•Futuro
Futuro
Se c'era una cosa di cui Izumi aveva veramente paura quando aveva diciotto anni, quello era il futuro. Era proprio quello che aveva cercato di sviare, scappando per due anni senza pensare alla conseguenza del suo gesto. Ma poi, quando, dopo essere tornata, era stata costretta ad affrontare ogni conseguenza, era riuscita a riportare tutto com'era. Certo, i cambiamenti vari si notavano: l'arrivo di Makkachin nella vita di Ryuuji e Hiroto e quello di Kotomi nella vita di Maya erano i segni più evidenti. Ma anche la lontananza da Ichirota, la convivenza con Paolo... E soprattutto la scomparsa di Margherita. Non erano cambiamenti che Izumi si aspettava, al suo ritorno, ma alcuni di quelli erano anche piacevoli. E poi, ora non aveva più paura del futuro, come quella sera poté dimostrare al suo ragazzo.
Era la sua prima serata libera da due settimane, e Paolo aveva deciso di passarla con Izumi. Avrebbe voluto portarla fuori a cena, o portarla al cinema, ma quando arrivò a casa la sua ragazza aveva già ordinato una pizza e acceso la PlayStation, perciò i piani saltarono al principio. Non che a Paolo dispiacesse, ma una volta tanto sarebbe voluto uscire a cena, come facevano le altre coppie. Sapeva bene che Izumi non aveva mai sopportato l'idea di andare nei ristoranti, circondati da altra gente, ma sperava davvero che potessero almeno fare un tentativo.
Nonostante un po' di rimpianto, Paolo si godette al pieno la serata, stracciando la sua ragazza a FIFA per l'ora successiva.
-Che palle, però! Ma lo vedi che non sai perdere?-
Sbuffò Izumi, mentre andava ad aprire al fattorino, abbandonando il joystick e afferrando il portafoglio appoggiato sul divano. Paolo spense la Play, ridendo:
-Infatti sto vincendo.-
Izumi ringraziò il tipo della pizza e quando chiuse la porta fece il verso al suo ragazzo, superando il salotto ed andando in cucina a posare le pizze:
-Se fossimo in campo ti avrei già battuto otto volte.-
Affermò poi, mentre cercava il tagliapizza e il suo ragazzo si sedeva a tavola di fianco a lei. Paolo decise di non commentare, timoroso che il ricordo di quando Izumi dovette lasciare la Raimon fosse ancora il punto debole della sua ragazza, così rimasero entrambi in silenzio, mentre lei tagliava le pizze. Quando entrambi presero a mangiare, Izumi iniziò a notare lo strano silenzio dell'italiano, e non perse tempo prima di chiedergli cosa ci fosse che non andava. Naturalmente, Paolo mentì:
-Sono solo un po' agitato per la prossima partita.-
-Non dire minchiate.-
Lo interruppe dolcemente Izumi, mentre Paolo sospirava:
-Non è niente.-
-Vuoi passare la serata con le mie domande o preferisci rispondermi subito?-
Lo sguardo di Izumi non era severo o irritato, ma lasciava intendere che finché Paolo non avesse risposto, lei non avrebbe smesso di ripetere la stessa domanda. Così Paolo parlò:
-Avevo solo pensato di portati fuori a cena, stasera. Ma quando sono arrivato avevi già organizzato tutto e...-
-E una partita alla Play non potevi certo saltarla, eh? Dimmi la verità, credevi che non volessi uscire con te?-
Paolo non disse nulla, concentrato sulla sua pizza. Il tono di Izumi non era arrabbiato, ma quasi deluso. Izumi non era stupida, e Paolo sapeva che aveva notato come tutti, da quando era tornata, la trattavano con le pinze, come se fosse fatta di vetro. Ancora di più da quando Margherita se n'era andata.
-Sapevo che non avevi voglia di uscire, ormai ti conosco.-
-Paolo, da quando sono tornata mi trattate tutti con distacco, e cambiate argomento se si tratta di futuro. E non è piacevole! Cos'è, avete paura che io scappi di nuovo?-
-In effetti sì, contenta?-
Paolo si aspettava che Izumi iniziasse a urlare, ma, sorprendentemente, lei rimase calma.
-Lo capisco.-
Disse poi lei, dopo alcuni secondi di silenzio, riprendendo a mangiare, e fino a quando entrambi non ebbero finito nessuno parlò. Poi, quando Paolo mise via i cartoni della pizza e i bicchieri, Izumi gli chiese di raggiungerlo sul divano. Quando Paolo si fu seduto pensò di scusarsi e poter cambiare argomento:
-Voglio iniziare un corso per diventare maestra d'asilo.-
Disse Izumi cogliendolo di sorpresa. Nel vedere l'espressione, Izumi ridacchiò:
-Non volevo dirtelo prima di esserne sicura, e comunque continuerò a lavorare alla libreria fino a che non avrò finito le lezioni.-
Continuò, sedendosi più comoda sul divano, piegando le ginocchia:
-Ma è fantastico!-
Esclamò Paolo, ma Izumi lo interruppe:
-Poi vorrei scrivere un libro. Questa estate vorrei andare a fare bungee jumping.-
Paolo ascoltò ogni suo programma in silenzio, con un sorriso, mentre Izumi sembrava non finire mai. Voleva andare a Mosca, luogo in cui non aveva avuto il coraggio di andare da sola, e voleva anche imparare bene l'italiano...
-E come mai? Posso insegnarti qualcosa io!-
-Voglio impararlo bene, così che i miei figli possano parlarlo in casa, e il giapponese a scuola.-
Paolo sgranò ulteriormente gli occhi, ed Izumi distolse lo sguardo, imbarazzata:
-Vuoi avere figli?-
-Beh, non ora. Ma in futuro mi piacerebbe. Due femmine, Agata e Greta.-
Paolo fu felice di notare che aveva scelto nomi italiani.
-Felice che tu non abbia scelto uno strano nome giapponese.-
-Non sono "strani" i nomi giapponesi! Ho solo pensato che, che ne so, Umi Bianchi suonasse di merda.-
-E c'hai ragione! Anche se Izumi Bianchi non suona poi tanto male.-
Izumi rise, e il cuore di Paolo prese a diventare ancora più leggero.
-Scusa ma se mai ci sposassimo io terrei il mio cognome!-
Paolo al settimo cielo, annuì e Izumi tornò a guardarlo, ancora un po' rossa in faccia ma comunque molto tranquilla:
-Brava, forse è meglio. Allora adesso vuoi andare al cinema?-
-Mah, non lo so, c'è troppa gente.. ehi, dai, sto scherzando! Vado a vestirmi!-
E dopo avergli stampato un bacio sulla guancia, la castana corse di sopra a cambiarsi. Non sarebbe più scappata, Paolo ora lo sapeva. Avrebbe potuto chiederle di andare a tutte le sue partite, ora. Sarebbero potuti andare in Italia insieme tutti i Natali, e qualche giorno durante l'estate. Potevano andare al cinema una volta al mese, e magari in qualche ristorante stellato durante gli anniversari. Izumi non sarebbe più fuggita.
E dopo secoli, eccomi qua. Sei contenta Lucychan109💕💕💕? Spero di riuscire a scrivere un'altra one-shot entro fine mese ma non vi assicuro nulla.
Buona domenica💘
[18\04\2020
quanto ci avete creduto, eh?]
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