13 L'inizio dei lavori
Giorno 27
I lavori stanno procedendo molto bene. I risultati sono ottimali e presto Silas potrà usufruire il corpo del robot. Quello vecchio, da "umano" lo inceneriremo.
Il processo del trasferimento dell'anima è lungo è molto complicato, ma noi della MECH abbiamo capito come fare e sfrutteremo quella conoscenza per Silas.
È importante però che il nuovo corpo sia intatto e preferibilmente compatibile con quello dell'anima ospite.
Quello era solo uno dei quarantacinque file che Raph aveva scaricato dalla memoria del computer, presente nella sala comune assieme a Starscream.
È incredibile, commentò Bumblebee.
"La MECH non finisce mai di stupirmi", disse Bulcked.
"Ora che abbiamo tutte le indicazioni necessarie per l'operazione cosa dobbiamo fare?", chiese Raph.
"Secondo quanto c'è scritto" commentò Rachet "occorre un corpo compatibile con l'anima di quello vecchio".
"Ma da dove lo prendiamo? Apparte Arcee non ci sono altri robot donna che possano cedere il proprio corpo", disse Smokescreen.
"Ci sarebbe Airarachnid", s'intromise Starscream.
"Non hai tutti i torti, ma adesso la schermatura che c'è attorno alla Nemesis sarà stata sicuramente riparata e ci saranno Vehicon da tutte le parti", commentò Rachet.
"Ma basta un ponte collegato direttamente col laboratorio?" domandò Raph "così ci impegniamo poco tempo".
"Forse" rispose Optimus, voltandosi verso il medico "tu che dici?".
"Per me va bene, ma bisogna vedere se la schermatura attorno alla Nemesis è stata riparata o no".
Si concentrò sul computer, avviando sullo schermo l'immagine della navicella Decepticon. Clicco' qualche pulsante prima di dire:
"Per nostra fortuna la schermatura non è ancora stata riparata".
Clicco' altri tasti.
"Adesso ho le esatte coordinate della Nemesis. Adesso dobbiamo sapere chi ci andrà".
"Perché non tu Rachet?", chiese Optimus.
Il medico sbarrò gli occhi, stupito.
"Io?", chiese, confuso.
"Sei tu il più delicato. Bulcked in confronto è un elefante in una vetreria", commentò Arcee.
"Non è vero!", esclamò il demolitore.
Il medico sospirò, alzandosi in piedi.
"Va bene. Se mi succedesse qualcosa, chiudete subito il ponte, okay?".
Optimus annuì.
In quel momento Rachet si alzò e tirò la leva.
Knockout era solo nel laboratorio, furibondo come mai in vita sua.
Avrebbe voluto rovesciare il tavolo con tutti gli attrezzi e spaccare qualche marchingegno da tutta la rabbia che aveva.
Starscream non solo gli aveva ucciso Airarachnid, ma era riuscito a scappare con la terrestre.
Non importa. Con tutte le ferite che le ho causato dubito che sopravvivrà.
Si voltò.
Il cadavere di Airarachnid giaceva sul lettino inerme, scintillando sotto la luce artificiale che illuminava il laboratorio.
Knockout si avvicinò al corpo, fissandolo con odio.
"Sei morta in modo veloce e indolore, quando ti saresti meritata la peggior tortura che il diavolo possa disporre".
La odiava, forse più di Starscream.
Lei era una piaga, un virus che si addentrava in un corpo e lo distruggeva nutrendosi di sé stesso.
Knockout estrasse la sega circolare e la puntò sul viso di Airarachnid.
"Visto che non ho potuto ucciderti, ti ridurro' in una poltiglia. Poi vediamo se hai il coraggio di tornare in vita".
Sorrise con un ghigno, ma non fece in tempo a fare niente che un qualcosa da dietro alle spalle, stordendolo.
"Non me lo rovinare. Quel cadavere mi serve", disse Rachet, avvicinandosi al corpo del ragno.
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