Erano quasi le 20, e Roger era davanti il suo armadio, ancora in mutande.
L'ansia lo stava perseguitando e non riusciva a scegliere nulla di accettabile da indossare.
Prese quello che capitò al momento e uscì di casa, dirigendosi a passo svelto verso il parco.

Vide in lontananza l'alta figura del suo amico Brian, e sorrise spontaneamente.
Arrivò davanti a lui, ma si accorse che forse aveva ancora un sorriso da ebete, così tornò subito serio.
"Hey Rog! Tutto bene? Sembri fin troppo serio"

Roger si schiaffeggiò mentalmente, per poi sorridere.
"Si Brian, tranquillo sto benissimo. Facciamo una passeggiata?"
Brian annuì, per poi dirigersi verso il parco con il ragazzo.

La serata era magnifica.
Il cielo aveva solo qualche nuvola e si intravedeva già la luna.
Un venticello fresco accarezzava i visi dei due ragazzi in modo dolce, mentre per poco le loro mani non si sfioravano.

Camminarono fino ad una zona circondata da alberi, in disparte.
Si sedettero sull'erba, osservando il rilassante verde della natura intorno a loro, accarezzando l'erba soffice.

Brian aveva deciso di scoprire nuove cose su Roger, altri piccoli dettagli della sua personalità.

"Roger, tu che personalità credi di avere?"
Il biondo non si sorprese alla domanda. Molte persone pensavano che lui avesse una personalità da angelo, oltre che il viso.

"La verità è che non sono proprio ciò che sembro. Sono molto impulsivo, e spesso faccio cazzate. Ma ho anche una parte più calma, che spesso non viene fuori. Spesso mi arrabbio per nulla, sono un po' strano. Magari scapperai anche tu, dopo avermi conosciuto completamente"

Brian sorrise.
"Rog, io non voglio scappare. Anzi, mi fa molto piacere passare tempo con te!"
Il biondo fece un sorriso.
"Tu invece come sei?"
"Io...Sono semplicemente calmo. O almeno, abbastanza"

Roger lo osservò.
"Già, siamo un po' gli opposti"
Brian sorrise.
'Gli opposti si attraggono'
Già, lo avevano pensato nello stesso momento.

Quella sera, Brian scoprì che Roger era un vero e proprio diavoletto sotto la veste di un angelo.
Lo trovava comuqnue adorabile.
Aveva anche scoperto che Roger amava le macchine e amava anche fumare.

Aveva scoperto che Roger di notte russava, adorava il pollo, adorava accarezzare i cagnolini e fare lunghe passeggiate.

Anche loro, avevano fatto una lunga passeggiata, fino alla collina.
E più pezzi conoscevano dell'altro, più scoprivano qualcosa di loro stessi.

Roger aveva scoperto che Brian adorava leggere, andare a mare e guardare paesaggi naturali.
Adorava i frullati alla fragola e al lampone.

Tanti piccoli pezzi, e alla fine, su quella collina, si erano conosciuti del tutto.

Brian sapeva chi era Roger e anche Roger sapeva chi era Brian.

I loro caratteri così opposti si erano intrecciati, così come, involontariamente, le loro vite.

"Allora a domani, Rog"
Disse, per l'ennesima volta.
"Già lo sai, verrò anche domani.
Sempre"