four.
Come tutti gli altri giorni, al calar del sole Brian si diresse alla collina.
La serata non era delle migliori, dei nuvoloni grigi coprivano in modo minaccioso il cielo stellato.
Iniziò a piovere, e vide Roger correre verso di lui, già tutto bagnato.
"Bri! Non possiamo guardare le stelle, stasera"
Brian annuì, ancora fissando il ragazzo davanti a lui.
Aveva i capelli biondi in viso, e il riccio li accarezzò, mettendoglieli dietro le orecchie, mentre sorrideva.
Roger sentì le sue guance diventare incandescenti, e un sorriso si fece spazio automaticamente sul suo viso.
Poi Brian parlò.
"Che ne dici di andare all'osservatorio? È al coperto e non è lontano da qui"
Roger sorrise di nuovo, mentre le grosse e pesati gocce di pioggia estiva lo bagnavano dalla testa ai piedi.
"Certo Bri, mi sembra un'ottima idea.
Andiamo"
Si fecero spazio tra gli alberi leggermente ricurvi, con le foglie gocciolanti, che sembrano quasi esausti di reggere il peso di quell'acqua.
Roger era scosso da fremiti, sembrava piccolo e indifeso.
Il più grande sentì il suo cuore sciogliersi.
Proprio in quel momento il ragazzino parlò.
"B-Bri?.."
Brian si intenerì sentendo la sua debole voce.
"Si, Rog?"
Il ragazzino arrossì, sperando che non si notasse, con la luce dolce e chiara della luna.
"P-Posso abbracciarti?"
Aveva il desiderio di stare tra quelle braccia rassicuranti, non solo per il freddo che provava, ma per sentirsi, dopo molto tempo, protetto.
Brian sorrise
"Certo che puoi"
Ancora bagnato, aprì le larghe braccia, accogliendo il biondino.
Roger sentì il suo cuore battere velocemente, il suo viso arrossire ancora di più, mentre sorrideva in modo incontenibile.
Le braccia del riccio erano sicure, lo coprivano dall'acqua, ma anche da tutte le possibili minaccie che Roger si immaginava.
Il suo cuore si riscaldò, il suo stomaco si attorcigliò, mentre chiudeva gli occhi dolcemente, lasciandosi cullare dal battito cardiaco di Brian.
Sentì il petto del moro alzarsi in modo regolare e rilassante.
"Grazie, Bri"
Il ragazzo rise, facendo muovere la testa di Roger, appoggiata sul suo petto.
"Di nulla, Rog. Non hai alcuna intenzione di staccarti, mh?"
Rise ancora, ma Roger arrossì violentemente, dandosi dello stupido.
'Ho esagerato'
"Bri, se vuoi io-"
Il riccio lo interruppe.
"Non ci pensare proprio, non intendevo farti staccare"
Roger sorrise, mentre erano entrambi completamente bagnati dalla rabbiosa pioggia di Giugno.
Brian iniziò a camminare lentamente, con ancora aggrappato a sé il più piccolo, facendo molta attenzione a non schiacciargli i piedi.
Roger rise, facendo riscaldare il cuore del ragazzo. Sentiva un dolce calore dentro di lui, non poteva fare a meno di sorridere, quando sentiva Roger parlare. O quando lo sentiva ridere, quando lo vedeva sorridere, quando il ragazzino si spostava i capelli dagli occhi.
Sembrava che ogni suo movimento fosse incantevole, ogni parola che diceva, o sussurrava nella notte, quando osservavano le stelle.
Brian pensava, mentre stringeva Roger, che l'amore per lui era qualcosa di molto importante.
Non si sentiva spesso innamorato, forse non lo era mai stato.
L'amore era quasi irraggiungibile, una cosa delicata quanto forte.
Eppure pensava, e sapeva, che quello che stava provando era forse molto simile all'amore.
A Brian non piaceva solo com'era il ragazzo esteticamente.
Brian amava ogni parola che usciva dalla sua delicata bocca, ogni sorriso, ogni espressione.
Amava il carattere di Roger, anche quando diventava dispettoso.
Si sarebbe innamorato della sua anima, anche se fosse stata in un altro corpo.
Brian amava tutto del ragazzo, anche il suo dolce viso.
Forse non era amore.
Forse era qualcosa di molto simile.
Ma era la prima volta che provava questa emozione.
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Arrivarono all'osservatorio, e si accorsero che non c'era nessuno insieme a loro.
Chi sarebbe mai venuto in una serata come quella?
Le stelle non si vedevano bene, ma Roger non stava osservando loro.
Era ancora accoccolato sul petto di Brian, mentre erano seduti su una delle tante sedie.
Il riccio passò una mano sui capelli biondi e ancora bagnati di Roger, mentre sorrideva, anche se infreddolito.
Il ragazzino alzò lo sguardo, facendo scontrare i suoi occhi celesti con quelli di Brian.
Era forse quello, il paradiso?
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