Capitolo 14

Era passata una settimana da quella notte. Oggi si tornava al college e io dopo quella sera avevo sentito solo Aria e mio fratello raccontandogli tutto e lo stesso fecero loro con me. Dopo che me ne ero andata,Toby ed Harry hanno litigato un altra volta. Sempre per me. Ed Io questa cosa la odiavo. Litigare per me,non aveva senso. Capivo che Toby voleva proteggermi,ma io le sapevo riconoscere i veri bugiardi.. ed Harry non era tra questi.

Questa mattina il mio umore si percepisce. Ho messo una delle felpe enormi che usavo in quel periodo di depressione,e andai così. Una volta arrivata davanti il cortile mi guardai attorno,e li vidi tutti nel muretto. Nessuno escluso. Loro erano lì a parlare tra loro,ed Harry e Toby si lanciavano sguardi assassini. Il mio sguardo incrocio quello di Aria che mi salutò con la mano.

"Charlotte vieni qui" Mi disse Vincent. Io mossi la testa in negazione e velocemente me ne andai. Ma prima ancora di poter entrare nell'aula dove avevo la lezione di psicologia,una mano mi fermo.

"Dobbiamo parlare" Mi disse Ginevra. Io iniziavo ad odiare la sua fastidiosa voce. Cosa voleva ancora da me?

"Ti avevo avvertita di stare lontana da me e dai miei amici" Gli dissi spintonandola facendola allontanare da me.

"Il padre di Harry controlla lui e Toby quindi devono stare insieme per evitare di finire in comunità "

"E tu cosa vuoi ancora da me?" La guardai male e lei abbasso lo sguardo.

"Voglio chiederti scusa... so che non si può tornare indietro e non voglio essere perdonata.. però tu non sai cosa è successo dopo e perché ti avevo detto quelle cose.." Mi disse asciugandosi velocemente una lacrima. Una lacrima che a me non sfuggi. Mi alzai il cappuccio della felpa.

"Non ti perdonerò mai e delle tue scuse non me ne faccio niente! E non mi interessa nemmeno quello che ti è successo... visto che tu di quello che è successo a me,non ti è interessato." Mi girai diretta verso l'uscita allontanandomi da lei e da tutti. Speravo che le cose fossero cambiate. Che io avessi ritrovato la forza di un tempo. Ma mi ero resa conto che non era così.

*Derek Pov*

Mi stavo allenando in palestra,quando il mio telefono nella tasca vibro. Levai i guantoni prendendolo e leggendo il messaggio,e incazzandomi ancora di più. Charlotte mi aveva scritto che non voleva essere cercata e di lasciarla un po' sola,ed io sola non la volevo lasciare,dopo l'ultima volta. Velocemente raggiunsi la casa dove stava Charlotte adesso,bussando ripetutamente e non trovandoci nessuno. Chiamai Toby e mi disse di raggiungere lui e gli altri al pub.

"L hai trovata a casa?"

"No Toby cazzo sennò non ti avrei chiamato" sbattei i pugni sul tavolo e tutti si girarono a guardarci.

"Chiama Harry" dissi ringhiando. Toby mi guardò male e lo chiamo.

"Non è con lui.." disse Toby tirandosi i capelli preoccupato.

Paura.

Avevo paura che lei potesse farsi di nuovo male come l'ultima volta. Io non potevo permetterlo. Non doveva risuccedere.

*Charlotte Pov *

Spengo  il telefono non volendo rispondere a nessuno. Dopo la discussione con Ginevra ho preso la macchina venendo nel posto che mi trasmetteva tranquillità. Ero stata in questa spiaggia settimane fa per la prima volta con Harry. Mi sono innamorata di questa spiaggia dalla prima volta che l'avevo vista. Qui mi sentivo serena e tutti i problemi e le paure sparivano. Mi sedetti vicino alla riva lasciando che l'acqua toccasse i miei piedi.

FLASHBACK

Era da un paio di settimane che io mi sentivo strana. I miei pensieri mi stavano uccidendo,e nemmeno ascoltare la musica,o scrivere mi aiutava a farli smettere. Ero sola a casa come sempre,e brutti pensieri mi passavano per la testa. Raggiunsi la cucina disperata. In cerca di qualcosa che potesse fermare questo dolore terribile.

La casa era vuota esattamente come mi sentivo adesso. Mi sentivo sempre più schiacciata da questa vita che non la sentivo più mia. In uno scatto veloce apri il cassetto e presi un coltello stringendolo tra le mani. Ero sola,urlavo e piangevo... ma nessuno mi sentiva. Lo posizionai al centro del mio stomaco e sentivo le lacrime bagnarmi sempre di più le guance. Iniziai a spingerlo contro la mia pelle e senti il sangue uscirmi lentamente. Un piccolo graffio come può fare uscire tutto questo sangue?

Mi inginocchiai a terra fin quando non sentì la voce di mio fratello chiamarmi per poi vederlo davanti a me con gli occhi spalancati.

"Charli c-cosa stai facendo?" Mi chiese con le lacrime agli occhi. E io ero lì davanti a lui,incapace di dire o fare qualcosa. Troppo tardi per poter tornare indietro ormai. Sapevo di non stare più bene. Di avere bisogno di qualcuno che mi seguisse e mi portasse fuori da questo tunnel dove non vedo fine e nemmeno luce. Buio. Lasciai cadere il coltello e mi lasciai andare anch'io. Troppo stanca per riuscire a combattere ancora con questo dolore lacinante. L'ultima cosa che senti prima di svenire era la voce di mio fratello.

"Piccola mia ci sarò sempre io qui pronto a rialzarti e a proteggerti da questo mondo troppo grande per una ragazza così piccola come te.. Chiunque ti farà soffrire,io gli farò male te lo prometto" Mi bacio la testa e li non sentì più nulla.

FINE FLASHBACK

Mentre fissavo il mare ho ripensato a quel momento dove tutto è finito. Mio fratello non mi ha mai lasciata. Quel giorno io mi ero arresa,ma lui era lì pronto a combattere le mie battaglie. Lui c'è sempre stato in ogni seduta dallo psicologo. È stato proprio lui a farmi trasferire qui,anche se io non avevo più voglia.

Dolore.

Perché è proprio questo che fa il dolore... ti fa passare ogni voglia. Quando provi dolore non hai più voglia di vivere,di uscire,di fare nuove amicizie. Il dolore fa in modo che tu smetta di andare avanti e ti trascina nelle sue grinfie dove sai che non puoi uscirne da sola. Il dolore ti fa arrendere davanti a lui. Non hai più forze per dire o fare qualcosa. Non hai più forze nemmeno per stare in questo modo. È vero quando dicono che il dolore più grande e quando perdi qualcuno che ami. E io ne ho perse di persone che amavo... e ancora adesso questo dolore mi accompagna,però ci convivo. Non mi lascio più sopprafare da esso.

Quando ho visto per la prima volta questa spiaggia,mi ero resa conto che qui il dolore non si faceva sentire. E venire qui da sola,mi stava già facendo sentire meglio. O almeno era così che speravo. In lontananza senti una moto fermarsi. Dei passi avvicinarsi dove ero io. Una persona sedersi al mio fianco. Lui non parlo. Sapeva che i nostri silenzi avrebbero detto più cose delle parole. Sentivo il suo sguardo su di me,e non potei fare altro che sorridere. Perché si,al suo fianco il mio sorriso era vero.

"Grazie" Gli dissi dopo un paio di minuti.

"Grazie a te per esserti fidata" Mi disse Harry.

***
SPAZIO AUTRICE

So che vi state chiedendo perché Harry gli abbia detto grazie per esserti fidata dopo tutto quello che è successo. Ma i vostri dubbi saranno tolti nel prossimo capitolo. Spiegherò tutto promesso. Pochi capitoli li sento davvero miei. E questo è uno di questi. Cosa ne pensate?
Buona Epifania❤️
Alla prossima.
-Ile.❤️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top