35

Ash arretrò.
Lo specchio rifletteva l'immagine di un ragazzo alto, le spalle avvolte da uno smoking blu scuro.
Gli occhi verdi luccicavano di tristezza, ma il resto del viso rimase impassibile.
-Stai bene.- commentò Reyna, poi si avvicinò e gli sistemò meglio la giacca del completo.
-Chione sverrà ai tuoi piedi, senza alcun dubbio.- aggiunse, per poi sbuffare davanti al silenzio di Ash- Senti, so quanta difficoltà tu abbia con lei, ma vedila così: devi solo toglierti il pensiero. Portala a fidarsi di te.
-Lei non si fiderà mai di me. Non come vorremmo che facesse.
Sono solo una pedina, per lei.
-Ash devi smetterla di pensarla così. È questo che ti frena.
-Sono realista, Reyna!- sbottò il ragazzo.
-Hai solo paura di perdere Annika. Dovresti dirle che...
-So quello che dovrei fare.
Ma siamo incredibilmente fragili.
Hai presente un vetro pieno di crepe? Ecco cosa siamo. Ed una scalfitura in più potrebbe far esplodere tutto.
Reyna sorrise:- Potreste sempre rimettere insieme i pezzi.
Hai presente i vasi antichi nei musei ricostruiti pezzo per pezzo?
Trovo siano affascinanti. Dopo tutto quello che devono aver passato, sono stati più forti del tempo e delle stagioni.
Hanno trovato un nuovo modo per rivivere. Potreste imitarli.

***

-Come pensi la prenderà Ash?- le chiese Talia, mentre le allacciava il vestito.
Annika sorrise:- Non lo so. Ma sono... fiduciosa.
-Questo vestito ti sta benissimo.
Ed il ristorante vicino casa sua è decisamente troppo elegante per una cena qualsiasi.- disse Talia.
-Ma infatti non è una cena qualsiasi.
-Ma lui non lo sa...
La ragazza si voltò improvvisamente, facendo volteggiare i suoi folti capelli biondi:- Stai dicendo che...
-Secondo me potrebbe chiederti di sposarlo.- disse Talia, sorridendo felice- E sarebbe decisamente fantastico, dato che né io né Luke abbiamo intenzione di fare questo passo a breve.
E a quanto pare si stanno per sposare tutti, quindi...
-Non essere sciocca!- aggiunse Annabeth, entrando nella stanza- Percy mi ha chiesto di sposarlo dopo quasi sette anni che stavamo insieme.
E, conoscendo Luke, penso proprio che prima di dodici anni non ti farà la proposta.
Talia iniziò a ridere, e Annika la seguì a ruota.
Era bello, pensò Annika, quel che aveva conquistato da quando era arrivata a New York.
Una cugina fantastica, degli amici altrettanto stupendi, ed Ash.
Presto sarebbero stati legati indissolubilmente.
Sorrise.
La quiete prima delle tempesta.

***

-Ti trovo... bene.- disse Chione.
Ash sorrise.
Come al solito, era stupenda nell'abito plumbeo che le arrivava fino alle caviglie.
Il colore ricordava il cielo quando si prepara a nevicare per molto, moltissimo tempo.
-Anche tu. Sei sempre bellissima.
-Oh, siamo in vena di complimenti stasera. Come mai?
Ash si sedette al tavolo, dopo averle scostato la sedia per farla accomodare. La ragazza sorrise ancora.
-Sai Chione- esordì Ash, sperando che un sorriso enigmatico potesse comprire le sue menzogne- ho sempre amato le persone schiette.
Hanno un non so che di... affascinante.
Quindi andrò subito al sodo.
Cosa vuoi esattamente da me?
Chione schiuse le labbra piene:- Ti ho osservato molto ultimamente.
Ho notato chiaramente che, negli ultimi tempi, sei piuttosto a disagio all'interno del FBI.
E dato che ancora non sono stata arrestata... dubito che tu abbia detto qualcosa di me a quel vecchio cavallo di Chirone.
-Arriva al punto.- la esortò Ash.
-Guggenheim Museum.- disse Chione- Tra poche settimane ospiterà un'asta, in cui verrà venduto un diamante.
Uno dei diamanti più grandi e preziosi al mondo: la Stella d'Africa.
Lo voglio.
Ash sgranò gli occhi:- E come pensi di rubarlo?
-Ovviamente avrò bisogno del tuo aiuto...- rispose Chione, facendo scivolare l'indice sul bordo del bicchiere colmo di vino.
-Vale a dire...
-Ho bisogno della planimetria del Guggenheim Museum, in cui siano segnalate le difese di quella sera.
Così potrò eludere facilmente la sorveglianza.
Ash alzò gli occhi al cielo:- Solo questo?
Chione rise, ed Ash le sorrise, prendendole poi la mano e portandosela alle labbra.
Non poteva immaginare che, non poco lontano da lì, Annika li stava osservando.
E non era per niente contenta.

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