Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e, se vi va, lasciate una stellina. Ci tengo a ringraziarvi dal profondo del mio cuore per aver apprezzato questa storia anche se con soli due capitoli. Grazie grazie grazie💛
A presto, un bacio.
Ps. Venerdì ho incontrato Luigi e davvero, non ho parole per descriverlo. Gli voglio così bene e si merita il meglio❤️‍🩹

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