II - Closed Epigraph: (Maho) Epigraph at Singularity Point (4)
MAHO
29 Novembre 2010
Stavo ricordando...
Da quando ero giunta in Giappone, avevo iniziato a pensare a Kurisu sempre di più. Non sapevo se si trattasse dell'influenza del posto, oppure del fatto che passassi molto tempo a parlare con la sua Amadeus, ma una cosa era certa: tutto era cambiato da quando quel ragazzo, Rintarō Okabe, era comparso come dal nulla e aveva riportato alla luce ricordi lontani e posto nuovi interrogativi in una vicenda che ritenevo ormai archiviata. Avevo la sensazione che sapesse molte cose su Kurisu, più di quante potessi immaginare.
Ricordando il nostro primo incontro, non mi era ancora chiaro il motivo di quel mio crollo improvviso. A essere sincera, avrei preferito dimenticarlo.
«Stai pensando a Okabe, vero?»
La voce di Amadeus Kurisu mi svegliò dal torpore dei miei pensieri e subito mi voltai di scatto verso il monitor del PC.
Non mi ero accorta di essermi persa di nuovo tra i ricordi nel bel mezzo di una conversazione con l'IA. Amadeus stava ridacchiando.
«Hai ragione...»
Scrollai le spalle, ignorando il sorrisetto compiaciuto di Kurisu.
«Non credi sia strano che Leskinen abbia una così grande opinione di lui? Ha dato il tuo accesso a un ragazzo che ha incontrato solo due volte...»
Mi fidavo completamente del professore e rispettavo la sua scelta, ma la ritenevo precipitosa. «Sarebbe saggio fidarsi fino a questo punto?»
«Sembra una brava persona.»
«Tu dici?» sospirai. «Davvero non riesco a capirlo. Sembra avere delle solide ambizioni, eppure...»
Ripensai alla sua impulsività il giorno della conferenza e a come aveva reagito trovandosi di fronte ad Amadeus per la prima volta.
«Dimmi la verità: ti piace?»
Il modo naturale in cui aveva posto la domanda quasi mi disorientò.
«Smettila...»
Mi avvicinai al monitor e la guardai dritta negli occhi – al centro della webcam.
Amadeus restò impassibile.
«Non c'è nessun bisogno di nasconderlo, adesso siamo solo io e te.»
Nessuno l'avrebbe mai pensato, ma Kurisu amava particolarmente questo genere di gossip.
Mi rassegnai e tornai a sedere. Lo scricchiolio dello schienale riecheggiò per tutto l'ufficio vuoto.
«Sinceramente, non provo nulla nei suoi confronti. Nemmeno lo conosco.»
«Capisco...»
Kurisu decise di lasciar perdere, con mio sollievo.
«Ciò che mi interessa...» iniziai, mordendomi le labbra subito dopo: non volevo farlo sapere ad Amadeus.
«Che cosa?» chiese lei, interessata.
«Niente, niente...»
Avevo passato molto tempo a riflettere, mettendo persino da parte la mia ricerca per dedicarmi ai miei pensieri...
Che tipo di rapporto era quello tra Okabe e Kurisu?
Che cosa è successo a lei nei giorni precedenti la sua morte?
Ero convinta che Okabe avesse le risposte a queste domande.
«Credi che la mia originale e Okabe si conoscessero?»
Trasalii, come se Amadeus mi avesse appena letto nel pensiero.
«Cosa te lo fa pensare?»
«Sono giunta a questa conclusione dopo avervi ascoltato parlare. E' solo una supposizione, ma se vuoi posso mostrarti delle prove effettive.»
Il modo in cui usavamo parole del genere in una normale conversazione dimostrava come entrambe fossimo scienziate fino all'osso.
«Conoscendoti, è una conclusione corretta.»
«Se ha dei ricordi di me che io non ho, questo potrebbe causare dei problemi durante il test.» osservò Amadeus.
«Ti toccherà gestire la situazione.» scrollai le spalle con una nota di provocazione nella voce. «Se dovesse succedere, potresti sempre chiedergli spiegazioni.>>
Non sapevo se Okabe avrebbe mai tentato di comunicare con Amadeus. Non c'era nessun obbligo, dopotutto.
«Fingere di non sapere è come mentire.»
Kurisu assunse un'espressione seria. «Dovrei essere in grado di ottenere dei buoni dati.»
Dal punto di vista di una ricercatrice, era interessante.
Chissà se sarà lo stesso anche per Rintarō Okabe...
Forse questo test non farà altro che spargere sale sulle ferite nel suo cuore.
Mi resi improvvisamente conto di essere diventata troppo sentimentale.
«Probabilmente è colpa del Giappone...» sussurrai a me stessa. Decisi di spegnere il monitor e avviarmi fuori dall'ufficio.
Era già passata una settimana dal nostro arrivo e, come programmato, avevo portato dei fiori per Kurisu.
Chissà quando avrei trovato il coraggio di visitare il Palazzo della Radio di Akihabara, il posto dove lei aveva perso la vita.
-Angolo dell'autrice
Brevissimo pezzo di apertura del capitolo "Epigraph at Singularity Point" che riprende esattamente dove si è concluso il primo: con Maho e i suoi ricordi di Kurisu.
Come si evolverà il rapporto tra la scienziata dagli occhi verdi (come ho voluto soprannominarla) e Rintarō Okabe?
—
Il prossimo capitolo è narrato dal punto di vista di un personaggio che non è stato ancora presentato nella storia, quindi ho ritenuto opportuno inserire delle descrizioni leggermente più lunghe per introdurre al meglio le new entry, e dividere il POV in due parti...
A giovedì!
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