Capitolo 7.
Mi ritrovai accanto ad Harry che dormiva serenamente. Iniziai a fissarlo e avvicinai la mia mano per toccare i suoi ricci sparsi sul cuscino. Il suo respiro cambio e apri lentamente gli occhi puntandoli nei miei. Io allontanai di scatto la mia mano,e cercai di alzarmi e allontanarmi,ma il suo braccio mi tenne stretta a se.
"Lasciami Harry" Gli dissi supplichevole.
"Non ci siamo mai presentati come si deve... Piacere io sono Harry Styles" Mi disse sorridendo e togliendo il suo braccio intorno alla mia vita.
"E se io non volessi conoscerti?" Gli dissi.
"Ormai ci conosciamo,anche se solo grazie a qualcun'altro... Non pensi sia il momento di farlo da soli?" Mi disse avvicinandosi a me. Io annui e stetti al suo gioco. Solo che avevo delle domande in testa che mi tormentavano e speravo che lui mi desse le risposte che stavo cercando.
"Harry come conosci Ginevra?" Gli dissi mettendomi a pancia in su e guardando il soffitto. Lui rimase sdraiato di lato per guardarmi.
"Diciamo che in un brutto momento è stata vicina a me,ed è come una sorella da quella volta" Mi disse pensieroso. Qualcosa non tornava. Perché allora lei aveva lasciato intendere che fosse il suo ragazzo,e lui non aveva negato? C'era qualcosa sotto per forza e volevo scoprirlo.
"Ma lei mi aveva fatto capire che stavate insieme.." Gli dissi guardandolo un secondo. Lui mi lancio un occhiata e non rispose. E li capi che non mi avrebbe detto nulla e lasciai perdere.
"Piuttosto puoi gentilmente dirmi perché siamo in un hotel e abbiamo dormito insieme?" Gli chiedi sbuffando e lui mi sorrise .
"Eri ubriaca persa e ti vedevo gironzolare da sola in mezzo a centinaia di ragazzi con gli ormoni a palla,e da gentiluomo ti ho presa,e ti ho portata qui. "
"Ma noi... si insomma... abbiamo fatt-o-o se-sso?" Gli chiedi balbettando e imbarazzata più che mai. Cercavo in tutti i modi di non incrociare i suoi occhi ma lui alzo il mio viso delicatamente per poi avvicinarsi.
"Per quanto mi piacerebbe,stanne certa che se avessimo fatto qualcosa,tu non te ne saresti mai dimenticata" Mi disse leccandosi le labbra. Il mio sguardo finì li,e sospirai . Velocemente mi alzai e mi sistemai per poi prendere le mie scarpe,Harry era rimasto a pancia in giù sul letto,con gli occhi chiusi. Mi avvicinai di nuovo a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia e gli sussurrai un veloce "Grazie" per poi scappare via,andare a casa,e rielaborare tutto ciò che era successo,e cercando di ricordare.
Martedì mattina.
Quella mattina era strana. Io mi sentivo strana. E di solito il mio istinto non sbagliava mai. Arrivata davanti il college,la vidi. La sua faccia aveva un enorme livido e piangeva nascosta da occhi indiscreti. Ma io la vidi,perché era nel mio posto preferito. Dove avevo l'abitudine di fumare prima di andare a lezione. Mi avvicinai lentamente a colei che prima chiamavo migliore amica,e saltai sul muretto al suo fianco. Lei si girò dalla mia parte e cerco di scendere e scappare da me,ma io fui più veloce e le afferrai il polso facendola girare verso di me.
"Chi è stato?" Le chiesi gentilmente. Anche se lei era il mio incubo peggiore,colei che è stata parte della mia rovina,mi dispiaceva per lei. Io in fin dei conti avevo pur sempre un cuore e certe cose non mi piacevano.
"Piccola Char non sono cose che ti riguardano,tornatene dai tuoi tre amici più sfigati di te" Mi disse asciugandosi le lacrime e sorridendo malignamente.
Muro.
Anch'io come lei alzavo dei muri davanti le persone cercando di non fargli vedere le mie fragilità. Ma nonostante tutto,noi siamo state amiche per anni,perché lo fa con me? Anche se dovrei odiarla da morire,mi fa male vederla così. Ma per quanto mi facesse male,odiavo chi toccava i miei amici,e in quel momento me ne fregai di come potesse sentirsi dopo le mie parole.
"Ci torno eccome. Almeno io se ho qualche problema,ci sono loro pronti ad aiutarmi e a rialzarmi... Tu come vedi,sei sola. È il tuo essere sempre così stronza,non farà altro che tenere le persone lontane da te.. E sinceramente un po' te lo meriti." Quando Gli dissi ciò lei sbianco e io non me ne penti nemmeno per un secondo. Perché lei con me,non si era mai pentita,non si era mai scusata,e quindi andava bene così adesso. Le voltai le spalle e mi scontrai con Harry che mi fece un mezzo sorriso. Mi allontanai lasciandoli da soli,ma mi girai un ultima volta verso di loro... Harry la stava abbracciando e lei piangeva tra le sue braccia e il mio stomaco si strinse. Velocemente andai alla mia prima lezione con la testa piena di pensieri e con il cuore pesante.
Finzione.
Era una vita che io fingevo di essere felice. Con i miei amici non facevo finta,ma c'erano momenti come questi che io fingevo di stare davvero bene. Di essere felice per davvero. Era venerdì e la mia testa era lontana dai discorsi che stavano facendo i miei amici in questo pub. Ero immersa totalmente nei miei pensieri,nel mio passato... che non mi accorsi di uno sguardo insistente su di me.
"Charlotte ma ci sei?" Mi sventolo una mano in faccia Aria. Io la guardai persa e mi alzai.
"Scusate ragazzi sono stanca,ci vediamo domani" lasciai un bacio a tutte e tre ed uscì dal locale lasciandoli confusi. Mentre tornavo a casa a piedi,che distava una ventina di minuti,una moto si fermò accanto a me. Riconoscerei i suoi occhi ovunque.
"Sali" furono le uniche parole che disse,e anche se la mia testa diceva di lasciarlo lì e andarmene,il mio cuore fece tutto da solo. Mi aggrappai a lui e sali sulla moto. Con lui sarei potuta anche andare all'inferno,e ne sarei stata felice. Non sapevo dove mi stesse portando. Non sapevo cosa sarebbe successo da quel momento in poi. Ma anche se non lo conoscevo per niente,io mi fidavo di lui.
***
SPAZIO AUTRICE
Eccoci qui! Ero un po' indecisa se lasciare correre le cose così,oppure no. Ma queste sono piccole cose,e per quello che ho in mente,ne dovete vedere ancora di belle. Cosa pensate succederà?
Alla prossima.
-Ile.❤️
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