Capitolo 12
FLASHBACK
Mi ritrovai di fronte l'edificio per riparlare con il mio psicologo. C'erano giorni che senza che io dicessi nulla,lui sapeva che non ne avevo voglia di parlarne. Quando mio fratello mi porto in questo posto,e dopo aver fatto la prima seduta,li ho realizzato che io avessi davvero un problema. Dopotutto quello che avevo passato mi mancava solo la depressione.
"Allora Charlotte,vuoi dirmi perché ti trovi qui?" Mi disse lo psicologo. E io lo guardai e iniziai a piangere. Lui mi ripeteva di stare tranquilla,e prendermi tutto il tempo che volevo.
"Io.. è da due anni che.. sono sola e nemmeno la mia famiglia capisce quanto questo mi fa male" dissi singhiozzando ripensando a tutto ciò che mi portavo dentro e che mi faceva male da morire.
"Perché sei sola? È successo qualcosa per far sì che tu non avessi più nessuno?"
Questa domanda me la facevo da due anni. Com'è possibile dal avere un sacco di amici,ritrovarsi da soli? Non lo sapevo spiegare nemmeno io. Era successo,un po' perché le persone erano cattive e bugiarde,un po' perché mi volevano bene e volevano il meglio per me.
FINE FLASHBACK
*Charlotte Pov*
Era passato un mese e mio fratello si era ripreso del tutto. Quella sera,prima della partenza,mi ritrovai a pensare a quella prima seduta di 1 anno fa ormai. E mi ero resa conto,che nonostante le innumerevoli sedute,io non avevo ancora una risposta a quella domanda. O forse l'avevo ma non volevo saperla. Perché si sa,le bugie fanno male,ma la verità ti uccide.
Solitudine.
Ed io a questa solitudine c'ero diventata migliore amica. Mi piaceva stare da sola,una cosa che ho sempre fatto fin da piccola.. ma ora che sono grande la sento ancora di più. Dopotutto quello che è successo.
"Posso entrare?" Mi chiese mio fratello entrando nella mia vecchia stanza e distogliendomi dai miei pensieri. Io annui e gli feci posto accanto a me.
"Mi dispiace averti fatto perdere tutte queste ore di college,ma ti prometto che non succederà più e ti comprerò le sigarette per un mese giuro" e io gli sorrisi scuotendo la testa.
"Quello ero sicuro.. Ma dimmi un po' sei ancora sicuro di voler combattere ancora?" Gli dissi guardandolo attentamente. Lui mi sorrise annuendo.
"Sorellina però posso ammazzare di botte quello sfigato di Harry?" Mi disse seriamente. Io negai con la testa e lui sbuffo dicendomi che l'avrebbe fatto seriamente. Ci addormentammo così,abbracciati come un tempo.
Fratelli.
Avere dei fratelli o delle sorelle penso che sia la cosa più bella che si possa avere. Ogni volta che cadevo e mi facevo male,Derek era sempre lì pronto a rialzarmi e prendersi un po' del mio dolore. Mi ha sempre dato buoni consigli,che principalmente accoglievo,ma alla fine si sapeva che avrei fatto di testa mia.
Qualche ora dopo
Qualche ora dopo atterrammo a Londra. Mi era mancata. Mi erano mancati i miei amici. Derek aveva insistito fin che io andassi almeno alle ultime tre ore e accettai senza oppormi. Prendemmo la mia Range rover e Guido lui seguendo le mie indicazioni. Il cortile era deserto visto che erano tutti in mensa è scesi dalla macchina seguita da Derek. Lo guardai confusa.
"Derek dove stai andando?"
"Entro con te,il tuo insegnante di educazione fisica è un mio amico e voglio salutarlo." Sapevo che non era solo per quello,ma iniziai a camminare seguita da lui. Sperando che non facesse niente. Appena misi piede in mensa tutte le ragazze si girarono verso di me. Anzi guardavano tutte mio fratello con sguardo innamorato. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. E Derek mise il braccio sulla mia spalla sorridendo e facendo alcuni occhiolini. Il solito. Mio fratello era tremendamente bello. Quindi era normale che tutte erano ammaliate dal suo fascino e bellezza. Il mio sguardo fini sul tavolo di Harry. Lui era lì insieme a Louis e Ginevra che mi fissava malamente. Io ghignai e mio fratello mi strinse di più.
"Piccola lasciala perdere" Mi disse Derek
"Tranquillo fratellone non mi faccio più mettere i piedi in testa da lei o da chiunque altro" gli lasciai un bacio in guancia per poi correre verso Aria che mi strinse forte a se.
"Quanto mi sei mancata amica mia. Com'è andata? Stai bene?" Mi disse prendendo la mia faccia tra le sue piccole mani e guardarmi come una sorella. Io annui e la strinsi un altra volta. È incredibile come in pochi mesi io sia riuscita ad affezionarmi così tanto a lei. Mi staccai da lei e salutai Vincent chiedendogli scusa per il pugno di Harry. Perché sapevo che di mezzo c'ero io. E lui mi tranquillizzo dandomi un bacio sulla guancia. Quando mi fermai davanti Toby vidi il suo sguardo dispiaciuto per L ultima conversazione. Ma a me già era passata quindi velocemente l'abbracciai forte e lui ricambio.
"Eiei giù le mani dalla mia bambina stronzetto" Gli disse Derek a Toby. Io sorrisi e loro si abbracciarono. Loro si erano conosciuti grazie a me,e mio fratello gli voleva un sacco di bene. E ogni volta che Toby veniva a casa mia,finiva per giocare alla play con Toby e trascinava anche me. Mentre eravamo seduti che Derek parlava con i miei amici,gli dissi che dovevo allontanarmi solo un attimo e tornavo. Arrivata davanti il mio armadietto una mano sbatte violetemente contro di esso,facendolo chiudere. Sapevo già chi era. L'avevo capito dal suo odore. Inconfondibile e indimenticabile. Ma io con lui dopo quello che era successo non volevo parlarci. Mi aveva fatto male.
"So che chiederti scusa non basterà... ma quelle parole non erano vere,e farò di tutto per farti riavere un po' di fiducia in me." Mi disse prendendomi il viso tra le mani. Sguardo contro sguardo. Il suo fiato immischiato con il mio. Il mio cuore era impazzito. E potevo sentire che il suo era nella mia stessa situazione visto che eravamo impiccicati. Ma ripresi un po' di lucidità e lo allontanai con le poche forze che avevo.
"Dovresti ascoltare il consiglio di Toby e starmi lontano. Non siamo niente,e nemmeno ci conosciamo così bene.. quindi lasciami stare,e cerca un'altra da portarti a letto" mi girai velocemente per poi fare un passo ed essere fermata dalla sua mano sul mio braccio. Ma prima che io potessi anche solo dire o fare qualcosa,qualcuno lo prese dal colletto della sua felpa e lo sbatte ferocemente sull armadietto. In pochi secondi successe il caos.
"Non toccare mia sorella coglione" urlo Derek sbattendolo un altra volta. Harry mugugno dal dolore,e schivo il pugno di mio fratello. Harry spinse Derek liberandosi e prima che mio fratello facesse un altro passo mi misi in mezzo.
"Derek basta per favore andiamo via."
"Charlotte io non lascio stare niente. Nessuno può permettersi anche solo di sfiorarti" fulmino Harry e fece un passo in avanti. Cercai di bloccarlo più che potevo,gli parlavo e lui non mi ascoltava. Ed Harry se ne stava lì,a guardarlo sfidandolo. In mio soccorso apparvero subito Toby e Vincent che presero mio fratello per le braccia cercando di calmarlo.
"Se ti vedo un altra volta vicino mia sorella,ti farò pentire di essere nato!!" Urlo Derek. E io mi tappai le orecchie. Sapeva che non mi piacevano certe frasi. Sopratutto quando era stata un altra persona a dirlo è quasi a farlo. Mio fratello punto il suo sguardo su di me,e prego i ragazzi di lasciarlo e farlo avvincinare a me. Lui si libero e mi abbraccio chiedendomi scusa e io le accettai. Non era colpa sua. Non lo era per niente.
Anche Louis e Ginevra ci raggiunsero,e notai immediamente lo sguardo di Ginevra alle parole di Derek. Noi tre sapevamo,e non c'era bisogno che sapessero anche gli altri adesso. Io la guardai e lo stesso fece lei.
"Mi dispiace" Mi disse velocemente per poi andare via seguita da Louis e Harry. Harry mi lancio un ultima occhiata per poi sparire dentro la mensa. Io e mio fratello salutammo i ragazzi promettendo di vederci domani sera alla festa di Natale a casa di Vincent.
La sera dopo.
La casa di Vincent era piccola e accogliente. Viveva da solo perché i suoi abitavano in Olanda. Il Natale era arrivato ormai. E io per la prima volta dopo anni,non lo passavo sentendomi sola. Accanto a me avevo persone meravigliose,e non potevo desiderare di meglio. Io e Aria stavamo pulendo i piatti e i ragazzi erano di la a parlare di lacrosse e palestra.
"Aria perché non hai mai parlato con mio fratello nemmeno per sbaglio?" La guardai attentamente e lei si irrigidì arrossendo lievemente.
"Ma che dici.. lo e lui abbiamo parlato mezzo secondo,però abbiamo parlato." Mi disse imbarazzata. E io iniziai a ridere.
"So che effetto fa mio fratello alle ragazze e onestamente mi piacerebbe vedere al suo fianco una come te" alzai di più la voce nell'ultima parola per farle capire cose intendessi. E lei arrossì ancora di più scuotendo la testa. La serata passo tranquillamente e serenaramente. Io e Derek insegnammo ai ragazzi a giocare a tombola e via dicendo ridendo come pazzi quando Vincent ci guardava confusi pensando di riuscirci. E come regalo di Natale questo era il più bello che potessi mai desiderare.
***
SPAZIO AUTRICE
Ed eccoci qui! Ho scritto questo capitolo esattamente oggi 6 dicembre 2020,sapendo che avrei pubblicato questo capitolo per Natale.
Cosa ne pensate? Ci sono molti segreti in mezzo,e fra non molto uno dei primi del primo capitoli verrà svelato,anche se voi sapete già. Questo capitolo lo sento particolarmente mio. Vi prego di non copiarlo. C ho messo un pezzo del mio cuore e non sarebbe giusto. Lasciate una stellina e un commento se volete.
E comunque volevo augurarvi un buon natale a tutti voi. Sperando che questo periodo che stiamo passando,finisca presto. Così torneremo tutti ad abbracciarci.
Alla prossima.
-Ile.❤️
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