seven.


Durante la strada verso casa di Brian, avevano tenuto le loro mani intrecciate dolcemente.

Brian accarezzava lentamente la mano piccola di Roger, mentre sentiva la testa del ragazzino appoggiarsi sulla sua spalla.

La differenza di altezza per lui era adorabile, amava quando il biondino lo guardava dal basso, per poi alzarsi in punta di piedi e baciarlo.

"Bri, sono stanco, tra quando arriviamo? Camminiamo da un'ora!"

Brian sorrise, guardando teneramente il viso di Roger, illuminato dal sole caldo di fine Giugno.
Sembrava essere davvero una creatura divina, per come era bello.

Le gote di Roger si tinsero di rosso lentamente, come quando un papavero dai delicatissimi petali rossi sboccia in primavera.

'Mi sta osservando con quello sguardo...'

Cercò di non voltarsi a guardare il riccio, ma non resistette e si girò di impulso a baciarlo, senza alcun preavviso.

Brian resto spiazzato da quel gesto inaspettato e naturale, e mise le sue mani sui fianchi del ragazzino, accarezzandoli piano.

"Sei stanco, mh?"

Roger, ancora tutto rosso, annuì.

"Dai, sali sulle mie spalle"

Un sorriso si fece spazio nel viso  del più piccolo.

"Non voglio farti stancare!"

"Anche se non vuoi ammetterlo, sei piccolo e leggerlo, quindi smettila di fare così e sali"
Disse il moro, mentre gli dava un pizzicotto sulla guancia in modo scherzoso.

Roger sbuffò, tentando di sembrare arrabbiato e fallendo miseramente.
Sembrava solamente adorabile.
Poi si aggrappò alla schiena del riccio.

"Meglio ora?"

Roger si avvicinò al suo orecchio.

"Si,  grazie Bri"

Sentì la schiena del più grande essere percorsa da una scossa.
Sapeva che era stato lui a provocarla.

Ridacchiò, mentre Brian sbuffava.

"Non puoi approfittarti così di me!"

"Si che posso!"

Leccò il collo del riccio, iniziando a succhiargli delicatamente la pelle ancora umida.

Adorava mettere in difficoltà il ragazzo, anche se sapeva che Brian sapeva metterlo all'angolo molto meglio di lui.

'Ha il completo potere su di me, ora.
Non che io non voglia.
Ma i miei sentimenti mi legano a lui e mi fa quasi paura'

Cercò di spezzare i suoi pensieri.

"Bri siamo arrivati?"

"Si, manca poco"

Arrivarono ben presto davanti una casa vicino al centro.
Era di un giallo molto chiaro, e aveva molti fiori intorno.

"Wow Bri, ti prendi cura di casa tua come farebbe una settantenne"

"Che ridere. Su, scendi ora"

Roger scese, per poi accarezzare le guance di Brian.

"Non ti arrabbiare..."
Il riccio sorrise.

"Non sono arrabbiato"

Si baciarono, entrando poi in quella buffa e accogliente casa.

"Andiamo in camera mia, così ci mettiamo vestiti puliti"

"Sei sicuro di voler mettere solo i vestiti, in camera?"
Il suo sguardo era malizioso, ma stava solo scherzando.

"Avanti Rog, dobbiamo ancora mangiare!"

Arrivarono davanti all'armadio di Brian.

"Che vorresti indossare?"

"Quella"
Indicò una grossa maglietta viola, mentre Brian ne prese una blu.

Quando Brian fu a petto nudo il più piccolo non perse tempo, intrufolandosi sul suo petto.

"Sei davvero un scemo..."
Rise leggermente, contagiando anche Roger.

Il più basso alzò lo sguardo, leggendo in quegli occhi che tanto amava.
Baciò il suo collo, gustando il sapore di quella pelle delicata.

"Rog, dovremmo andare a mangiare.."

"Non ho più fame, dormiamo?"

Brian sorrise, per poi sdraiarsi, mentre Roger si tuffava tra le sue braccia.

Lo rinchiuse in un abbraccio, baciandogli la testa.

"Come ti sei accorto di amarmi?"

Brian si sentì arrossire, mentre cercava le parole.

"S-Semplicemente non so come potrei essere felice se tu non fossi con me.
Non posso pensare di essere innamorato di qualcuno che non sia tu...È s-stupido, lo so"

"Non è stupido..."

Baciò le labbra di Brian,
anzi, bació Brian.
Perché in quel momento non lo stava baciando solo con le labbra.
Anche i loro cuori,
si stavano baciando.

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