Capitolo 1.

Arriva un momento preciso nella nostra vita dove non sappiamo più chi siamo,cosa vogliamo fare e chi vogliamo essere.
Arriva un momento che senti la tua vita scivolarti fra le dita.
Il tempo scorre e tu sei in un tunnel dove non vedi nessuna luce, per poterne uscire. Il tempo e fermo e tu resti immobile, senza sapere cosa fare.

Cosa ne sarà della tua vita?

Non reagisci. Provi a fare un passo, ma sei bloccata. E ti chiedi se sia dovuto al tuo passato. E si, è proprio quello. Se non superi le tue paure, le tue ansie, le tue insicurezze sai che non puoi muoverti.
Per riprendere a vivere devi ricominciare e rinunciare al passato che tanto temi. Solo così puoi farcela.
È difficile riuscire a superare certi traumi, certi dolori, ma tu sai di essere forte. Sai che essere forte è l'unica cosa che riuscirà a portarti fuori dal tunnel e finalmente riuscire a vedere la luce.

Otto mesi dopo.

Mai avrei immaginato che io, Charlotte Anderson, riuscissi a superare le mie paure. Ho aspettato questo momento per otto lunghissimi mesi, ed adesso che sono davanti al cancello del college,  pronta per riprendere in mano la mia vita, sono terrorizzata.

Cerco di fare respiri profondi per calmarmi un po' e iniziare a camminare in mezzo alla massa di studenti che ridono e scherzano fra loro.

In lontananza vedo un piccolo muretto nascosto e mi fiondo lì per fumarmi una sigaretta, prima di dirigermi alla prima lezione.

Distratta e Maldestra.

Ecco cos'ero. Non guardo mai dove vado ed è per questo che adesso mi ritrovo con il sedere per terra e una ragazza accanto a me che ride come una pazza.

La fulmino con lo sguardo e mi rialzo velocemente per poi correre verso la mia prima lezione. Non preoccupandomi della ragazza rimasta a terra per colpa mia.

Stronza. Menefreghista.

Ero tutto ciò e a me andava più che bene. Il passato mi ha portata ad essere così oggi. Ed è un bene.

Soffocata.

Era così che mi sentivo in questo momento. Era l'ora di pranzo e la mensa era così strapiena di studenti che mi guardavano, che sono scappata velocemente sul muretto di stamattina.. Cercando un po' di pace e solitudine. Ma purtroppo Dio ancora una volta l'aveva con me, e la ragazza di stamattina mi si parò davanti con un sorriso da ebete.

"Ciao sono Aria la ragazza che hai volutamente lasciato a terra stamattina."  Mi sorrise e allungò la mano verso di me.

Io rimasi interdetta ma gliela strissi e sussurrai un "Charlotte" velocemente. Per poi scappare e lasciandola nuovamente sola in quel muretto.

Perché scappo?
Perché è da una vita che faccio così.
Scappo perché ho paura di rimanere intrappolata in questo baratro per tutta la vita, e non voglio.
Più le persone stanno lontano da me, meglio è.
Io non voglio più soffrire, non voglio più affezionarmi a nessuno.

Qualche giorno dopo.

Ero così immersa nei miei pensieri che non mi accorsi che una persona si era appena seduta accanto a me sopra quel muretto. Sapevo chi era. Erano giorni che mi torturava cercando di farmi uscire qualche frase in più dei miei soliti "si" e " no" . Mai nessuno aveva insistito così con me, forse era per questo che glielo lasciavo fare, senza allontanarmi, allontanarla sopratutto.

"Charlotte stasera faranno la prima festa dell'anno, devi venirci assolutamente con me." Mi disse aria con quel suo sorriso supplichevole.

Anche se non la conoscevo per niente, c'era qualcosa in lei che mi risultava difficile dirgli di no. Acconsenti muovendo la testa e lei urlò e mi abbraccio. Io mi paralizzai. Non so se era di più per l'abbraccio o per due occhi verdi che mi fissavano insistentemente da giorni.

Ricominciare.

Era questo il mio unico buono proposito che mi ero cercata di prefissare arrivando al college. E sapevo bene che quando avevo incrociato quei occhi verdi, sarebbe stato facile.

Aria era elettrizzata per questa dannata festa che si sarebbe svolta tra poche ore. Era venuta a casa mia, una villetta  nel centro di Londra per cercare un vestito per me. Ma lei non sapeva che io avrei fatto ugualmente di testa mia. Quindi quando mi misi la mia amata gonna a jeans e un top corto e il mio giubbotto di pelle, lei rimase scioccata. Non si aspettava questa scelta da me, e potevo anche capirla.

"Aria ti avverto che se non ti prepari in 5 minuti non vengo più con te alla festa" la minaccia sorridendo sotto i baffi. Lei si infilò nel mio bagno e io sospirai. Qualcosa dentro di me mi diceva che lei sarebbe stata l'amica più giusta è vera che avessi mai trovato. Ma volevo andarci con i piedi di piombo, ero già rimasta scottata varie volte con le amicizie e non volevo ricapitasse.

Arrivammo alla festa e già c'erano studenti ubriachi persi, e le solite sgualdrine che cercavano di farsi vedere dal gruppo più popolare della scuola. Mi senti prendere per mano e trascinarmi nei divanetti dove alla fine aria mi fece sedere accanto a lei. Il ragazzo davanti a noi mi sorrise.

"Aria dove tenevi nascosta questa bellezza?" Disse ammiccando verso di me.

Io lo guardai male e il suo sorriso si allargò ancora di più.

"Vincent smettila di fare il coglione.. Lei è Charlotte ed è off-limit ." Gli disse aria dandogli uno schiaffetto sul retro del collo.

"Piacere io sono Vincent ed è un piacere conoscerti cara Charlotte." Mi sorrise .

"Non potrei dire lo stesso caro Vincent" gli dissi con un sorrisetto.

Vincent e Aria scoppiarono a ridere. E io insieme a loro. La serata passo così. Io ero riuscita ad aprirmi un po' di più con loro, e per qualche ora riuscì finalmente a vedere un poco di luce, nella mia vita. Sentivo che loro erano diversi, che potevo fidarmi. Ma ero frenata. Il passato è difficile da lasciare andare.

Luce.

Era questo che io avevo visto quando stavo con Vincent e Aria. È più i giorni passavano, più il rapporto si intensificava ed ero felice per questo. Perché per almeno una volta nella mia vita, potevo dire di aver trovato persone vere, e che sapevo non mi avrebbero mai tradito.

***
SPAZIO AUTRICE

Il capitolo non è lunghissimo,è per molti può sembrare confusionario,ma non è così.
Ho deciso di lasciarvi un po' di suspence. Dovete immaginare anche voi con me. Dovete immaginare come vorreste che andasse. Non mi sono prefissata una storia con 100 capitoli anzi,vorrei farla il più breve possibile,ma con capitoli lunghi. Se non vi piace qualcosa scrivetemelo,e io ne farò tesoro e cercherò di migliorare. È la mia prima storia,e spero vi piaccia.
Non copiate.
Alla prossima.❤️
Ile.-

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